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8 Marzo festa della donna ? Di Anna Alessandrino: PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
mercoledì 09 marzo 2011

mimosaAnche quest'anno, in quasi tutto il mondo, l'8 Marzo è stata di scena la "Donna" e, sicuramente, in ogni casa c'è una mimosa.

E' giusto che ciò avvenga, noi donne, noi madri, ce lo meritiamo, e questo lo affermo, credetemi, con estrema umiltà.

Eppure...eppure mi sembra così effimero tutto questo, perchè la nostra festa non dovrebbe esserci una volta all'anno, ma tutti i giorni e tutti i giorni , con noi, dovrebbero essere festeggiati il marito, il padre, il figlio, il fratello, l'amico; ma questo è impossibile, altrimenti le guerre che ci starebbero a fare? E poi, è così facile non dimenticare i torti subiti!

Che senso ha questa festa, allora, quando proprio in questi ultimi anni c'è stato un acuirsi  della violenza sulla donna e sui minori? Non sono tutte rose e fiori, e il cammino che noi donne dobbiamo percorrere è ancora lungo ed arduo, ma, nonostante i naturali timori, non dobbiamo demordere, ce la faremo. Forse lo capiremo proprio quando non ci saranno più questi festeggiamenti, molto nobili, ma che ci fanno sentire ancora così "diverse" da lui, dal nostro Uomo.

Oggi, intanto, dobbiamo chiederci che valore si debba attribuire all'8 Marzo, soprattutto se si pensa a quei giudici che hanno avuto il coraggio di togliere una bimba di un anno e mezzo alla mamma adottiva. (E aggiungo adesso, 8 marzo 2015, che valore dare a questo giorno se tanti uomini che uccidono o violentano le donne abbiano pene miti, o addirittura rimangono liberi?

Quest'ultima, che desiderava con tutta l'anima un'altra figlia, l'ha "adottata" illegalmente, cioè, invece di percorrere l'iter burocratico, crudelmente lungo, si è rivolta ad altri enti privati e quando si è vista tra le braccia  la piccola Serena, una bambina filippina di pochi mesi, ha pensato di registrarla all'anagrafe come figlia naturale del marito, per paura che il sogno potesse svanire. Nel periodo che è stata con lei, quella mamma le ha dato l'amore che non conosceva e una casa che non aveva.

Ebbene, quando il fatto è venuto alla luce, i giudici hanno pensato di toglierle la bambina perchè, con il marito, si era burlata della legge...e questi atti vanno puniti.

Certo i giudici si sono sentiti presi in giro, ma come credono che possano sentirsi gli italiani onesti quando terroristi (e politici, amministratori pubblici, burocrati), che hanno causato una miriade di stragi, vengono assolti "per non aver commesso il reato"?

Già, ma noi dobbiamo subire ed ancora una volta essi hanno dimostrato che, nel mondo di oggi, l'amore è da condannare. 

                                                                                           Anna Alessandrino

Articolo scritto per il "Giornale della Murgia", maggio 1989, con cui Anna Alessandrino ha collaborato per diversi anni

 Ndr: Siamo nel 2011, questo bell'articolo  di Anna è  purtroppo ancora attuale. Non è cambiato nulla.

Siamo nel 2015, cara Marista, e non è cambiato ancora niente.   

 


    

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  Commenti (2)
1. la buona volontà
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 09-03-2011 19:54
Vedi Alvaro, le argoemntazioni tue e di Anna mi hanno fatto ricordare le raccomandazioni che in casa mi facevano quando da bambina mi lamentavo delle compagne di scuola, fu un trauma per me quando mio padre decise che la scuola privata non andava bene, che in prima elementare era necessario che andassi alla scuola pubblica, allora la differenza era enorme, e le mie nonne erano preocupate, i miei genitori tagliarono corto dissero qualcosa tipo "il salotto non è la vita che dovrà fare" e davvero non era un salotto, niente coccoli delle suore, niente ragazze gentili ad aiutarti a metter in ordine la cartella, aule piene di bambini urlanti ed indisciplinati e qualcuno sporco, era il dopoguerra ecittà giardino confinava con un quartoere di baracche. I miei se mi lamentavo immamncabilmente mi dicevano che era colpa mia, non ci mettevo la buona volontà, mi irritava moltissimo sta cosa , mi chiedevo perchè buona sta volont, dovevo esser buona io? Insomma non mi andava, ma alla fine ce la misi la "buona volontà", trovai la strada per comunicare, parlare senza farmi schiacciare da bambine più sveglie di me, per forza di cose, divenni amica di molte di loro e fu bello. Ci volle la volontà buona nel senso animata da animo buono ed amico, ma non succube. le donne e gli uomini questo debbono imparare, nessuno deve prevaricare, altrimenti come capitava a me bambina, si passa da una litigata all'altra, senza costrutto e con scontentezza. Questo va insegnato io credo sin da piccolissimi, e non è facile, quasi mai. E qui la donna ha un ruolo importante, ma difficile, proteggere, ma non troppo, guidare, ma non soffocare, farsi rispettare e rispettare. E siamo a quello che giustamente ti dicevano, se hai mamma, non tremi. Ma deve esser una mammma con i fiocchi perchè guidata non solo dalla volontà, ma dalla buona volonta'. Forse ho un po' divagato.. 
un salutone anche a Rosalba
2. Festa contro.
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 09-03-2011 19:03
Anna giustamente dice:"festa tutti i giorni e con noi dovrebbero essere festeggiati il marito, il figlio, il padre ecc,ecc", ma la festa della donna,rigorosamente in minuscolo, non la vera Festa della Donna, e' nata contro l'uomo e come puo' una cosa che e' nata contro essere una festa? La Festa della Donna, in cui gli uomini e le donne di buona volonta' festeggiano insieme, deve nascere dall'intento comune di risolvere il problema delle donne, deve nascere dalla consapevolezza che solo insieme si possono risolvere certe problematiche, che solo studiando insieme i vari fenomeni legati al maschilismo si puo' arrivare ad una soluzione compatibile con le diversita' esistenti fra uomo e donna. La festa delle donne, specialmente quella che vede scendere in piazza molte di loro, anche se una sparuta minoranza rispetto alla grandissima galassia femminile, non solo non risolve nulla ma anzi complica lo status quo. Alvaro. 
P.S. Non ricordo se l'ho gia' scritto,ma anche se fosse non importa,poiche' a me piace ricordare una frase di un mio zio per altro piuttosto maschilista:" chi ha mamma non trema". Quale complimento puo' essere piu' bello per una donna?

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