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Brindisi: il dolore la rabbia e la paura PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
sabato 19 maggio 2012
via i mercanti dal tempio

Gesù caccia i mercanti dal Tempio, ecco mi vien da pensare che la nostra vita, le nostre case, le nostre  famiglie.. fino al nostro Paese, sono il nostro tempio, edificato col nostro lavoro e con quello dei nostri padri, riappropriamocene, cacciamo i mercanti dal Tempio, Gesù non verrà,  siamo soli, i mercanti hanno corrotto e comprato, e noi abbiamo chinato il capo, abbiamo sbagliato, ne dobbiamo essere consapevoli..

Brindisi : volevano uccidere, non è la prima volta che succede in Italia.

Ma questa volta è diverso, questa volta come afferma il Ministro dell'Interno Cancellieri , siamo in presenza di un fatto complesso ed anomalo, queste le sue dichiarazioni : "Stiamo lavorando intensamente su una questione molto complessa e ancora non definita: le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono tante, nessuna di queste può darci una certezza". Si parla molto di pista mafiosa grazie a coincidenze e suggestioni , ma il Ministro alla domanda se effettivamente la pista mafiosa e' quella più probabile, risponde : "Sarebbe superficiale da parte mia non abbiamo elementi per poterlo dire con certezza anche perché e' una tipologia di attentato non consueto, non tipico dei messaggi di mafia".
  "Stiamo lavorando per cercare di capire a fondo di che si tratta, prima di poter dire una cosa credo che bisogna essere molto attenti ed equilibrati. E' un fatto complesso e anomalo che desta grande preoccupazione, a parte il dolore e l'amarezza perché ha colpito delle giovani vite ed e' un fatto di crudeltà senza precedenti.” … “lo Stato è compatto e deciso “, conclude.

E leggendo le parole del Ministro si accende una fievole fiamma di speranza: lo Stato esiste ancora mi chiedo? Volesse dio !




 

Scrive Debora Billi sul fatto quotidiano : “Qualcuno ha visto un ministro in prima fila nella gestione di queste emergenze? Accadono nel Paese che dovrebbero governare, sapete. Era ridicolo Berlusconi a girare per l’Aquila promettendo dentiere, ma mi pervade angoscia nel constatare come questi robot se ne freghino bellamente di ciò che accade. Non li riguarda, loro si occupano solo di spread. Siamo completamente soli.

Saranno anche “tecnici”, ma sono tecnici finanziari, banchieri, economisti. Gente assolutamente non in grado di affrontare una guerra mafiosa, un ritorno di fiamma del terrorismo, o peggio oscure manovre di servizi segreti nostrani o stranieri. Gente incapace persino di gestire un’emergenza dovuta a calamità naturali, un terremoto, un’alluvione. Non sono all’altezza, e soprattutto è lampante come non gliene importi proprio nulla.” Non si può che esser d'accordo. Poi le poche parole del Ministro dell'interno riaccendono la fiammella della speranza. E poi ragioni : forse è solo sete di certezze di esser rassicurati, perchè siamo soli, senza politici, come bene scrive Debora Billi, governati, si fa per dire, da tecnici calati dall'alto.. “ Gente incapace persino di gestire un’emergenza dovuta a calamità naturali, un terremoto, un’alluvione. Non sono all’altezza, e soprattutto è lampante come non gliene importi proprio nulla.”

Di fronte alla crudele stupidità di colpire giovani vite, il dolore si è presto fatto rabbia, e poi inevitabile è arrivata la paura, paura di un fatto anomalo che ti getta nell'abisso della incertezza: chi sono, perchè, a chi giova questa strage, perchè proprio ora che noi Italiani si cercava i compattarci in un momento difficile per troppi.

Ti interroghi, ricordi la strategia della tensione, ma questa è altra cosa, capisci che ci deve essere un motivo per questa scelta che fa pensare ad un freddo calcolo, disumano ed aberrante. Ma queste caratteristiche,ti viene da pensare,  appartengono  al potere, da sempre. Il POTERE qualunque esso sia, in qualunque veste si presenti, usa la paura, con quella  si piegano i popoli riottosi: con la paura si vela la consapevolezza e si stronca la volontà.

Senza consapevolezza cade la possibilità di reagire, ci si piega su se stessi, ci si isola. Isolati e spaventati si arriva in breve alla rassegnazione, alla indifferenza persino verso il nostro prossimo, si perde persino quella dote straordinaria che unisce e rafforza: la compassione. Lo abbiamo provato più volte in questo Paese, sembra sia il nostro destino, quasi che un dio malvagio ci abbia in odio e ci voglia divisi, rassegnati alla paura e quindi mai liberi.ora che avremmo più necessità come popolo, di compassione, coraggio, amore.

Solo che questa volta quel dio malvagio ha sbagliato i conti: prima ha rubato il futuro dei nostri figli, ma non si è accontentato, ora peggio di un redivivo Minotauro, vuole anche la vita dei nostri figli. Ed è a questo punto che la paura deve essere superata, cancellata, non c'è più posto per la paura, né per la mancanza di consapevolezza e vi dirò, nemmeno per l'odio... “dobbiamo essere molto attenti ed equilibrati” Appunto, e io mi auguro che lo saremo , in molti


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