ma perché ovunque in quel che ha scritto troviamo pagine utilissime a mio avviso per comprendere non solo il mondo animale , ma anche la natura umana, i suoi problemi, i suoi molti limiti.

Se qualcuno non avesse letto per caso questo volumetto, lo faccia: è vero che il mio è un consiglio per così dire "partigiano" in quanto legato al ricordo di un cane meraviglioso che è rimasto con noi per 15 anni, dandoci molto e lasciando un  gran vuoto, ma comunque credo valga la pena per tutti legggerlo, certo più dei soliti manualetti   di uso comune sugli animali domestici. Sostiene Lorenz che  "benchè ogni  cane abbia caratteristiche diverse da qualunque altro cane, avendo ognuno di essi ben precisa individualità,  si assomigliano comunque tra loro più di quanto possa accadere agli esseri umani." Questo sostiene tra l'altro, nelle pagine finali del libro, per invogliare chiunque abbia provato il dolore della perdita del caro amico  a quattro zampe, a riprendere con sè un altro cane. Infatti il volumetto mi fu regalatato se non sbaglio da un qualche amico di famiglia in occasione della morte  del nostro cane.Io non posso che credere all'etologo quando afferma che "negli strati profondi ed istintuali della loro psiche, in quei fattori cioè che determinano il loro rapporto con l'uomo, i cani sono molto simili uno all'altro", ciononostante io non riesco a convincermi che un altro cane possa prendere il posto del precedente, certo che questo modo di reagire non sarà uguale per ogni persona. A parte queste brevi considerazioni, se amate i cani , leggetevi questo libricino, io lo ho in edizione Adelphi.

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