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Noi italiani non ci amiamo, non ci rispettiamo e diventiamo terra di conquista PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
sabato 06 dicembre 2014






Tempo di ricordi, di bilanci. E riporterò sul sito  alcuni post scritti per girodivite. Risalgono dal 2007 e rileggerli mi è servito per constatare , con un po di amarezza, che se allora si ponevano le basi dell'oggi triste e folle, nulla di fatto è cambiato. Comincio da le constatazioni su quanto noi Italiani non ci amiamo e siamo spesso i peggiori nemici di noi stessi.

Noi Italiani, ragazzi di strada

Noi Italiani, siamo un poco come quei ragazzi venuti su senza amore, lasciati crescere per strada, abbandonati e poco apprezzati. La nostra storia lo conferma, siamo stati per secoli terra di conquista per troppi, siamo da sempre una macedonia di genti diverse e divise; terra di confine l’Italia, teatro di decenni di defatigante guerra fredda, terra di tutti e di nessuno, ed il risultato è qui : siamo ragazzi abbandonati. Sono stati spesso cattivi con noi e noi siamo cattivi tra noi, abbiamo un incomprimibile spirito di rivalsa, e lo sfoghiamo quasi sempre non verso chi ci maltratta, contro quei poteri che troppe volte ci hanno schiacciato, ma contro quelli di noi che ci appaiono i più deboli, come avviene regolarmente fra i ragazzacci affamati di amore e considerazione.


Non ci amiamo e non ci rispettiamo, le nostre tradizioni, quello che siamo, quello che fummo, tutto abbiamo seppellito, lasciando distrattattamente che ce ne venga piano piano sottratto anche il ricordo, e docili ed ansiosi di essere finalmente almeno un po’ apprezzati, ci buttiamo ad apprezzare , a valorizzare, a subire, tutto quel che ci viene ammannito da fuori, che certo deve esser cosa buona e giusta, che certo è meglio di quel che abbiamo, perchè così ci dicono, così subdolamente ed in mille modi ci fanno credere, e noi assecondiamo ansiosi di essere à la page, di essere in qualche modo presenti.

Ragazzi di strada, maltrattati e spesso derisi, maleducati e un po’ giocosi , distratti ma fantasiosi, furbetti spesso senza malizia, e sostanzialmente ingenui, quindi facilmente calpestati da chiunque.

A troppi fa comodo che noi dimentichiamo di esser Italiani nel bene e nel male, così mentre i Francesi possono sentirsi tali nel bene e nel male, come gli Spagnoli come i Tedeschi, come tutti insomma , dato che la perfezione, non è di questo mondo, noi no, noi dovremmo rinnegare quel che fummo di bene e di male, e quello che siamo a favore non si sa di chi.

E’ comodo che l’ Italiano sia meno che niente, che questo paese resti terra di conquista, che noi si sia schiacciati e vilipesi, il mondo è duro, la lotta è senza risparmio di colpi bassi : se un Paese resta indietro, eccone un altro che si fa avanti, se gli interessi economici , agricoli, di salute, di visibilità, di cultura, di un popolo non vengono curati da chi dovrebbe, ecco che altri si fanno avanti .

E noi? Per noi afflitti da una classe dirigente che non sa e non vuole dirigere, che preparano per noi i potenti del mondo? A noi popolo Italiano di ragazzacci crudeli ed ingenui, disordinati e geniali, badano egregiamente i nostri potenti, ci pensano loro a zittirci e farci fare sempre un passo indietro, con una parolina semplice e nascostamente perfida : solidarietà.

E quei frallocconi di italiani comuni, cattivi fra loro, usurai fra loro, furbetti , e un pò taccagni, improvvisamente.. si sentono grandi, e fanno i grandi e generosi.. spesso a sproposito, senza chiedersi, come, dove e perchè.

Perchè per esempio quei potenti tanto poco comprensivi con noi , si sciolgono d’amore improvviso per altri popoli fuori, per altri paesi diversi dal proprio, e, sventati pinocchi ingenui, non andiamo neanche a considerare “che interessi” i nostri potenti ed insensibili monarchi hanno in quei paesi... ragazzi sventati siamo, ci siamo fatti rubare il nostro passato e il futuro dei nostri figli.

Lasciamo che insensatamente continui l’opera di distruzione del nostro paese, quella opera intensificatasi quando ci hanno fatto credere che "progresso" era sputare sulle tradizioni, sulla cultura nazionale, sull’arte Italiana, persino sulla nostra moda, per favorire sotto sotto gli interessi che i nostri avidi monarchi già avevano in altri Paesi impiantato e che la stampa evito’ accuratamente di farvi sapere.

Ci hanno rubato coscienza e consapevolezza per lucrare impunemente sui nostri figli, gli hanno volutamente fatto credere che esser liberi voleva dire istupidirsi di canne finanziando nel contempo la malavita, perchè meglio i nostri giovani, fattisi da parte al vivere civile, potessero esser intruppati per lotte spesso dubbie, mentre noi adulti partecipavamo a scioperi rovinosi per il nostro portafoglio, portando però ottimo nutrimento per interessi "altri " dai nostri, tanto è vero che “combattivi operai “ italici, dopo innumerevoli lotte, collettivi, raduni e volantini, hanno ottenuto di essere i meno pagati d’Europa, e quegli scioperi alla fine servirono solo da collante tra interessi dei Padroni con quelli dei Sindacati... ed i risultati li vediamo, morti bianche ed operai poveri, al limite della fame.

Ci siamo fidati di Tribuni che ci hanno tolto tempo, salute, denari e ci siamo fatti ridurre a utili mucche, stupide e tarde, buone solo al momento del voto e al momento di metter le mani al portafogli.

E ora siamo infine arrivati al redde rationem : vediamo quasi increduli, sfilare in Tv un gruppazzo di ricchissimi felici e spensierati prosperare con i nostri soldi, mentre noi usurati, impoveriti, delusi e ingannati, ci chiediamo come possa esser successo,"quando" è successo, e ci diamo mille risposte inutili, rincretiniti dai Vespa, dai Santoro, dai Mentana, insomma , da un Circo mediatico fatto di straricchi giornalisti lontani mille anni da noi che invece, da quegli inguaribili tifosi quali siamo, sgomitiamo per uno o per l’altro... poveri ed insensati ragazzacci !

E questo perchè in noi Italiani c’e’ un bel po’ di PINOCCHIO: siamo sognatori, estemporanei e geniali, fantasiosi e raccontastorie ,solo che le storie le raccontiamo per primi a noi stessi , e poi a quelli che per rivalsa, amiamo fregare.

Fantasiosi e un po’ immaturi , provinciali prede di maghi e fattucchieri, il nostro lavoro, le nostre monete d’oro , ce li siamo fatti rubare da quattro MALANDRINI, senza valore: due parole, un po’ di suggestioni, quattro promesse e poichè siamo anche mentalmente un po’pigri, e scegliamo la strada che ci viene presentata come la più facile, ... ci siamo lasciati derubare come Pinocchio e ci troviamo a viver tutti al di sotto di quel che dovremmo in base al nostro lavoro per molti massacrante, alle tasse che paghiamo, alle nostre capacità, mentre una parte minoritaria nel paese , furba e.. lesta, si sta pappando l’Italia alla faccia nostra, pronta a gettare le colpe del disastro su di noi, viziati bamboccioni a 800 euro al mese , depauperati da tasse e tariffe da nababbi, accise e cartelle folli.

I nostri potenti , boriosi ed arroganti, ma furbi matricolati quando si tratta dei loro interessi, stanno da sempre là al potere, o rintanati e nascosti in posizioni di comodo ben pagate , o negli antri della malavita , e a quanto parrebbe ormai evidente, poi tutti insieme in un modo o nell’altro, appassionatamente a d’accordo a confabulare , a tramare , a prendere.... e non schiodano , sicuri ed impuniti, inamovibili, litigiosi e distanti.

Noi qui, a lasciarci turlupinare, non amati e non rispettati, a lasciarci mettere i piedi in testa da chiunque si presenti nel nostro Paese. E’ normale che ci lasciamo trattare male, che permettiamo che trattino male le nostre città, che rinunciamo a pretender rispetto, perchè a noi non ci ha rispettato mai nessuno, e ci rendiamo quindi succubi fino alla imbecillità, lasciando che chiunque vuole , sporchi, distrugga e rubi.

Anche i turisti, ci trattano da poveracci, e noi lasciamo che se ne vadano impunemente in giro in mutande,sporcando , sputando, che facciano persino il pediluvio nelle nostre fontane , monumenti e testimoni di arte e cultura che loro manco sognano, loro che un tempo erano i barbari.... che si dicevano orgogliosi se potevano finalmente dire di sè :"civis romanus sum" , ma noi lasciamo che usino senza rispetto di ciò che è nostro perchè noi per primi , che non siamo mai stati rispettati, non sappiamo cosa è il rispetto : ragazzi di strada siamo, non amati, non apprezzati, presi in giro e sfruttati, derisi e venduti, incrudeliti ed incattiviti, a questo siamo ridotti

Ora, ormai vinti, ormai pressochè sopraffatti, possiamo finalmente forse fare compassione a noi stessi, ritrovare la nostra umanità ed in essa la nostra grandezza .. perchè alla fine i vinti , i calpestati dovranno arrivare a vedere in sè, a scoprire che sono e restano, anche se vinti e calpestati, anzi proprio perchè vinti e calpestati, esseri umani recanti in sè un valore aggiunto, quello infine della consapevolezza e dell’orgoglio di essere persone e non numeri , persone e non "affiliati"

Noi Italiani comuni, che piaccia o no, siamo persone che lavorano, che vivono in un Paese che hanno contribuito a fare crescere, persone che hanno fatto sacrifici, combattuto, studiato, scritto, costruito, inventato, recitato, suonato, cantato, sognato; discendenti di uomini e donne di genio , di cultura, di scienza, che la cultura la hanno portata e promossa dove ancora essa era in fieri.

Persone e non schiavi, persone e non sudditi, persone e non mucche da mungere, persone e non solo utili elettori che forniscano un “paravento” al Gruppo di Potere, agli "affiliati".

Persone che si debbono infine rispettare ed amare e che quindi offrano, chiedano e pretendano rispetto in ogni espressione della vita civile , nelle scuole come negli Ospedali, negli Uffici, come nell’uso dei Trasporti e delle utenze, rispetto nella stampa estera finalmente, insomma Italiani non più raggirati, consapevoli dei doveri e dei diritti, non più sventati Pinocchi abbacinati da Vecchi Gatti e Spellacchiate Volpi.

E’ possibile, lo voglio sperare, che questo miracolo, avvenga proprio ora che possiamo misurare con mano quanto ci siamo lasciati togliere e sopratutto quanto abbiamo lasciato rubare del futuro dei nostri figli .

Raccogliamo finalmente l’orgoglio di essere Italiani, di essere NOI, meritiamo di amarci, meritiamo di rispettarci, di essere amati e riaspettati, Facciamolo per i nostri figli, almeno loro: non facciamoli calpestare più dai ladri di futuro.

 

2008 per giro di vite

http://www.girodivite.it/Noi-Italiani-ragazzi-di-strada.html?var_recherche=Marista%20urru

 

 



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