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Scritto da Marista Urru   
mercoledì 30 maggio 2012

no a siflata

Quasi tre milioni di euro di spesa vengono definiti basso profilo, o in alternativa: una parata sobria! Si resta basiti ed a maggior ragione se poi si considera il lusso sfrenato che ,con le nostre tasse e quelle dovute e quelle proditoriamente carpite, regaliamo ai nostri governanti. Spendiamo per il Quirinale molto più di quanto spenda la Regina di Inghilterra, cinque volte più della casa Bianca! Una vergogna che si ripete per le altre istituzioni !






Stanno aprendo una faglia nella società,  sono troppo lontani dalla vita del  popolo, peggio degli aristocratici    della corte di Francia del tempo che fu!! Inaccettabile




Il terremoto rischia di aprire una faglia profonda nella società Italiana già divisa in Noi e Loro grazie ad una classe dirigente sorda, avida e spesso incapace che sempre più si distingue nella volontà , ormai evidente ai più, di togliere a chi meno ha in danaro e potere per non disturbare oligarchie e grandi patrimoni.

In questo modo da troppo tempo lo Stato e la classe dirigente tutta vengono meno clamorosamente ai doveri ed alle funzioni per le quali sono dal “vil popolo dei dannati” remunerati profumatamente, non basta che  si preoccupino di dare veste legale alle ingiustizie ed alle cattiverie che mandano avanti con pervicacia degna di migliore causa.

Il terremoto sta mettendo in ginocchio una regione, una delle più produttive del Paese, oltre tutto ricca di patrimonio artistico, normale che dalla rete e non solo, gli italiani invitassero nella imminenza della parata del 2 giugno a non celebrarla,  dirottando quei fondi verso le popolazioni sofferenti.  Soluzione ragionevole in un Paese che viene invitato a stringer la cinghia ferocemente, con un Governo  si attacca a pochi euro da prendere a chi vive sotto la reale soglia di povertà,( non quella decisa in base a chi sa che sogno sognato da Istat o simile organismo) perchè  il nostro debito pubblico è il più grosso in Europa ( rivelatasi poi anche questa una panzana )

Strabilia quindi la risposta  del Presidente della repubblica, prendo dal corriere:

«Celebreremo sobriamente il 2 giugno in memoria delle vittime», ha fatto sapere Napolitano.  Perché la Repubblica deve dare conferma della sua vitalità,forza democratica,serenità e fermezza con cui affronta le sfide». Niente festa cancellata, dunque, come invece avvenne nel 1976 dopo il terremoto del Friuli quando alla sfilata si preferì la deposizione di una corona al Milite Ignoto. Nonostante il passaparola incessante e su Twitter e nonostante l’hashtag #no2giugno sia stato primo nei Trend topic per buona parte della giornata.(…)

I COSTI – Parata di «basso profilo», dunque. A sfilare lungo via dei Fori Imperiali saranno circa 3.200 militari e civili e il costo complessivo – secondo le stime della Difesa – dovrebbe aggirarsi tra i 2 milioni e 600 mila euro e i 2 milioni e 900 mila (con un risparmio oscillante dal milione e mezzo al milione e 900 mila euro riguardo all’edizione 2011, e tra oltre 600 mila e 900 mila euro, rispetto all’edizione 2010). CorrieredellaSera

 Ecco perche  affermo che si è aperta una faglia, e vedremo se non ho ragione! Quasi tre milioni di euro di spesa vengono definiti basso profilo, o in alternativa: una parata sobria! Si resta basiti ed a maggior ragione se poi si considera il lusso sfrenato che ,con le nostre tasse e quelle dovute e quelle proditoriamente carpite, regaliamo ai nostri governanti. Spendiamo per il Quirinale molto più di quanto spenda la Regina di Inghilterra, cinque volte più della casa Bianca! Una vergogna che si ripete per le altre istituzioni !

Questo, dobbiamo ammetterlo, è risultato anche della nostra passata inconsapevolezza di essere niente altro che un popolo suddito e sostanzialmente derubato di buona parte del meritato e guadagnato benessere, spesso costretto a contorsionismi per poter sostenere la famiglia, grazie ad una tassazione ridicolmente esagerata ed a un alto tasso di piccole corruttele nelle pieghe della PA che a pioggia, in un modo o nell'altro hanno colpito tutti noi: si sa , smuovi una pietra e nasce una valanga. Di pietre nella corpo della nostra Repubblica ne sono state smosse molte ed a tutti i livelli. Le macerie in cui ci troviamo sono ben rappresentate purtroppo da quelle di questo nuovo terremoto, evento disgraziato che contribuirà ad aprire molti occhietti che in passato hanno ritenuto più comodo restare ostinatamente chiusi.

Me lo auguro almeno, mentre con tristezza osservo lo squallido spettacolo dei politicuzzi, le beghe, gli intrighi, le accuse, il solito osceno gallinaio di sempre mentre la parte meno consapevole o chi sa, solo seguace convinta del macchiavellico pensiero in salsa moderna, segue il giochino con apprensione, tifa persino e cerca di farne parte o ne fa parte, convinta che il personale futuro dipenderà da quelle forze e poteri che ci hanno portati a questo disastro, compreso l'effetto rovinoso del sisma in Emilia che si è trovato un territorio martoriato e nei fatti non “curato” come avrebbe dovuto e potuto essere.

Da questa realtà il continua affermare da parte di Monti che “ Lo Stato non ha colpa del terremoto ( vero ), ma farà la sua parte ( speriamo )” quello che tace è copre molto probabilmente è la colpevole incuria degli Enti locali riguardo al territorio ed alla manutenzione dei beni artistici di cui è ricco. Se il sisma non può esser previsto con certezza, questo non toglie, con buona pace del governo attuale e dei suoi ammiccamenti a nucleare, estrazioni di gas e petroli, che tutto il territorio del fu Bel Paese è a rischio sismico, dove più ( come per Emilia Romagna, e lo si sapeva benissimo ), dove meno.


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