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Terremoto liquefazione del territorio in Emilia Romagna č davvero una inattesa emergenza ? PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
domenica 27 maggio 2012

liquefazione delle sabbie
Non voglio entrare più di tanto nel dramma degli operai morti, non debbo nemmeno commentare fiori e lacrime delle autorità, mi pesa, ma non debbo e non lo farò.

Comunque a volte il silenzio  urla dentro, e fa male.

Leggere ancora una volta di autorità che cadono dal pero a dramma avvenuto, della asserita necessità in questa sfortunata fattispecie di geologi volontari che mappino il territorio casa per casa,  mi fa decidere :  ma che ci raccontano ?  Sapevano perfettamente ed invece leggiamo il solito Corriere  che solerte riporta:


 


Corriere della Sera 2012-05-27: . tra Modena e Ferrara Sisma in Emilia, l'allarme dei geologi per la liquefazione delle sabbie Il fenomeno ha provocato crepe in cantine e giardini di molte case e preoccupa in caso di nuovo terremoto Il fenomeno della liquefazione delle sabbie in Emilia MILANO - Task force di geologi per mappare il territorio tra Modena e Ferrara dopo la scoperta di un fenomeno nuovo per la zona, chiamato liquefazione delle sabbie, che ha provocato numerose crepe alle case costruite su dossi che si trovano nei vecchi alvei di fiumi, il più delle volte abitazioni vecchie in mattoni. «La sabbia liquefatta è fuoriuscita dalle crepe.

….LA MAPPATURA - Da martedi proseguono, su richiesta della Protezione Civile Regionale e delle due province di Ferrara e Modena, i sopralluoghi dei geologi volontari, segnala il Consiglio dei geologi. Si sono individuati e mappati punto per punto, casa per casa tali fenomeni; si sono raccolti campioni di terreno e si sono eseguite analisi multi-parametriche sui fluidi presenti nei pozzi. Si sono raccolte testimonianze molto significative e per ultimo, ma non ultimo come importanza, si è cercato di confortare gli abitanti. Si sono anche raccolte numerose immagini, «alcune delle quali sono state messe a disposizione dagli stessi cittadini», come ha dichiarato Antolini. «Già in questa fase di rilievi immediatamente successivi alla primissima emergenza si è cercato di capire perlomeno qualitativamente se i fenomeni di liquefazione fossero aderenti a quanto riportato alla bibliografia tecnica di riferimento - ha affermato Raffaele Brunaldi consigliere dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia Romagna - ed alle previsioni urbanistiche locali; in una seconda fase l'Oger (Ordine dei Geologi della Regione Emilia- Romagna) cerca di trarre conclusioni quantitative relative al descrivere nella maniera più aderente possibile a quanto verificatosi localmente».

ROVIGO - Squadre di geologi volontari stanno rilevando gli effetti derivanti dai fenomeni sismici che hanno interessato la provincia di Rovigo. Anche se il territorio veneto - ha affermato Roberto Cavazzana, vice presidente Ordine Geologi del Veneto - è stato colpito in modo meno grave rispetto a quelli limitrofi delle Province di Ferrara e Modena è molto importante verificare gli effetti dello scuotimento sismico registrato anche nei Comuni dell'Alto e Medio Polesine, considerati a basso rischio sismico prima del terremoto del 20 maggio scorso. Particolare attenzione sarà data all'individuazione di effetti locali particolarmente pericolosi, quali la liquefazione di strati sabbiosi saturi ed espulsione di acqua dal sottosuolo, dissesti a rilevati arginali e stradali, rilievo di cedimenti e rifluimenti del terreno che hanno interessato gli apparati fondali di edifici e capannoni. (fonte: Adnkronos)

Bello vero? Efficienza al cubo, magari arriva “dopo”il sisma.. ma nessuno poteva sapere.

E invece no, si sapeva tutto, si sapeva che un sisma avrebbe portato l'effetto liquefazione , con danni alle case ed  ai beni culturali, come sempre avviene  in questo paese disgraziato abitato da poveri fessi, vittime spennate e malversate da un sistema feroce.

Google sia benedetto, paginate e paginate che vanno lette , studiate magari sorseggiando un amaro per non farsi venire un travaso di bile per quel tanto di indegno che traspare e che ad altri immagino spetterebbe render pubbliche,  piuttosto che ad una miniblogger, visto che non son segreti di Stato e sono disponibili a TUTTI, cosa che ad altri dovrebbe suggerire immagino un “pronto intervento” o forse no , chi sa, c'è tanta confusione in questo Paese, sembra che la soluzione delle soluzioni sia l'innalzamento delle tasse per alcuni, l'arricchimento sconcio per pochi, ma il governo della cosa pubblica, quello no, è cosa che stanca troppo!Tant un fiume di soldi sale verso l'alto della classe dirigente ugualmente.

Nemmeno uno straccio di giornalista che abbia sfogliato quelle pagine, eppure li paghiamo NOI CITTADINI i miliardi del finanziamento pubblico,  come i miliardi per i pubblici amministratori.. vengono dalle nostre tasse, anche dai soldi pagati dalle sette vittime del sistema, anche dai soldi pagati fin ora da quei poveri disperati che non ce la fanno più a dare a questo Stato famelico ed incosciente quello che richiede, e si sono suicidati. Anche dai nostri figli pagati se fortunati 5 euro l'ora e che mai vedranno pensione a meno di consegnare una volta di più il collo ad una banca! Persino i poveri pensionati che rovistano i resti del mercato hanno dato e danno da mangiare a questo sistema feroce!Vero signora Fornero?

Abbiamo in rete studi e studi sulla situazione particolare della Emilia Romagna e delle sue coste,  studi su Ferrara e Cesena, certo  non sono di agevole lettura, ma si arriva a comprendere facilmente che siamo di fronte ad un disastro che invano si è cercato di evitare quando si decise di controllare la situazione sismica dell'Italia e si spesero soldi, e si commissionarono micromappature proprio perchè la zona costiera della Emilia Romagna si sapeva essere a rischio liquefazione in caso di sisma, e non solo, a rischio fratture , come poi si stanno verificando. E si invitavano gli Enti locali a fare uso degli studi dela Autorità di bacino del  PO, ovviamente, prima di  concedere licenze edilizie e per programmare interventi di consolidamento  anche del patrimonio culturale "ingente ".

Ecco che da un convegno tenuto di recente a Bologna, saltano fuori micromappature della costa emiliano romagnola

http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/geologia/archivio_pdf/convegni-e-seminari/microzonazione_19_04_12/11_Johann_Facciorusso2_19_04.pdf

Dovrei dire che questa mappatura risale almeno prima del 2000, quando ai primi di giugno trovo la relazione di un convegno a Torino, con questo interessante titolo:

Carta del rischio di liquefazione in un’area ricca di beni storico culturali: la costiera romagnola”

Poche ed illuminanti paginette, da leggersi tutto d'un fiato

https://docs.google.com/file/d/1fDvzrV8xz_-YZa3xIAlCg3NXypnU9yY4837NR0SkjTrrQE1S_PF4t7gzp0Ck/edit

http://www.dicea.unifi.it/geotecnica/cipriani_torino_2000.pdf

Poi per  terminare credo si possa leggere la deliberazione della Assemblea legislativa della Emilia Romagna. del 2007 Leggendola con attenzione vi si trova il grande assente sulla stampa: il po, la autorità di bacino, il riferimento ai suoi studi in merito, che avrebbero dovuto tenere presenti nella amministrazione e cura del suolo pubblico

http://territorio.regione.emilia-romagna.it/codice-territorio/sismica/microzonazione.pdf


https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:k0WCk8FmlXkJ:territorio.regione.emilia-romagna.it/codice-territorio/sismica/microzonazione.pdf+&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESjgffdwRz7bmi5d_kTo1m8_KGgzQzkTjZ1ibf2uulGbzLEF4oOvOZ9I6IrDvSol8hWK4CKA86EQatjYsRuYKSWwbhTojOJwdiYm-s0zs4ONmLF_XmWfQki3JdoozhS4W2ENkhSp&sig=AHIEtbRlYuLNWp1ptIk_kiX9d6ZHOvIqdw


E stiamo parlando della regione - modello nel bel Paese. Un altro mito, una altra mistificazione che si scioglie come neve al sole e si perde probabilmente negli interessi economici, nella inconsapevole ignoranza delle popolazioni


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