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CESOIA & RASTRELLO Le Bocche di Leone PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
domenica 08 marzo 2009


Il nome di questa bella  pianta  perenne coltivata in genere come annuale  è : Antirrhinum, nome che ritroviamo già in Teofrasto, ma noi lo chiamiamo bocca di leone, perché il fiore fa pensare al muso di una bestia, ma anche, in onore di una usanza medievale, "fiore del capriccio", pare infatti che nel Medio Evo, se una ragazza si mostrava al corteggiatore ornata di questo fiore, voleva dire che intendeva respingerlo.

Furono attribuiti alla bocca di leone persino poteri magici e comunque  magico - cosmetici; in un testo si scrive che le donne ritenevano che lavandosi il viso con l'acqua del seme di questa pianta, ne avrebbero avuto il viso più bello  e levigato, mentre mettere le sue foglie nelle scarpe avrebbe impedito la stanchezza. Addirittura anticamente si riteneva che fosse ottimo amuleto, portata al braccio preservava dalle malattie. Comunque in Persia dai suoi semi traggono un olio commestibile e in alcuni luoghi dell'antirrhinum porcino  fanno ottimo cibo per i porci.

 

 

Cresce ovunque, e vi può capitare che il vento porti i duoi semi leggeri in un terrazzo, un cortile, negli incavi di una palma, nelle crepe di un muretto o che regali una pennellata di colore si di un prato incolto. Come fiore guadagna dall'essere usato isolato, anche in vaso, o come macchia  di colore a rompere una monotonia.

Fiorisce da aprile a giugno. Già da ora potreste trovare le piantine pronte, anche se  aspetterei, sarebbero di serra e  a meno di piantarle in vaso e in luogo riparato rischiate che non attecchiscano.

Mentre se le avete  già in vaso dalla precedente stagione, vedrete che resistono anche al freddo ed al vento.

Comunque cresce bene in luoghi anche sassosi ed in posizione soleggiata, se avete terreno acido, correggetelo con vecchi calcinacci e ricordate che  se coltivate  in vaso, in estate vanno  innaffiate tutti i giorni, ma controllate sempre che non le state annegando.


Semina:


per averle fiorite  sempre, seminate a scaglioni da febbraio, marzo e giugno, e ricordate che i semi è meglio poggiarli sul terreno senza ricoprirli. Agevola l’attecchimento aggiungere un poco di sabbia e innaffiare con innaffiatoio a rosetta molto fine. Un mese circa dopo la semina, trapiantate le piantine in gruppi di due o tre in vasetti recanti normale terriccio universale, e tenetele a casa in temperatura ambiente, quando sarete sicuri che la temperatura non andrà sotto lo zero, metteteli all’aperto, ma al riparo  ed in zona soleggiata, in Aprile ( se li avete seminati a febbraio, altrimenti scalate le date) cambiate il vaso, almeno 15 cm di diametro e poi  cambiatelo in giugno , almeno 18 cm di diametro, prendete in considerazione una leggera cimatura qualora l e piante assumessero aspetto troppo alto ed esile, la bocca di leone è bella folta e ricadente

Terriccio :

si è detto  basta quello denominato , universale , ben drenato sempre ad evitare le muffe.

Concimazione:

da maggio in luglio e poi a settembre.

Innaffiature :

regolari, mai lasciarle a secco, mai affogarle

Fiori :

man mano che appassiscono, eliminateli, altrimenti vanno subito a seme e le piante esauriscono. Quando hanno terminato la fioritura, tagliate le piantine poco sopra la base, ricacceranno.

 

Malattie:

Ruggine, compaiono  sulla parte inferiore delle foglie specie di pustole brune, è un fungo, usate un fungicida, ma per mia esperienza, raramente  si riesce ad ottenere risultati validi  per questa pianta, in genere conviene estirpare la piantina malata, specie se è vicina ad altre e disinfettare preventivamente le vicine.

 

Verticillum: è un virus, vedrete apparire  ingiallimenti negli spazi internervali delle foglie, anche qui, conviene   eliminare le piante colpite insieme ad una buona porzione di terreno,  lavate con acqua e sapone gli attrezzi.

 

Maculature fogliari :  compaiono macchie necrotiche grigio brune sulle foglie, eliminate subito le foglie colpite, è un fungo, quindi trattate con fungicida  a base di carbendazin.

 


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