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CESOIA & RASTRELLO: Il tiglio annuncio di estate PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
venerdì 19 giugno 2009

IL TIGLIO

"Il dolce respiro dei tigli.." così  una poetessa ( Anna Achmatova)  descrive  felicemente il profumo dei tigli,  un profumo mieloso ed intenso che quasi stordisce,  e che  unito al caldo incipiente invita al riposo, alla riflessione, ai ricordi.
Nel centro Europa questo albero imponente e decorativo è simbolo di immortalità, considerato sacro tanto che veniva piantato nelle strade per proteggere dal malocchio, ancor oggi è molto usato per decorare viali cittadini  in cui si  creano piccole oasi di frescura  creata dal folto fogliame che spesso crea problemi di "contenimento in vicinanza dei palazzi, così come l'espansione radicale può portare a necessità di laboriose riduzione della massa radicale.










La crescita è senza dubbio lenta, ma è longevo, alcuni esemplari hanno superato i due secoli, in Molise vi è traccia sul sito della forestale di un Tiglio il cui tronco avrebbe raggiunto i tre metri di diametro, manca  ed è introvabile la foto.
In genere lo conosciamo  come albero cittadino, pure  credo vada goduto in tutta la sua bellezza con opportuno sfondo, infatti arriva ad esser alto anche 40 metri ed è spettacolare in tutta la sua composta maestosità. In Ungheria a Balaton  sulle rive di un lago vi è un parco in cui  gli alberi  sono dedicati ognuno ad un illustre poeta o letterato e nel 1961 il nostro Quasimodo scelse di piantare il proprio tiglio vicino a quello del poeta indiano Tagore, Nobel per la letteratura nel 1926,  e scrisse come epigrafe questa poesia:

                            Con cuore felice metto questo albero
                             Sulle rive delle onde del Balaton,
                             che avrà foglie al di là della mia
                             vita provvisoria. Le sue radici entrano
                             profonde nella eterna e fiera terra
                             magiara tormentata sempre nella sua storia.

                             Ma ogni fronda dia un saluto
                             A coloro che venendo qui amano
                             La poesia che fa nascere gentilezza
                             E giustizia nell'uomo di ogni nazione.

Il Tiglio  è scelto dal  poeta come simbolo di immortalità ed accostato alla  poesia,  musa immortale e propedeutica alla "gentilezza e giustizia" nell'uomo di ogni nazione.

In alcuni paesini d'Italia vi era la tradizione di raccogliere il giorno di San Giovanni i fiori del tigli

In alcuni paesini d’Italia vi era la tradizione di raccogliere il giorno di San Giovanni i fiori del tiglio, ottimi  per tisane contro l’insonnia. Basta stenderli   all’ombra in luogo asciutto e ben aerato, poi conservarli seccati in vasi di vetro.


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