Di che spessore le tue sbarre

Le mie,le sue,di noi

l'unto delle mani

si mescola, s'incrocia

fino a descrivere, costruire

un convulso, galeotto

cielo a quadri

Da un passaggio taciuto

Mary infila l'occhio e..

I

siamo figli d'autostrade

parti veloci di cose

che non ci appartengono.

Madri per poco

soltanto le pupille,

catturano veloci

lo scorrere confuso

dei fiori di campo

II

Forse meteore

sparate alla rinfusa

nell'oscurità,

costrette in un tempo

disabitato.

Presenze palpitanti

di materia giovane

e tu, Mary

specchio antico

sul mondo che

non ci somiglia.

Nude e sospese

nell'esplosione

imminente

di ciò che siamo

il nulla o la gioia

di crederci vive.

Lucia Ballerini nasce in provincia di Modena nel 1961, e già dall’adolescenza si riconosce nella scrittura quale mezzo più idoneo di comunicazione. Ha pubblicato già quattro raccolte di poesie: Sono solo poesie (Montedit, Melegnano 1998), Il lato oscuro (Montedit, Melegnano 1999); Di acqua di fuoco (Tracce, Pescara 2000); Passaggi (Damolgraf, Valpolicella 2004). E’ presente su numerose antologie e partecipa a concorsi letterari regionali e nazionali da vari anni, con risultati lusinghieri. Fa parte del circolo di poesia “La fonte di Ippocrene” di Modena, molto attiva nella presentazione e recitazione al pubblico di opere proprie ed altrui.