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Il folletto dei ruscelli PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
sabato 22 novembre 2008


Torno or ora da una passeggiata un poco faticosa  dietro casa mia, dove il terreno  si inerpica tra rocce e spini, l’idea era quella di controllare  se riuscivo ad individuare  le tracce (olfattive) dei furetti; l’erba non è stata ancora tagliata e  l’effetto è particolare, sembra davvero di esser lontani dal mondo civile: di fronte oltre il canale di Fata Morgana si estende la macchia e poco a sinistra  più lontano, il porto e  dietro al suo muraglione  il mare che a  quest’ora è  piatto,  solo una striscia azzurra e due barconi, tanto per interromperne la monocromia.

Arrivata quasi al limitare del terreno, ho sentito un fruscio, un sussurro di acqua che scorre, molto piacevole,  mi sono  seduta su un sasso e mi sono rilassata a quel suono accompagnato da lievi folate di vento e gorgheggi  vari: bello lasciare  vagare le mente.




Solo con un certo  ritardo mi son resa conto che lì non c'era mai stata acqua,  mi sono  rizzata sulla schiena,  mi son guardata intorno e con sorpresa e gioia ho visto tra due rocce scorrere un filo d’acqua   che scendeva  a mò di torrentello per la breve china e poco più giù  si fermava tra i sassi in un grazioso mini laghetto azzurro in prossimità di vinche selvatiche  fiorite  e timo odoroso.

      NNon mi faccio illusioni, di certo  la pioggia di questi giorni  ha trovato tra le rocce una via  di scolo, in bbreve tutto inaridirà come prima,  però è stato un gran bel vedere che mi ha fatto ricordare una favola che mi  raccontava un caro amico  di famiglia,  uno con il raro dono di saper raccontare le fiabe  ai bimbi , lui non c’è più, ma io ricordo le sue favole con nostalgia.

                                                                         °°°°°°°°°°°°
Devi sapere che il folletto dei ruscelli  ama vivere appunto vicino ai ruscelli e nei pressi delle grotte. In mancanza si accontenta dei fiumi, degli stagni, persino delle fontane nei giardini, ma solo se ben tenute e con i fiori ben curati ( questo era detto a mio uso, visto  che cercavo di cogliere i fiori che  a fatica riuscivano a fare crescere tra le rocce muschiate al centro della fontana, giochetto oltretutto pericoloso).
Questo folletto veste con una tutina azzurra,  i pantaloni corti  al ginocchio e un buffo cappelletto verde dal quale spuntano  foglie e fiori di piante acquatiche  insieme ai capelli rossicci. Ama giocare con i bambini e correre con loro sulle ali del vento, giocando a rimpiattino,  ma non può trattenersi troppo fuori dell’acqua, altrimenti si indebolisce e non ha più la forza di tornare nel suo elemento.

Un giorno una bambina che aveva la fortuna  di aver nel suo giardino un simile folletto,  ben accasato  nella sua bella  fontana , con cui  poter giocare,  indispettita perchè il folletto le aveva tirato le lunghe trecce, pensò di fargli a sua volta  un dispetto,  e dimentica del fatto che il folletto non poteva stare troppo fuori dell'acqua, lo chiuse con uno stratagemma nel casottino degli attrezzi del giardiniere, per andarsene tranquilla e spensierata a fare merenda e riprendere il gioco a suo piacere più tardi, purtroppo  però si dimenticò di lui.

Il povero folletto  disperato prese a piangere, si stava ormai asciugando  tutto e si sentiva malissimo, quando per sua fortuna il grosso cane da caccia del padre della bambina, attratto dai  suoi strazianti lamenti, raspando con le zampe riusci’ ad aprire la porta , il folletto gli raccontò  disperato quel che era successo,  il buon canone lesto lesto, lo fece salire in groppa e lo portò al  vicino ruscello.

Inutile dire che il folletto dei ruscelli non passo’ mai più da quelle parti e mai più  corse sulle ali del vento con un bimbo, divenne scontroso e solitario.

La bambina  solo il giorno dopo, ricordatasi di lui , lo cercò e lo chiamò a lungo inutilmente piangendo.

Io da bambina ricordo che pensavo con una punta di dispetto  che in fondo alla fine il folletto avrebbe potuto pure perdonare la dimenticanza e incitavo invano il "favoliere" a cambiare il finale.

Pensandoci ora mi viene da pensare che il caro amico volesse spingermi ad essere più responsabile, certo più attenta a chi mi era vicino, i bambini a volte possono essere egoisti .


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