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Torino il controsoffitto crollato: parlano le immagini PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
domenica 23 novembre 2008


















Da: "La Stampa"

..Le raffiche piombano sulla pianura secche, intervallate da brevi pause, sino a scuotere le vecchie mura della scuola. Alle 10,45 due boati in sequenza si fissano nella memoria di tutti i testimoni. Le pesanti porte di sicurezza e le finestre sbattono per la forte corrente.

Segue uno scricchiolio, infine l’intera contro-soffittatura crolla e travolge gli studenti. Vito, colpito al cranio, muore subito. Senza soffrire, questione di un secondo. Assieme ai calcinacci, alle macerie, ai mattoni e ai segmenti di plastica degli impianti, cede di schianto anche il massiccio tubo di ghisa. E’ l’antico canale di scolo delle acque nere, inattivo da decenni. Una volta era ancorato ai muri, da una parte e dall’altra; invece, nel corso di ripetuti interventi, viste le difficoltà (e i costi) per toglierlo del tutto, si preferì lasciarlo dov’era, tagliandolo alle sommità per far passare altri cavi. Letteralmente sospeso al soffitto con una serie di «collari» costituiti da cavi di ferro, ormai allo stremo. Così, l’ennesimo ondeggiamento, acuito dalle folate di vento entrate anche all’interno della contro-soffittatura tipo Perret, nel gergo tecnico, lo hanno fatto precipitare. Con tutto il resto.

... Testimonianze. L’architetto Diego Sigot, insegna al liceo Darwin Disegno e Storia dell’arte: «Nessuno aveva mai provveduto alla ristrutturazione di quella controsoffittatura perché non c’erano stati mai problemi e quindi abbiamo scoperto solo oggi (ieri per chi legge, ndr) la presenza della conduttura di metallo, dal diametro di circa 15 centimetri, sistemato nel 1934, per la rete fognaria del bagno che si trova proprio sopra l’aula della 4°G». Infine sostituito da quello più moderno di plastica. «Ma nessuno - precisa l’ingegner Paolo Pieri - attualmente era a conoscenza del tubo di ghisa. È probabile che i vecchi e logori ferri con cui era trattenuto abbiano improvvisamente ceduto».






Va bene ( fino ad un certo punto) la autonomia degli Enti locali, ma vogliamo controllare come gli Enti locali usano le risorse? Per dirne una: a che serve che le Regioni, tutte indistintamente, abbiano creato una parallela e costosissima rete di Ambasciate e Consolati ? Sai quante scuole avrebbero messo in regola lorsignori con quei danari, quanti asili nido.

 Esiste già una rete di ambasciate e consolati ( spesso poco o nulla facenti) per il mondo, perchè il raddoppio? Resteremo sempre indietro rispetto agli altri Paesi, non abbiamo speranze, lo sgfoverno è troppo grande e diffuso.

Perchè nessuno indaga, e dobbiamo sentire le solite giaculatorie ipocrite e strumentali su stampa e blog?
Polvere e fumo per coprire le eventuali responsabilità giocando di anticipo.
Quando matureremo un minimo di senso di responsabilità, pretendiamo di accogliere immigrati dal mondo mentre spesso non sappiamo  amministrare il nostro Paese, non riuscendo ad andare oltre il minuto interesse particolare?Governare, amministrare non è solo succhiare risorse per il proprio gruppo di potere , ma le forze politiche fanno orecchie da mercante, e i risultati si vedono

Possibile che un sussulto di consapevolezza e di vergogna non colga nessuno?



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