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Turismo trascurato ed il mistero della " Perla del Tirreno"...
Scritto da Marista Urru
sabato 07 agosto 2010
Il mistero della "Perla del
Tirreno"......
di Claudio Lippi
E' veramente tanto che non scrivo
qualcosa su questo blog ( er mozzichetto ndr) ed un po' mi dispiace, ma è di pochi giorni
fa una
velinaANSA che mi ha dato da pensare. Scarna (e non
proprio comprensibile a colpo d'occhio...) dice:
(ANSA) - CASTIGLIONCELLO (LIVORNO), 31 LUG - Si e'
svegliata con un colpo al cuore Castiglioncello, la 'seconda casa' di
Suso Cecchi D'Amico. La sceneggiatrice romana, scomparsa all'eta' di
96 anni, ha passato molte delle sue estati tra le strade e il
lungomare della cosiddetta 'Perla del Tirreno'. Qui sono nati molti
dei film che hanno scritto la storia del cinema e vi ha passato molte
delle sue estati.(ANSA).
Chi fosse Suso Cecchi D'Amico,
fino ad oggi lo ignoravo e per chi come me abbia questa lacuna,
invito alla lettura dell'immancabile Wikipedia
che gli dedica una pagina e che spiega anche l'arcano messaggio della
velina d'agenzia: ieri è venuta a mancare una delle figure più
importanti del cinema italiano che ci ha dato capolavori come Ladri
di biciclette, I soliti ignoti, ma anche soggetti come
Rocco e i suoi fratelli o l'arrangiamento de Il Gattopardo.
Quest'artista faceva parte di quella parte della Settima Arte
che generalmente il pubblico ignora e che ottiene al massimo un rigo
nei titoli di coda, ma che, di fatto, contribuisce quanto e più di
altri a fare di un film un capolavoro o un fiasco colossale.
Però
il mio post non parla di cinema, ma di turismo.
Suso Cecchi D'Amico viveva a Castiglioncello, provincia di
Livorno e, per l'ANSA, questa ridente località è meglio nota come
la "Perla del Tirreno". E qui rimango perplesso anzi che
no. Motivo della mia perplessità è che vivo a Santa Marinella,
provincia di Roma, meglio nota come la "Perla del Tirreno"
e che un mio conoscente da poco è stato a fare il bagno a Talamone,
frazione di Orbetello in provincia di Grosseto, meglio nota come la
"Perla del Tirreno" e conosco un ragazzo di Genova che mi
ha parlato di non ricordo quale paese nella sua provincia che viene
definito la "Perla del Tirreno". Solo nel Lazio si fregiano
di questo nome Sabaudia e Sperlonga ed in Toscana anche Viareggio lo
vanta. L'ho sentito usare anche per Montalto di Castro, in provincia
di Viterbo...
Il punto è che il titolo di "Perla del
Tirreno" è vacante dagli anni '50 ed a lasciarlo tale fu
proprio la mia ridente cittadina: in quegli anni e nel decennio
successivo Santa Marinella divenne il punto di ritrovo estivo del jet
set dell'epoca, riunendo alti dirigenti pubblici, registi
famosi, divi del cinema, politici fino ad arrivare a sovrani
stranieri in esilio (Re
Faruq d'Egitto e famiglia). Continua
qui
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1. marista urru Scritto da
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, il 30-04-2011 19:04 leggo tutto , tutto, tutto, ,tutto di marista urru e il minimo che posso dire Brava il massimo è dire Brava . angelo liberati
2. Scritto da
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, il 09-08-2010 11:29 Grazie 1000 Franco per i complimenti che mi fai sull'articolo. Questa notizia dalla Riviera non la sapevo, ma non mi stupisce più di tanto. Il metodo è simile a quello adottato per arginare il problema dello sfruttamento della prostituzione: si colpisce il cliente nella speranza di impoverire lo sfruttatore, ma in realtà con questi metodi si limita il controllo del problema al minimo, scegliendo la via più facile e meno rischiosa. Multare qualche turista e fare cassa è più facile e redditizio che dare la caccia agli ambulanti: vedrai che a fine stagione il sindaco in questione se ne uscirà fuori dicendo che non ci sono risultati, ma che bisognava provare. Di fatto il Comune sfrutta gli ambulanti come trappola per i turisti e fare cassa (probabilmente per compensare il danno di aver perso la possibilità di usare gli autovelox ed i fotored, che già venivano usati per sopperire alla detrazione dell'ICI sulla prima casa). In quanto al cinema italiano, ci sarebbe da chiedere ai produttori: costringono ottimi registi nostrani a girare pellicole scadenti di amori adolescenziali oppure commedie trash che fanno sembrare "Giovannona Coscialunga" un capolavoro da Oscar. Sempre più spesso i film di un certo livello arrivano dall'oriente (Cina, India, Iran, Pakistan, Giappone): pensa a film come Persepolis oppure Memorie di una Geisha o film d'avventura come Hero o La tigre e il dragone, che mischiano un po' di tutto. Per le commedie agrodolci oggi non c'è più Sordi o De Sica, ma i fratelli Coen. Quando dalle nostre parti si sveglieranno, sarà sempre troppo tardi: nel frattempo passano in TV ancora una volta Fantozzi...
3. Scritto da
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, il 08-08-2010 19:07 Salve Claudio. Qui in Germania i film neo-realistici italiani sono considerati le fondamenta del Cinema europeo, mi sembra proprio che la maggior parte degli italiani non vogliono o non sappiano valorizzare la propria cultura e non sappiano valorizzarsi. Di Perle in Italia ce ne sono tante, hai ragione, ma quando vedo alla tv tedesca che dalle parti di Rimini ad esempio, i turisti che acquistano cianfrusaglie da un vu gunbrá, sono multati 1000 (Mille) Euro a cranio dai Vigli Urbani, mentre lo stesso vu gumbrà sotto l'ombrellone accanto, può tranquillamnete continuare ad offrire la sua merce contraffatta ai turisti stranieri, allora veramente non so più cosa dire o pensare. Il Sindaco della Città Balneare (Rimini mi pare) intervistato dalla tv tedesca assicurò che gli dispiaceva moltissimo per i turisti, ma allo stesso tempo dichiarò che ma quello era l’unico modo per fermare i vu gumbrà. I turisti dal canto loro assicurarono che in Italia non ci sarebbero più ritornati. Congratulazioni per l’artico, veramente ben fatto e illuminante, il giornalismo schietto,da voi sembra sia un dono di famiglia. Auguronen.und Krandi Salutonen. Franco