Web. In rete da oggi un nuovo sito per ritrovare Angela Celentano |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
giovedì 02 aprile 2009 | ||||||||
In rete da oggi un nuovo sito per ritrovare Angela Celentano Un nuovo sito , pensato a misura di una ragazza di 16 anni che si trovasse a "passare di là" "Ciao, benvenuta. Se visitando questo sito, ti sembra di riconoscere qualcosa di familiare, ti preghiamo di contattarci subito. Potresti essere tu la nostra piccola Angela, che e' scomparsa il 10 agosto 1996". Un messaggio d'amore forte e chiaro per Angela sul web al sito www.angelacelentano.com ANGELA CELENTANO Era una assolata mattina del 10 agosto 1996 quando, per la solita gita annuale, la famiglia di Angela Celentano si reca, con la Comunità evangelica di Vico Equense (Napoli), sul monte Faito. Tutto scorre tranquillo. I bambini giocano gioiosi mentre i genitori iniziano a preparare il pic nic. Doveva essere una scampagnata come tante, ma presto è diventata una tragedia. Erano circa le 11 quando i genitori della piccola Angela, due anni e mezzo, paffuta, bella come una bambola di porcellana dai riccioli morbidi e neri all'improvviso scompare. Svanita nel nulla. Eppure pochi minuti prima era, come la si vede in un filmato, sorridente giocava su di un'amaca ed addentava un tramezzino. Con lei altri bambini che ridono e giocano. Ma lei da quel bosco non ne uscirà più. Inghiottita. Ed è panico. Dove è Angela? Chi l'ha presa. Grida tra i folti arbusti, nel bosco, tra i suoi arbusti. Angela non c'è. Volata via come una lucciola mattutina dagli occhi curiosi. Tutti iniziano a cercarla. Si organizzano in gruppi. Passa il tempo. La bimba non si trova. Vengono allertati i carabinieri, la Guardia di Finanza, le Unità cinofile, elicotteri, vigili del fuoco, Protezione civile,volontari. Il "maledetto bosco" viene passato al setaccio. Angela non c'è. Vengono interrogati testimoni. Un ragazzino di 11 anni, Renato, afferma che la piccola Angela si era allontana dal gruppo per seguirlo mentre lui voleva raggiungere il parcheggio per mettere il suo pallone nel portabagaglio dell'auto di suo padre. Renato racconterà poi ai carabinieri di aver cercato di convincere Angela di tornare indietro da sua madre , ma la bambina aveva deciso di seguirlo per forza fino ad un sentiero che si divide in due: da una parte le auto parcheggiate, dall'altra altri spazi affollati da altri gitanti. (segue): http://guide.supereva.it/cronaca_nera/interventi/2005/11/233282.shtml
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