La gioia di vivere secondo Lin Yutang |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
domenica 07 giugno 2009 | ||||||||
Secondo voi, come la definireste la gioia di vivere? Ci
pensavo stamane mentre passeggiavo tra
le mie erbe, aspiravo l'essenza dell'odore dei cipressi, l'aroma della menta
selvatica , mi divertivo ai litigi rumorosi delle gazze e notavo la preoccupazione dei passeri che
poveretti vengono sempre più decimati da gazze e storni che ne insidiano i
nidacei.
Mi dicevo tra me e me che in fondo non c'era molta differenza tra questa mia passeggiata e quelle nel bel giardino della mia infanzia: stesso sereno osservare, e mi son chiesta se anche questa fosse gioia di vivere, ecco che ne scrive a proposito un maestro, Lin Yutang in " Importanza di capire" uno dei libri più letti in assoluto nel mondo. "Penso che la gioia di vivere sia un dono molto raro, E' simile ai colori delle montagne, al sapore dell'acqua, alla vivacità di tinte nei fiori, al fascino delle donne. continua
Solo le persone intelligenti l'apprezzano, ed è difficile
spiegarla a parole. Certo ai giorni nostri si vedono molte persone che
affettano di trovare gusto in certe cose: chi ama la pittura, le antichità... chi
il tè , chi l'incenso...Ma tutte queste sono cose superficiali, e non hanno nulla
a che fare con la vera gioia di vivere e la vera comprensione di ciò che dà
sapore alla esistenza.
La gioia di vivere nasce con noi, non si insegna. Più di tutti l'hanno i bambini. Probabilmente non ne hanno mai sentito parlare, ma la mostrano in ogni gesto... perciò l'infanzia è il prido più felice nella vita dell'uomo.. quanto più si allontanano dalla semplicità, tanto più gli uomini diventano incapaci di godere la vita..... Spesso, via via che uno procede nella vita, occupa una posizione sociale ed ufficiale sempre più alta; mille preoccupazioni e mille doveri imprigionano il suo corpo e la sua anima.... Poi la conoscenza, la sapienza, e l'esperienza della vita gli tappano persino i pori ... quanto più si sa, tanto più diventa ottuso e più si allontana dalla comprensione di ciò che alla vita dà gioia e sapore. " Così il pensiero Orientale, e Cristo, sempre dall'Oriente , aveva detto: "Siate come i bambini" Purtroppo in Occidente l'insegnamento di Cristo troppo spesso è stato tradotto in pratica come se avesse voluto intendere: restate bambini, aggrappatevi al mondo dell'infanzia, ma essere come bambini, non sottintende di dover restare bambini che rifiutano la crescita spirituale che ogni epoca richiede, pure in Occidente questo accade spesso e non solo ai credenti, ma spesso e ancor di più ai non credenti, fermi ed orgogliosi, convinti di aver raggiunto la saggezza solo in quanto fanno professione di ateismo, quasi che questo fosse il più alto gradino che lo spirito umano possa raggiungere, una tale convinzione equivale temo a castrare paurosamente se stessi, la propria mente. Per la foto: andreabraconi.wordpress.com/ Consiglio di andare a visitare questo sito, il paesaggio fotografato è quello bellissimo delle Marche
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