La legge del pendolo ed i diesse |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
domenica 29 luglio 2007 | ||||||||
La fisica è una scienza, e alle sue leggi non ci si sottrae.
Il pendolo torna sempre indietro, la cultura contadina, pur ignorando
le teorie della fisica, ne era consapevole, e
ci ha lasciato perle di saggezza spicciola basate su questo principio, fondate sulla esperienza millenaria dei nostri avi, che nella loro genuina semplicità , ad una certa certa parte politica sarebbero
state preziose consigliere, evitandogli la figuraccia ed i problemucci
odierni .Dicevano infatti i nostri nonni : “chi semina vento, raccoglie tempesta”, oppure : “se sputi in cielo (più alto di quel che oggettivamente puoi), ti cade in testa”. Potrei continuare, ve lo risparmio. E così comunque è successo quello che era prevedibile : lo sputo lanciato troppo al di là è ricaduto sul capo di chi lo aveva lanciato. Il voler strafare dal 92 in poi, certi di raggiungere l'obiettivo, (legittimo ), di conquistare finalmente il governo del paese "apertamente" e "stabilmente", li ha portati alla scelta di cavalcare, mascherati da cavalieri senza macchia nè paura uno strabico giustizialismo giudiziario , quello stesso giustizialismo che appunto in quanto strabico, invece di fare la chiarezza che i cittadini avrebbero voluto e di cui ci sarebbe stato bisogno, contribuì più spesso a intorbidare le acque col risultato di lasciare troppo spesso indisturbato il malaffare che infatti ora emerege più forte e pervasivo di prima e con i suoi tentacoli si è ormai infiltrato nei gangli vitali della Pubblica Amministrazione ed evidenzia ed esalta i problemi di sempre del mondo della Finanza.Ora gli effetti di quella miopia strabica, di quel calcoli cinici, ricadono sulle teste degli stessi DS che come dice Panebianco sul Corriere di oggi . “ .. si trovano a vivere sulla propria pelle le conseguenze delle scelte passate. Devono difendersi…e c’è un solo modo per farlo : usare parole ed argomenti che tutti gli altri hanno sempre usato …si trovano così spiacevolmente in contraddizione con sé stessi”. L'effetto di ritorno del pendolo è inarrestabile. Finalmente gli ex giustizialisti scoprono che le garanzie sono necessarie, che certi eccessi vanno sempre stigmatizzati, che una certa patologia nel sistema si è ormai prodotta, (solo Violante a suo tempo non ascoltato, si è fatto avanti a denunciarla.), e i frutti avvelenati cadono ora proprio in testa a quella certa parte politica che credeva di potersene infischiare di garanzie ed equilibri tra i poteri, che sperava di poter approfittare de la scorciatoia giustizialista, non per fare politica, ma per afferrare il potere "contro" la metà circa del paese che non li voleva e non li vuole. Che le intercettazioni abbiano o no risvolti penali, sia giusto o sbagliato averle pubblicizzate , politicamente conta poco, ormai sono state lette, ed hanno un inequivocabile valore , sia per la "conoscenza" da parte dei cittadini solitamente disinformati ad arte in nome di interessi "altri" rispetto a quelli loro propri, sia per il contraddittorio politico, ammesso che in in Italia questa materia : la politica, conservi ancora un senso ed un valore: Una cosa è comunque certa: ora più che mai "il re è nudo".
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