Il poeta ed il canto delle sirene

Scritto da Marista Urru   
sabato 01 agosto 2009
aurora boreale a troms 
D'improvviso un giorno  avviene l'incontro: è solo un poeta, le sue parole sono inoffensive e il loro suono è un canto ritmato,  tu ascolti sereno e  non  sai  che  da quel momento comincia la tua nuova vita. E'  la fine della comoda  indifferenza,  uno spiraglio sulla realtà  basta, ora non puoi più fingere.

Il piccolo ed insignificante poeta va per il mondo e con   le sue  placide parole, armi che graffiano e mordono ,  strappa deciso i veli sottili della ipocrisia mentre  rovinosamente crollano i  sipari dei conformismi. Non gli si bada troppo ai poeti, eppure sono gente pericolosa:  lievi come brezza  aprono finestre e porte impensate, illuminano angoli  bui, mostrano strade impervie  e misteriose.

Il loro dire suona come   il canto delle sirene , svela,   invita , esorta. Ormai tu  hai ascoltato ,  hai capito ,  devi quindi andare ed andare per vie inesplorate , per vie che aspettano di esser rivelate ad occhi assonnati a menti assopite. Non te lo avevano mai  avvertito di tener lontani quei pericolosi eversori che sono i poeti?



Bertold Brecht, "Domande di un lettore operaio"


Chi costruì Tebe dalle Sette Porte?

Dentro i libri ci sono i nomi dei re.

I re hanno trascinato quei blocchi di pietra?

Babilonia tante volte distrutta,

chi altrettante la riedificò? In quali case

di Lima lucente d'oro abitavano i costruttori?

Dove andarono i muratori, la sera che terminarono

la Grande Muraglia?

La grande Roma

è piena di archi di trionfo. Chi li costruì? Su chi

trionfarono i Cesari? La celebrata Bisanzio

aveva solo palazzi per i suoi abitanti?

Anche nella favolosa Atlantide

nella notte che il mare li inghiottì, affogarono

implorando aiuto dai loro schiavi.

Il giovane Alessandro conquistò l'India.

Lui solo?

Cesare sconfisse i Galli.

Non aveva con sé nemmeno un cuoco?

Filippo di Spagna pianse, quando la sua flotta

fu affondata. Nessun altro pianse?

Federico II vinse la guerra dei Sette Anni. Chi

vinse oltre a lui?

 
Ogni pagina una vittoria.

Chi cucinò la cena della vittoria? Ogni dieci anni un grande uomo.

Chi ne pagò le spese?


Tante vicende.

Tante domande.

(traduzione di Franco Fortini)


Quanti sono i poeti? Tanti, e di quei tanti moltissimi sono poco conosciuti, pure ognuno di essi pone la sua piccola tessera per un mondo migliore.

Questa  poesia di Brecht ci parla di altri sconosciuti, i mille e mille uomini  che “operarono” alle grandi imprese, il loro ricordo  svanisce , restano i “Grandi” in un quadro desolatamente incompleto :

 

Ogni dieci anni un grand'uomo.

Chi ne pagò le spese?

Quante vicende,

tante domande.

 

 



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