Cesoia &Rastrello di M&M Conoscere il terreno, kit di pronto soccorso verde

Scritto da Marista Urru   
domenica 20 settembre 2009

E' estremamente importante  nutrire le nostre piante, che siano in giardino in piena terra, che siano in vaso, nel balcone o all'interno della casa, le piante hanno le nostre stesse necessità, e per poterle accudire al meglio, visto che esistono piante con differenti necessità, è importante conoscere il tipo di terra su cui piantarle.

 

Acidità del terreno -

L'acidità, misurata in PH, che può essere acido se inferiore a 7, basico se superiore a 7, è molto importante, ma per noi comuni mortali è un po' un mistero.

Infatti, spesso ci meravigliamo che, malgrado le cure, le nostre piante non crescono, rimangono come fossilizzate, evidentemente manca loro qualche cosa!



Se notiamo che non sono infestate da parassiti, dobbiamo valutare se il terreno è  adatto.

Ci sono piante acidofile ( ortensie, camelie, le bromelie, ciclamini....) piante tipiche da sottobosco, che prediligono terreni acidi, ricchi di humus.

Mentre le piante come la rosa, il garofano, il bocca di leone,ecc.  vegetano meglio in terreni basici.

Ma come fare a sapere se stiamo piantando i nostri fiori nel terreno giusto?

 
Facciamo in questo modo, prendiamo una piccola palettata di terreno perfettamente asciutto (qualche cucchiaiata basta), versiamoci sopra alcune gocce di aceto o limone, se si formano bollicine, significa che la terra è calcarea, non mettiamo le ortensie né altre acidofile.

Piuttosto cerchiamo di correggere la basicità con abbondanti badilate di letame maturo, possibilmente sterilizzato (stallatico).

Qui in Sardegna non mancano gli allevamenti di pecore, mucche... si può chiedere agli allevatori se ci regalano un po' del loro letame, quello che tolgono dalle stalle e  depositano all'aria aperta.

Quel letame è un concime completo, si può aggiungere alla nostra terra da giardino.

Per le piante dentro casa è preferibile acquistare lo stallatico pronto, non contiene parassiti, quello che ci regala l'allevatore teniamolo per l'esterno.

Nel letame possono esserci zecche e altri parassiti, non è il caso che ve li portiate dentro casa!

Il terreno agrario fertile ha componenti organici (humus) che grazie alle loro proprietà consentono alle piante di vivere bene:

 

Un terreno fertile contiene:

-        Azoto (N)         che stimolante dell'attività vegetativa

-        Fosforo (P)       stimola la produzione dei frutti e la loro maturazione

-        Potassio (K)     Io lo chiamo la riserva di energia, infatti veicola le sostanze nutritive verso le parti della pianta che hanno maggiori necessità: frutti e semi, migliorandone la qualità

-        Il Calcio (CA)    neutralizza l'acidità in eccesso.
      

Un kit di pronto soccorso verde potrebbe essere composto da:

 

-        un insetticida ad ampio spettro, le "supposte" da infilare direttamente nel vaso sono molto pratiche, utili in caso di infestazioni da afidi, mosca bianca, cocciniglia.

-        Un funghicida che contrasti tutte le forme di micosi.


Ci sono metodi naturali altrettanto validi e sicuramente meno costosi dei prodotti chimici:

 
Contro le  formiche...il comune borotalco.


Contro le lumache e le chiocciole, golose di latte e birra, interrare barattolini nel terreno, fino al bordo, metterci dentro birra o latte,  vedrete che durante la notte si "tufferanno dentro" ed impedirete che le vostre giovani piantine vengano sgranocchiate.

 
Anche aglio e cipolla sono degli ottimi repellenti:

Contro afidi e acari, fungendo da azione preventiva contro la micosi delle rose (peronospora).

Generalmente contro quest'ultima si utilizza una miscela di sali di rame, (poltiglia bordolese).

 

Proviamo a fare l'infuso di aglio e cipolla:

tritare 3 spicchi d'aglio e qualche camicia di cipolla, versare sul composto ½ litro d'acqua caldissima così da macerare il tutto.

Quando l'infuso è freddo si utilizza senza diluirlo.

Versarlo in uno spruzzatore e irrorare le rose e tutte le colture colpite dagli afidi.

 

Gli afidi odiano il piccante,

prendere 10 gr. Di semi  di peperoncino e tritarli (nel macinacaffè), versare la polvere ottenuta in 2.5 lt d'acqua e nebulizzare direttamente sugli afidi.

 

Contro la cocciniglia:

 
¾ di litro di latte

1 cucchiaio d'olio di semi

½ cucchiaino di sapone neutro (preferibilmente marsiglia)

mescolare bene il tutto, bagnare un batuffolo di cotone e spennellare le zone colpite dalla cocciniglia, dopo qualche giorno lavare con l'innaffiatoio, se la cocciniglia non è morta per asfissia, ripetere.

 

A presto  Mariella

 

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  Commenti (2)
1. caffè o peperoncino?
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 20-09-2009 19:02
A dire il vero io in mancanza di specificazione sulla natura dei semi.. ho pensato che il peperoncino non l'avevo mai usato in questa funzione particolare e poichè io e il caffè siamo una cosa sola e tu hai nominato il macinacaffè, quella di irrorare gli afidi col caffè fosse proprio una buona idea!mettiamola così.. sto un po' provata, passerà,
2. kit di pronto soccorso
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 20-09-2009 17:47
ops! errore! "gli afidi odiano il piccante", certo che si! Ma ho scritto di tritare semi di caffè... 
SONO SEMI DI PEPERONCINO! 
 
PERDONO, PERDONO PEEERDOOONOOOOO! 
(cantata da Caterina Caselli qualche annetto fa!)

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