Cesoia & Rastrello di M&M - Agrumi : i limoni in vaso |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||||||
lunedì 23 novembre 2009 | ||||||||||||
AGRUMI
" I limoni in vaso" La mia amica Sima di Napoli chiede cosa può fare per le sue piantine di limone che coltiva in vaso. Non hanno mai fatto fiori, di conseguenza niente frutti. La canzone dice: "Per far l'albero ci vuole il semeee, per fare il seme ci vuole il frutto, per fare il fruuutto ci vuolee l'alb e r o!" (cantatela che si legge meglio): Una pianta da frutto, perché li dia commestibili, dovrà essere innestata, ma se la si vuole allevare a scopo ornamentale la si lascia così com'è, senza darle tormento. Sima invece vorrebbe un albero farmacia (tale è il limone!), vorrebbe farsi delle spremute, strizzare i limoni sulle cozze crude, come fanno in Sardegna, alla faccia di tifo, paratifo, salmonella...Ok, proviamoci. Il contenitore: Dovrà essere capiente, più largo che alto così che le radici possano spandersi seguendo il diametro della chiome (e/o viceversa). Rinvaso: Andrà effettuato ogni 2-3 anni, senza rompere il pane di terra durante il travaso. Il terriccio: Lasciamo perdere l'analisi chimica del terreno adatto, ci sono in commercio terricci adatti per agrumi, già belli e pronti così non ci lambicchiamo il cervello e non facciamo errori. Noi limitiamoci a: -assicurarci della sua fertilità, -che sia drenato, quindi aggiungiamo 1/3 di sabbia ( perlite, o argilla espansa) Sufficientemente acido (nel sacchetto c'è scritto il grado di acidità e va bene quello, nel dubbio un po' di fondi di caffè ben sciolti in mezzo al terriccio) Concimazioni: da marzo a ottobre concimare ogni 10 gg. (io allungo i tempi), con un fertilizzante per gli agrumi sciolto nell'acqua delle innaffiature. All'inizio della primavera togliere lo strato superficiale del terriccio e sostituirlo con del nuovo (sempre per agrumi). Innaffiature: Dalla primavera all'autunno inoltrato dovranno essere frequenti. Attenzione: è sempre utile controllare che non si abbondi troppo perché l'acqua, oltre a dilavare gli elementi nutritivi, indebolisce la pianta, provoca la clorosi ferrica, muffe, attacchi parassitari e malattie varie) Conviene fare la prova del dito: Si mette il dito dentro la terra, se questo viene fuori pulito e asciutto la pianta ha sete, inoltre, si sente un senso di succhiata nell'ultima falange, niente paura! Sono le radicette che hanno scambiato il dito per un biberon e ci si sono attaccate come zecche a succhiare. Da lì si evince che è ora di dare acqua. Quando travasare: ORA! Siamo in novembre, le piante hanno iniziato la fase di riposo. Preparare il nuovo contenitore (più ampio di almeno 3 cm rispetto al vecchio). Nel fondo sistemare uno strato di ghia ietta o argilla espansa (serve per il drenaggio), altro strato di sabbia grossolana, strato di terriccio e...lana d'acciaio, meglio se arrugginita. Andare in un cantiere edile, rubare chiodi arrugginiti e piantarli nel terreno. Posizionare la pianta col pane di terra integro (in questo modo non si accorgerà di niente, penserà di sognare). Riempire gli spazi laterali del vaso col terriccio. Dopodiché bagnare, lasciar riposare una notte e controllare se la terra si è abbassata, in quel caso, rabboccare fino a raggiungere il livello ideale. E ora il look: Se ci sono germogli agli apici spuntarli, non troppo mi raccomando! Vaporizzare la chioma anche giornalmente, piuttosto che innaffiare troppo. L'acqua dovrà essere lasciata decantare almeno una notte, se si ha fretta: aggiungere un cucchiaino di aceto a 1 litro d'acqua. Tra l'altro allontana anche la possibilità di attacchi fungini (muffa grigia, nera, fumaggine). Per il momento la piantina non ha bisogno d'altro, la prossima primavera si provvederà a farla diventare produttiva con l'innesto. Buon lavoro. Mariella
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