Cesoia & Rastrello - Innestare i limoni |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||||||||||||||||
mercoledì 25 novembre 2009 | ||||||||||||||||||||||
Cronistoria semiseria di come fare un innesto su pianta di agrumi.
Tra marzo e maggio la piantina si può innestare. (sarebbe meglio dire si può provare ad innestarla, ma cerchiamo di avere un sano ottimismo!) Teoricamente si procede in questo modo: Ci si fa dare una MARZA. Si va da un possessore di vecchio albero di limoni (uno di quelli che ti fanno schizzare l’invidia a mille quando ci passi davanti e vedi sti alberi di limoni stracarichi di …limoni ….e che altro?) Si chiede: “Scusi, mi da una marza?” Se quello guarda come se vedesse un alieno, se in contemporanea digita il 113 sul cellulare con la chiara intenzione di chiedere un ricovero coatto, ergo: non capisce nulla di marze…è meglio andare sul sicuro domandando: “ un rametto vecchio di un anno provvisto di almeno 3 gemme, del suo albero”. Detto questo è facile che tutto scorra liscio. Otteniamo la nostra marza e la mettiamo in frigorifero fino al momento dell’impianto. Sugli agrumi è preferibile usare l’innesto a corona. (ci sono altri metodi , questo è ideale per il limone). L’innesto a corona viene praticato in primavera: in aprile
Illustrazione di innesto a corona dal forum.giardinaggio Dire “corona” suggerisce di: prenotare un volo A.R per l’Inghilterra, zona palazzo reale; vestirsi alla diabolik, (tutina aderente nera, che sfila pure, se si hanno dei ciccioletti vengono mimetizzati), scivolare, facendo finta di niente, verso la sala del trono e cercare, senza farsi notare troppo, di sottrarre la corona reale alla queen Elisabeth. Se ci beccano sono cavoli amari e limoni acidi perché vai a spiegare che la corona serve per innestare un limone! In ogni caso ci si prova. Detto questo ritorniamo al limone. Bisogna goderselo così com’è perché poi bisognerà capitozzarlo, ghigliottinarlo, tranceremo via tutte le fronde fino a farlo diventare un tronco spoglio, portainnesto. Ecco l’innesto a corona! Una volta capitozzato, bisognerà fare spazio tra il legno e la corteccia e lì dentro ci si infila la marza.
Una variante dell'innesto a corona è quella dell'innesto a becco di clarino o di luccio . La marza avrà l'estremità inferiore tagliata a
formare una punta con due facce a spigolo mentre portainnesto capitozzato
si pratica un piccolo incastro a sezione triangolare delle stesse identiche dimensioni della marza. È
possibile fissare la marza con un chiodo quindi si lega e si copre con
il mastice. Quando la marza sarà inserita rimarranno fuori 2 delle 3 gemme del ramo. La prima gemma si salderà al tronco fagocitandosi, un tutt’uno col tronco, una sorta di copula dalla quale non ci si stacca più. Bisogna proteggere il taglio e la marza con del mastice, poiché viene esposto agli attacchi di parassiti e malattie fungine. Il mastice è una resina, può essere cera o pece. Utile allo scopo la paraffina o anche la cera di una candela fatta colare sul moncone avvolto dal legaccio che tiene saldo l’innesto. Dopo circa 3 mesi, se l’innesto ha attecchito si formeranno nuovi rami,(uno per gemma), bisognerà aspettare almeno 2 anni, forse meno, per vedere i primi fiori. Durante la fase di attecchimento proteggere la pianta innestata dagli agenti atmosferici, dagli attacchi di cocciniglia, dal ragnetto rosso, dalla minatrice. Inoltre se si tratta di un allevamento in vaso, la piantina può essere maggiormente esposta agli attacchi dei parassiti e dalle muffe. E’ oltremodo importante l’uso di insetticidi specifici e anticrittogamici. Vaporizzare la chioma nei periodi di secco impedisce l’insidia del ragnetto rosso. Spero che Sima riesca nell’intento e che presto ci mostri una foto del limone in vaso, prima e dopo l’innesto. Buon giardinaggio.
Mariella
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Cronistoria semiseria di come fare un innesto su pianta di agrumi.
Tra marzo e maggio la piantina si può innestare. (sarebbe meglio dire si può provare ad innestarla, ma cerchiamo di avere un sano ottimismo!) Teoricamente si procede in questo modo: Ci si fa dare una MARZA. Si va da un possessore di vecchio albero di limoni (uno di quelli che ti fanno schizzare l’invidia a mille quando ci passi davanti e vedi sti alberi di limoni stracarichi di …limoni ….e che altro?) Si chiede: “Scusi, mi da una marza?” Se quello guarda come se vedesse un alieno, se in contemporanea digita il 113 sul cellulare con la chiara intenzione di chiedere un ricovero coatto, ergo: non capisce nulla di marze…è meglio andare sul sicuro domandando: “ un rametto vecchio di un anno provvisto di almeno 3 gemme, del suo albero”. Detto questo è facile che tutto scorra liscio. Otteniamo la nostra marza e la mettiamo in frigorifero fino al momento dell’impianto. Sugli agrumi è preferibile usare l’innesto a corona. (ci sono altri metodi , questo è ideale per il limone). L’innesto a corona viene praticato in primavera: in aprile
Illustrazione di innesto a corona dal forum.giardinaggio Dire “corona” suggerisce di: prenotare un volo A.R per l’Inghilterra, zona palazzo reale; vestirsi alla diabolik, (tutina aderente nera, che sfila pure, se si hanno dei ciccioletti vengono mimetizzati), scivolare, facendo finta di niente, verso la sala del trono e cercare, senza farsi notare troppo, di sottrarre la corona reale alla queen Elisabeth. Se ci beccano sono cavoli amari e limoni acidi perché vai a spiegare che la corona serve per innestare un limone! In ogni caso ci si prova. Detto questo ritorniamo al limone. Bisogna goderselo così com’è perché poi bisognerà capitozzarlo, ghigliottinarlo, tranceremo via tutte le fronde fino a farlo diventare un tronco spoglio, portainnesto. Ecco l’innesto a corona! Una volta capitozzato, bisognerà fare spazio tra il legno e la corteccia e lì dentro ci si infila la marza.
Una variante dell'innesto a corona è quella dell'innesto a becco di clarino o di luccio . La marza avrà l'estremità inferiore tagliata a
formare una punta con due facce a spigolo mentre portainnesto capitozzato
si pratica un piccolo incastro a sezione triangolare delle stesse identiche dimensioni della marza. È
possibile fissare la marza con un chiodo quindi si lega e si copre con
il mastice. Quando la marza sarà inserita rimarranno fuori 2 delle 3 gemme del ramo. La prima gemma si salderà al tronco fagocitandosi, un tutt’uno col tronco, una sorta di copula dalla quale non ci si stacca più. Bisogna proteggere il taglio e la marza con del mastice, poiché viene esposto agli attacchi di parassiti e malattie fungine. Il mastice è una resina, può essere cera o pece. Utile allo scopo la paraffina o anche la cera di una candela fatta colare sul moncone avvolto dal legaccio che tiene saldo l’innesto. Dopo circa 3 mesi, se l’innesto ha attecchito si formeranno nuovi rami,(uno per gemma), bisognerà aspettare almeno 2 anni, forse meno, per vedere i primi fiori. Durante la fase di attecchimento proteggere la pianta innestata dagli agenti atmosferici, dagli attacchi di cocciniglia, dal ragnetto rosso, dalla minatrice. Inoltre se si tratta di un allevamento in vaso, la piantina può essere maggiormente esposta agli attacchi dei parassiti e dalle muffe. E’ oltremodo importante l’uso di insetticidi specifici e anticrittogamici. Vaporizzare la chioma nei periodi di secco impedisce l’insidia del ragnetto rosso. Spero che Sima riesca nell’intento e che presto ci mostri una foto del limone in vaso, prima e dopo l’innesto. Buon giardinaggio.
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