Polonia: Un apicoltore
di 76 anni collassa durante il suo
lavoro e , dichiarato morto da un medico, viene messo nella bara . Stavano già sigillando la cassa
( quanta fretta! Ma che leggi hanno? ) ,
quando la moglie ha chiesto di riaprire la bara per poter avere l'orologio da polso del marito come
ricordo.
A questo punto l'impresario delle pompe funebri si è reso conto del battito del polso, e , toccata la arteria del collo ha avuta la conferma: stava per seppellire un uomo vivo!
Il redivivo ha fatto sapere che appena uscito dall'ospedale farà avere un bel barattolo di miele al becchino.
Il tutto supera ogni più sfrenata fantasia: come sia possibile tanta fretta nel chiudere una cassa, come sia possibile che il presunto morto non si sia arrabbiato, e tanto, per la sconsideratezza di chi aveva così superficialmente operato?
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| 1. sepolto vivo Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 26-01-2010 07:52 Buongiorno al popolo del web. Approfitto di questo argomento per dire che anche noi, in Italia, non siamo da meno. Certo, la legge ci impone di vegliare il presunto morto per tot ore, ma è successo che in un P.S. di un ospedale del Piemonte, avessero redato un certificato di morte per asfissia a un tal similmorto, sono bastate tre dita in gola, da parte di una eroica infermiera per estrarre una fettina di carne intera dalla gola del malcapitato cianotico a pallini rosa, che ha subito dato un colpo di tosse e miracolosamente, come Lazzaro, si è ripreso. Miracolo? Se quelli che hanno studiato (si fa per dire) badassero meno allo stipendio e più alla "missione" che hanno scelto, questi errori sarebbero evitati. Chissà quanti altri episodi potrebbero raccontarci i nostri amici vero Marista?Ciao. Buona giornata. |
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