F. Parpaiola Lettere From Germany with love |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
martedì 06 aprile 2010 | ||||||||
Bremen Marktplatz
Spedita da Franco Parpaiola il 4.4.2010
Salve Marista, riguardo a quanto dicevamo giorni fa nel blog di Marcello Foa in merito al bipartitismo, come di una stabile e sicura forma possibile di governo, ti chiarisco il mio modo di vedere: se guardiamo verso Inghilterra vediamo che il bipolarismo funziona, come funziona negli Stati Uniti. Ciononostante io vedo in un semplice bipolarismo il pericolo della possibilità di un colpo di testa, con gravi conseguenze politiche nazionali internazionali, che l'uomo posto al timone, se consigliato male, potrebbe essere indotto a fare. Per esser chiaro: ora mi riferisco all’ Iraq, dove sembra veramente, almeno stando ai soliti giornalisti ben informati, i quali a quanto pare sono ogni mattina a colazione con i vari Presidenti ed i loro più stretti consiglieri, che la decisione di distruggere il Regime di Saddam Hussein, dopo averlo cacciato via a suon di batoste dal Kuwait che aveva invaso e scheggiato assassinando e violentandone la popolazione, sia appunto maturata dopo intense documentazioni e falsi rapporti abilmente preparati e contraffatti, su presunte armi chimiche, poi in seguito mai trovate, che però furono sempre dichiarate come esser state usate dal Regime dittatoriale irakeno contro il suo stesso popolo, e usate come minaccia contro lo Stato D’Israele, dopo. Se invece guardiamo alla Germania vediamo che in questa nazione , almeno fino all’ avvento dei Verdi prima e dei “Linke” poi, il sistema dei due pilastri politici formato dalla congiunzione dei due partiti democratico cristiani, vale a dire l’unione democratico cristiana la CDU più quella socialista di matrice bavarese la CSU, da una parte, in contrapposizione al partito socialista democratico la SPD, dall’altra, (almeno da dopo la proibizione del Partito Comunista nella RFT) , non si sono avute scosse politiche traumatiche, se non quella dovuta alle dimissioni del Cancelliere Willy Brandt e al voto di sfiducia per lotte interne tra i vari cappoccia della SPD, poi pagato salatissimo dalla SPD stessa, contro Helmut Schmidt, che portò all’avvento di Helmut Kohl. In seguito Kohl , assieme ai liberali della FDP governò da Cancelliere, tranquillo , magari con qualche piccolo inciampo (va beh) burocratico, per ben 16 Anni consecutivi senza grandi traumi politici e anche aiutato e messo in perfetta luce mediatica non solo da un solenne riavvicinamento politico tra Francia di Mitterrand e la “sua” Germania, ma anche dalla caduta del Muro di Berlino alla quale senz’altro anche un intenso e paziente lavoro diplomatico della RTF ha di non poco indubbiamente contribuito, spronata com’era da innata voglia di libertà del Popolo della DDR., deciso a qualsiasi sacrificio pur di abbatter quel dannato muro della vergogna. Qui sarà interessante vedere se gli italiani saranno in grado e avranno la forza morale di abbattere il muro di corruzione e di oppressione sinistroide che si sono eretti o lasciato erigere senza reagire, dando così impulso e nuova vita a quella bruttura sociale che si chiama “arrangiarsi”, o sapersi arrangiare. Probabilmente il segreto del bipolarismo si trova proprio in un terzo Partito che si inserisce tra i due contendenti stabilendone in seguito la maggioranza di governo. In questo caso in Germania il terzo era l’FDP, cioè il Partito liberale. Il multipartitismo, se guardiamo alla Germania odierna, non solo porta ad una erosione e fuga di voti, ma anche, come la gramigna, soffoca ogni possibile possibilità di sviluppo politico del singolo a diventare da integro politico, Statista. Rende fragili i Governi, li rende più vulnerabili ad eventuali franchi tiratori interni, e ne riduce le possibilità di governare ad un semplice turpiloquio mediatico, solamente atto a mantenere i malefici e arguti stregoni della notizia. I Capi di Governo in questi casi allora si rifugiano nella Politica Estera, in Viaggi e contatti con altri Capi di Stato, cercando così di influenzare anche la soluzione di gravi problemi interni, come la disoccupazione e l’attuale crisi economica. Intrecciano pertanto strane alleanze al’l esterno, per arginare un opposizione disordinata e disfattista al’l interno, che non potendo andare al Potere cerca in tutti i modi di creare caos politico e discreditare la maggioranza anche a discapito della stabilità politica e sociale dell’ intera Nazione. La stabilità politica tedesca era ed è in parte ancora, da attribuirsi a questo sistema tripartito, e cominciò a vacillare con la nascita dei Verdi prima e in modo catastrofico quasi crollò con l’evento dei Linke, e della formazione di altri piccoli partiti, per ora insignificanti, ma pur sempre depauperatori di voti, di stampo radicale e nazionalsocialista. Nel caso specifico di bipartitismo nella RFT, bisogna anche notare che lo scempio della SPD ridotto quasi all’osso è da attribuirsi appunto alla nascita di nuovi partiti, come i Verdi e i Linke e a certi turpi embrioni dell’estrema destra di chiaro marchio nazionalsocialista, che hanno indebolito la sinistra ancora di più, rendendo in Germania diversi “Länder”, quasi ad uno stato di ingovernabilità. Le domande che mi pongo quindi sono molteplici: Sarebbe possibile un sistema tripartitico in Italia, se sì, che presupposti ci vogliono per poterlo fare, se no, perché non lo è?
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