Parpaiola LfG n° 29 Rom espulsi dalla Germania quello che Il Giornale e Foa non dicono

Scritto da Marista Urru   
sabato 25 settembre 2010

rom

Tradurre una parola come spin dall’Inglese all’Italiano non è facile.

Si tradurlo nel senso di  una mezza verità confabulata, una frittata girata e rigirata, una cattiva storia da quattro soldi, disinformazione applicata, voltagabbana, un turpiloquio di cattivo gusto, o un insulto al buon senso dei lettori.

Lo spin nei fatti è quel male che uccide giornali sia cartacei sia on-line.

Lo spin se usato con cura e maestria crea screzi e rancori sia in campo Nazionale sia in quello Internazionale.


Lo spin può portare, e vi ha già contribuito, persino ad iniziare Conflitti Amati tra Nazioni.

In Italiano la parola spin può anche contenere in sè significato di calunnia, oppure, menzogna, oppure, falsa testimonianza, tutto dipende di cosa si tratta e da come e con chi si usa, ma soprattutto, dal perché, dove e quando, viene applicato.

La tecnica dello spin è spesso adottata su testate giornalistiche, per lo più viene usato dalla Stampa cosi detta rosa e da Boulevard, ne risulta uno scribacchiare pettegolezzi degni di quelli mattutini nei Mercati rionali.

Lo spin è anche l’anima dei discorsi da Bar, o di certuni Blog dove i più disparati avventori, come dei Vuvuvela africani, fan a gara a chi fa la cagnara più ricercata; dotta finché si vuole, ma pur sempre in sostanza un inconcludente ed inutile chiacchericcio di personalissime e soggettive opinioni.

 

Detto questo Marista, prova ad immaginarti la mia sorpresa, quando, per pura combinazione, su Il mascellaro, ho trovato questo articolo di Marcello Foa, preso da “Il Giornale”

http://www.mascellaro.it/node/45682.

 

Riguarda l'argomento Rom e la espulsione di ben 10 mila di essi, senza che la UE batta ciglio, da parte della Merkel.

Il Giornale attuale , anche se ormai ben lontano da quello che era “Il giornale” di Indro Montanelli, ma non mi sarei mai aspettato di leggervi una simile operazione di spin, una evidente disinformazione e per di più da parte di Marcello Foa che poi le stesse notizie ripete sul suo blog

 

Intendiamoci, sulla scia delle espulsioni degli zingari dalla Francia, Foa con il citato articolo sulle espulsione dalla Germania dei profughi di Guerra del Kosovo, non dice niente di falso, ma è il modo in cui gira la frittata, anche alquanto palese: egli accusa praticamente Big Mama Angelina di ambiguità politica, di doppio gioco, e assieme a lei, la Stampa europea colpevole di tacere sulle disumane espulsioni in atto in Germania ai danni di quelli che “il mascellaro”, presentando l'articolo di Foa ,chiama gitani, certo uno dei tanti modi per chiamare gli zingari , ma che di per sé costituisce già una forma di spin ,a mio modo di vedere.

Usare l’appellativo Gitano, invece che zingaro, dipinge un bel quadro da Gipsy Kings, evoca carrozzoni multicolori che girano per l’Europa carichi di gente spensierata e sorridente , ci riporta alla mente incantevoli paesaggi e accampamenti dove si balla e si ride e si vive nella benedizione del buon Dio, cancella in questo modo dalla mente quelle bande di delinquenti disgraziati piombati sul bel Paese che scorrazzano su e giù per la Repubblica rubando,stuprando e spesso uccidendo italiani.

 

Questo tanto per rendere chiaro il concetto “gitano” da Operetta viennese che copre la realtà dello zingaro che tanti danni e dolori e lutti ha causato nel bel Paese.

A scanso d’equivoci qui ti metto l’articolo preso da mascellaro:

La Merkel caccia 10mila rom, ma la Ue non si scandalizza

La cancelliera e Sarkozy chiudono la polemica sui gitani. Ma Berlino fa come Parigi: sono stati rimandati nel loro Paese da cui erano fuggiti per la guerra
di Marcello Foa


Tratto da Il Giornale del 22 settembre 2010

Berlino - La polemica sui rom tra Parigi e Berlino? «Irrisoria, infondata, meramente mediatica», recita un comunicato di Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, che si sono incontrati ieri a New York a margine dell'assemblea generale dell'Onu. Il presidente francese aveva affermato che la Germania si apprestava ad espellere i Rom e il capo della diplomazia tedesca, Guido Westerwelle, si era precipitato a smentire.

Colpa della stampa insomma, che avrebbe travisato le intenzioni dei due governi. E in parte è vero, ma non per le ragioni citate da Sarkozy e dalla Merkel. La polemica tra le due cancellerie c’è stata davvero. La «colpa» dei giornalisti, semmai, è di aver fornito, come fanno sovente, un quadro parziale della realtà, applicando criteri di valutazioni differenti anche quando i contesti sono molti simili. Ci sono leader politici che finiscono subito nel mirino e a cui non si perdona nulla, come Sarkozy; e altri che beneficiano molto spesso di una benevolentissima disattenzione da parte delle più autorevoli testate europee, come la Merkel.

La verità è che la Germania, sui Rom, si comporta esattamente come la Francia. Anzi, diciamola tutta: peggio. Ma nessuno lo scrive. Il governo di Berlino, ad esempio, lo scorso 19 agosto ha deciso di espellere oltre diecimila Rom kosovari, fuggiti alla fine degli anni Novanta. Trattasi, ne più, né meno di deportazione forzata di ex profughi di guerra, tra cui molti bambini nati in Germania. Il Consiglio d'Europa ha protestato, ma blandamente: «I Paesi dell'Europa occidentale dovrebbero smettere di rinviare forzatamente i rom in Kosovo», ha affermato il responsabile dei Diritti Umani, Thomas Hammarberg. E la polemica è finita lì. Non sono state presentate mozioni scandalizzate all'Europarlamento, né condanne della Commissione europea. Il governo del Kosovo ha dichiarato di «non disporre di risorse sufficienti per accoglierli tutti e gestire la loro integrazione», ma nessuno gli ha dato ascolto. Dunque la democraticissima cancelliere Merkel li allontana benché consapevole di condannarli a una vita di stenti e di privazioni. Insomma, se ne infischia.

Certo, il Kosovo non fa parte dell'Unione europea, contrariamente alla Romania, da cui proviene la maggior parte dei Rom espulsi dalla Francia; dunque legalmente Berlino, contrariamente a Parigi, non viola le direttive europee. E questo spiega tecnicamente il silenzio di Bruxelles. Ma moralmente non c'è differenza. Anche perché, a ben vedere, la Germania espelle anche i Rom comunitari.

L’incombenza non spetta al governo federale, ma ai singoli laender, che sono inflessibili. Dopo tre mesi di permanenza in un campo, dove peraltro si deve pagare l’affitto e vivere in condizioni igieniche accettabili, i gitani che non hanno un lavoro regolare vengono allontanati senza tanti complimenti. Non è un caso che da una quindicina d’anni la politica tedesca nei confronti dei Rom venga biasimata nei rapporti delle Ong umanitarie e dello stesso Consiglio d’Europa, sebbene sempre a bassa intensità mediatica.

E dove finiscono gli zingari allontanati? Di solito in Francia e soprattutto in Italia e in Spagna, dove i controlli sono molto meno severi, dove insomma possono fare più o meno quel che vogliono.

Se poi i governi di Parigi o di Roma o di Madrid osano lamentarsi o addirittura prendere provvedimenti, vengono denunciati per xenofobia e devono subire le lezioncine morali della Ue di altri Paesi. Come, appunto, la Germania dove, stando ai sondaggi, il 70% dei cittadini non vuole un Rom vicino di casa. Eppure nessuno considera razzisti i tedeschi.

 

Questo è l’articolo, su “Il Giornale”. Nello spazio riservato al suo Blog “Il Cuore del Mondo” Foa parte di nuovo alla carica e dipinge quadri strazianti di disperazione e dolori con queste parole:

 

“..Il governo del Kosovo abbia dichiarato di «non disporre di risorse sufficienti per accoglierli tutti e gestire la loro integrazione», ma nessuno gli ha dato ascolto. Dunque la democraticissima cancelliere Merkel li allontana benché consapevole di condannarli a una vita di stenti e di privazioni. Insomma, se ne infischia.”

 

Ora diamo uno sguardo ai fatti: durante la Guerra nell’ex Iugoslavia, quando la mattanza era ancora agli albori e non aveva raggiunto ancora il suo apice, ci fu come in ogni Guerra, civile o etnica che sia, un tsunami di profughi, i più fortunati riuscirono a lasciare il Paese e così a salvarsi la vita.

 

La parte del Leone toccò alla Germania, questa, per pure ragioni umanitarie li accolse riconoscendo loro lo stato di perseguitati e di rifugiati politici.

 

La Costituzione della Repubblica Federale Tedesca detta al Governo Federale, di accogliere nel suo territorio chiunque sia perseguitato sia per la sua Fede, o convinzione politica e di provvedere in modo adeguato e umano al suo sostentamento.

 

I rifugiati politici e i profughi sono pertanto alloggiati in appartamenti ed è lo Stato che paga l’affitto ai proprietari delle Case e provvede anche con adeguate somme di denaro al loro sostentamento.

 

Vivono in pratica come ogni altro cittadino tedesco, e lo fanno a spese dello Stato.

 

Lo stato di profugo o rifugiato o perseguitato politico, viene a mancare, non appena nel Paese di provenienza dell’interessato le condizioni che lo qualificano come profugo, vengono a mancare. Punto!

 

La Iugoslavia come tale non esiste più, in Kossovo la Guerra è finita e fino a qualche anno fa diverse famiglie che sarebbero dovute rientrare nel Kossovo o dove altro, furono tollerate in territorio tedesco per puri e semplici motivi umanitari, vuoi per malattia, vuoi perché i figli dovevano terminare le scuole, o semplicemente perché moltissime famiglie, usando le Leggi che la Costituzione Tedesca dava loro, facevano ricorso contro i vari ordini di rimpatrio.

 

A quei tempi ne abbiamo lette di tutti i colori, un esercito agguerrito d’avvocati e associazioni cristiane e laiche si schierò dalla parte dei profughi iniziando un tirocinio legale che a termini di Legge si protrasse per anni.

 

I vari funzionari di Stato e Tribunali spulciarono un caso dopo l’altro, uno ad uno, ma alla fine furono in pochi quelli che per una ragione burocratica oppure un'altra poterono rimanere.

 

Quello che qui in Germania fa veramente rabbia è che nessuno, abituato ormai al bengodi ,se la sentiva di andare più nella sua Terra a costruire un vero e proprio Stato democratico.

 

Vedemmo alla Tv Paesi abbandonati con al più un paio d’Anziani abbandonati che vivevano nell’assoluta miseria, non c'era nessuno che si curasse di loro, mentre i figli e i nipoti se la spassavano in Germania a spese del contribuente.

 

Questo per quanto riguardava i “gitani” kosovari, ma il Kosowo, era forse popolato solamente da taglia gola e zingari, pardon, gitani?

 

Gli zingari rumeni invece, quelli che chiedono la Carità, agli angoli delle Strade ,ben organizzati in Bande d’accattonaggio, sono un’altra cosa.

 

Campi abusivi di zingari in Germania non ne troverai, verrebbero subito smantellati dalle Forze dell’ordine, da noi i rom li trovi piuttosto nelle case a schiera abbandonate, dove una volta vivevano i lavoratori delle acciaierie e miniere tedesche.

 

Marcello Foa in un certo senso ha ragione, quando assicura che quelli pagano l’affitto, ambiguamente però tace e distorce la Verità allorchè nel suo articolo, si dimentica di riferire che quell' affitto e un tot a cranio per il vitto giornaliero, viene pagato dalla Stato, cioè dal contribuente.

 

C’è un interessante esperimento in corso a Colonia dove cercano di integrare i Bambini dei rom nell’istruzione scolastica e sembra che ci siano risultati positivi e soddisfacenti, gli scippi sono in calo e i furti nei Supermercati, da quando i bambini dei rom frequentano le scuole , sono in diminuzione.

 

Rimango pertanto saldo sulla mia opinione che lo spin o le mezze Verità siano una cosa veramente cattiva e deplorevole.

 

Né la Repubblica Federale di Germania, ne tanto meno Frau Angela Merkel come Cancelliera si meritano le inesattezze che Marcello Foa ha scritto su di loro, io ammetto anche le mazze da orbi in testa sì, ma certe armi giornalistiche, come lo spin, no! Non me le sarei aspettate poi da Marcello Foa!

Ciao

Franco

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  Commenti (6)
1. Patta.
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 27-09-2010 02:52
Salve Marista. 
Credimi non sto facendo nessuna Guerra a Marcello Foa, come attacco lo spin giornalistico degli altri specialmente quello dei servi di Ruppert Murdoch e di Bloomberg, non vedo perché dovrei risparmiare Foa, non lo facevo quando ancora frequentavo il suo Blog se vedevo che andava diciamo “fuori Rotta”, non vedo ragione perché non dovrei prendermela con un articolo cosi mal messo e disinformante come quello su Big Mama Angelina. 
 
Qui sotto prima troverai la Versione tedesca dell’ultimo spezzone dell’ultimo capitolo del mio Manoscritto del 2004 che pubblicai in un altro contesto, sulla delinquenza Amatoriale tedesca gia l’anno scorso, o l’Anno prima ancora sul mio Blog in tedesco. www.worldlive.de/franco, poi la traduzione veloce in italiano. 
 
Daher die Urdummheit der Vereinsmeierei spricht heute wieder deutsch, sie tut es aber mit der Sprache des Panem et „Circen“, und nicht mit der blindwütigen Versklavung des eigenen Volkes, durch Gestapo ähnliche Behörden.  
Sie tut es mit dem marktwirtschaftliche Erpressung andere Ländern und nicht mehr mit fliegenden Bombergeschwadern. 
Sie tut es mit die Einschusterung anderen Völkern durch Wirtschaftspolitischem Arroganz, nicht mehr mit Panzer Brigaden. 
Sie tut es wieder, nur diesmal sie tut es anders. 
Das ist ein Sakrileg, ein infame Anathema Angesicht dem Deutschen Volkes, zu ihren Hoffnungen und zu den Ängsten und Anständigkeit.  
Denn einen „Deutsche Pax Urdummheit“ würde nur zu Totale politischen Chaos in Lande und in Europa führen.  
Europa hat es begriffen und Sie wändet sich angewidert langsam ab und schaut teilnahm los zu, denn dieser „Pax Urdummheit“, seih es auf Wirtschaftlichen oder Politischen eben, hat nur noch Suizid zur Hand. 
Suizid, oder Wiederkehr zum aufrichtigen Schaffen, dass, das Deutschland der Nachkriegszeit, zu dem Land machte was sie heute leider nur noch als schatten von sich selbst, zu betrachten ist, nämlich nicht mehr Markt führend und Wegweiser dem europäischen Denken und Handel. 
So wie es aussieht aber, diesem wirtschaftlichen und politischen Deutschland hat dem Beispiel der Verband Deutsche Reeder und der Deutsche Seefahrt folgend, Suizid gewählt. 
Ein Suizid des Wichtigtuers gewählt. 
Einen selbstaufrichtiger Suizid gewählt. 
Einen selbstglorifizierenden Suizid gewählt. 
 
Es wird ein sehr langer, sehr schmerzlicher Suizid werden, vor allem aber wird es ein sehr einsames und beängstigendes Sterben sein. 
Ende. 
 
Eccoti la traduzione: 
 
Pertanto la stupidita innata e primordiale oggi parla di nuovo tedesco, lo sta facendo con la lingua del Panem et “Circen” e non più con la cieca brutale repressione tipo Gestapo. 
Lo sta facendo verso altre Nazioni, con il ricatto economico, e non più con stormi di Bombardieri. 
Lo sta facendo conquistandosi le Nazioni con l’arroganza economica e non più con Brigate Corazzate e Panzer. 
Lo sta facendo ancora, questa volta, però lo fa in modo differente. 
Questo è un Sacrilegio, un infame anatema contro il Popolo tedesco, contro le sue speranze, le sue paure e la sua buona volontà. 
Una Pax Germania basata sulla stupidita innata e primordiale porterebbe solo al caos politico sia in Germania, sia in Europa. 
L’Europa, credo lo abbia capito e si sta pian piano ritirando schifata e guarda sdegnata a questa Germania che cosi come ora impostata non rimane latro che il suicidio. 
Il suicidio oppure il ritorno al Lavoro serio e laborioso che fece della Germania del dopoguerra la Nazione Guida dell’Europa e che oggi purtroppo altro non è che l’ombra di se stessa. 
Cosi come oggi stanno le cose sembra che la Germania abbia scelto il suicidio. 
Il suicidio dell’arroganza 
Il suicidio del narcisista. 
Il suicidio dell’auto glorificazione. 
Questo sarebbe un lungo e doloroso suicidio, ma soprattutto sarebbe una paurosa Morte in solitudine. 
Fine. 
 
Vedi, la mia non è una Guerra contro Foa, ma contro tutto ciò che ha il sapore di soggiogamento, di lavaggio cerebrale e sopraffazione, e di schiavitù. 
 
Su di un fatto hai ragione, alla Germania furono permesse tante cose sbagliate, troppe direi, sono il primo ad ammetterlo, non ho ancora capito il perché, qui sanno benissimo che senza una massiccia esportazione, qua tutto si ferma, dove sia il tarlo ancora non sono riuscito a capirlo, non certo nella Gente che conosco io, e tanto meno in quella descritta dall’amico Luigi De Luca nel suo viaggio a Bremen che in fondo altro non rispecchia che il ceto medio tedesco. 
Senz’altro i primi politici tedeschi erano dei bullotti, un po’ arroganti, senz’altro per quel che ci riguardava, senza i cosiddetti quelli del bel Paese. 
Pure su quest’ultimo caso mi domando dov’era il giornalismo italiano, i sindacati, i sinistri, forse magari la sinistra a quel tempo era al Governo, non mi ricordo più, mi pare che allora ci fosse Prodi al Timone. 
Non ho pretese di aver sempre ragione, ci mancherebbe, forse per tirarti su un poco il morale ti assicuro che neanche in Germania, le cose stanno andando per il verso giusto, e che sottosotto, potrebbero essere ancor peggio che in Itala, credimi è così. 
C’è pero una differenza fondamentale in tutto questo, mentre in Italia cresce la rabbia, qui cresce la rassegnazione. 
Ciao
2. il gatto morto
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 27-09-2010 00:27
Franco che dirti, mi sa tanto che il gatto morto me lo tengo e lo seppellisco nel mio giardino, mi rode un po', al massimo vedo se domani a mente fresca trovo delle valide controrisposte, ma temo che domani lavorerò di pala!vedremo come va a finire la tua guerra a Foa, son curiosa. Una cosa comunque è innegabile, quello che è permesso alla germania, non è permesso ad altri, a noi poi non è permesso niente, sarà ancheper colpa per quel canchero maligno che sono i sinistri che fanno propaganda contro il loro stesso Paese, ma l'effetto è ormai insopportabile. 
Qui tira un ventaccio terribile, ho dovuto tirare fuori i primi piumoncini, ogni giorno ha la sua pena. 
ciao
3. Scacco matto!
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 26-09-2010 19:05
Salve Marista. 
Fermo restando che ognuno ha il diritto di dire la sua, sono convinto che specialmente per un giornalista sia doveroso dirla tutta, e non distorcere dai fatti reali. 
Accusando la “demorcaticissma Merkel” di deportare profughi e sfollati, Foa nel suo articolo mentiva, non è assolutamente vero quello che lui dice, ed è per questo che sono intervenuto, altrimenti guarda, per la 29, pensavo a tutt’altro argomento da proporre. 
Lo spin giornalistico degli altri, non dovrebbe indurre giornalisti seri a produrre altro spin, così facendo non si va da nessuna parte. 
Pertanto con tutta tranquillità posso affermare che la libertà di parola e d’opinione, è anche, e soprattutto, un dovere verso la Verità, dei fatti, non un’opinione o critica malvagia. 
 
Lo ripeto, i kosovari vendono rimpatriati per il semplice fatto che lo statuto di profughi e sfollati dopo la fine della Guerra nell’ex Iugoslavia e venuto a mancare, né più né meno che per questo. 
Molti poi solo dopo che il loro ricorso, e stato attentamente al vaglio dei competenti funzionari di Stato, e in questi casi ti dirò di più, ci sono state delle situazioni dove la cittadinanza e intere classi scolastiche si sono schierate a favore dei loro compagni di Scuola del Kosowo per forzare la loro permanenza in Germania e anche la stampa tedesca in diversi casi si era schierata a favore di una permanete permanenza di diverse Famiglie del Kosowo e non solo per motivi strettamente umanitari. 
Questi fatti Marcello Foa non li ha annoverati, sicuramente però lo sapeva, vedi queste sono tutte notizie di agenzia, spiegando però le vere ragioni di quei rimpatri per quel che sono, tutta la tirata velenosa contro Frau Merkel non avrebbe più retto, insomma si è abbassato quasi a livello di quelli che scribacchiano sui vari Giornali e Settimanali del Mondo, a scapito del bel Paese, come la Stampa di Rupert Murdoch, ad esempio. 
 
Il paragone con i problemi della Francia, con gli zingari e quello del rimpatrio dei kosovari profughi di Guerra dalla Germania, non tiene e fa acqua da tutte le parti  
Guarda che ora ricalco la dose, e sostengo che dato che Marcello Foa non è un principiante mi domando cosa altro gli passavo per la Testa facendo questo insulso e puerile paragone da principiante e non analizzando i fatti da professionista, che lui indubbiamente è.  
Caso mai avrebbe potuto usare l’esempio tedesco dei Kosovari, come modello di come si dovrebbe procedere con gli zingari, ma non lo ha fatto, e poi dato che le situazioni, come credevo di avere già abbondantemente spiegato, sono del tutto differente, non vedo ancora la ragione di tutto quel veleno contro Frau Merkel.  
Gli avrei dato ragione, difatti l’Occidente europeo, o megli detto i contribuenti europei occidentali, non si possono far carico degli scansafatiche e ruffiani vari che un infelice trattato di Schengen ci sta scaricando addosso, su questo sono pienamente d’accordo con te. 
Tutti sono incavolati con l’UE, al Parlamento europeo mancano Statisti, non ci sono nei singoli Governi membri del Unione, immaginati poi qui novellini al Parlamento europeo. 
Dove ci porterà questa storia non lo saprei dire proprio, fatto è che indietro non si può tornare, l’UE è una cosa reale, e i paletti per evitare “profughi e follati” dell’assistenza sociale che vogliono vivere a sboffo sulle spalle della Comunità, devono ancora venir messi. 
Schengen non aiuta certo ad arginare il fenomeno dei profughi dell’economia, e la Gente comincia veramente ad arrabbiarsi, non abbiamo certo bisogno di giornalisti che si trasformano in Pompieri di Viggiù. 
Foa e la Stampa italiana facciano il loro dovere e denuncino in continuazione a caratteri cubitali le prepotenze e strapoteri dei vari Barroso incitando i Governi membri a rivedere lo Stauto Europeo, che mettano a nudo le loro incapacità e rafforzino il Braccio al Governo Italiano a remare contro corrente, e a non prendersela con la “democraticissima Merkel”. 
La RFT non ha certo bisogno di lezioni di democrazia da parte di nessuno, figurati poi da un buon giornalista che si mette a praticare spin da quattro soldi. 
Forse a Milano gli è caduto un Coppo in testa e quello manco se n’è ancora accorto, boh? 
 
Bon, questa è la mia risposta, chiamala pure mossa, ora sono curioso di vedere come te la cavi dal angolo che ti ho messa, senza che ricadiamo nei ripetitivi, (come vedi da te sto imparando la diplomazia, vedi quanto sono bravo) e la passeggiata non l’ho fatta, mi ero dimenticato che c’era la F1. 
Ora mi preparo la Pasta e poi vediamo cosa rispondi, il gatto morto e ora di nuovo nel tuo giardino. 
Ciao.
4. Stampa e politici
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 26-09-2010 16:44
Sai Franco che non capisco, quando scrivi:"Alla fine la Stampa tedesca alla fine riprenderà quest’articolo e lo additerà alla Germania intera, come opinione di un giornalista italiano, immancabilmente si scatenerà un fuoco incrociato contro il bel Paese, a questo non ci sto, ed è proprio per questo che indicandone la fonte e l’autore, facendone pure un breve ritratto professionale, , lo pubblicherò sul mio Blog qui in Germania, www.worldlive.de/franco, e ti assicuro che non sarò per niente diplomatico, su questo ci puoi tranquillamente giurare " 
 
in pratica tu che un po' ragioni anche come i tedeschi, mi dici che l'articolo di Foa , che esprime l'opinione di un giornalista Italiano , e di molti italiani, aggiungo io,potrebbe produrre una reazione dei tedeschi contro gli Italiani in genere? Scusa , ma non capisco davvero, e cosa dovremmo dire noi italiani bistrattati come siamo da questo e da quello dei cuginastri europei? Non ha senso, Foa e chiunque altro sarà libero di dire la propria opinione? Io credo di si, se non si è d'accordo e se non ha preso in considerazione tutti gli elementi che tu invece conosci, gli si scrive e lo si informa delle proprie opinioni, io credo. Ha anche una mail accessibile dal suo sito, alla quale risponde , davvero non capisco.Anche noi spendiamo un sacco di soldi prendendoci tutti quei rom,li mandiamo a scuola, li curiamo, e ci prendiamo tutti quelli che altri non prendono, e guai se mandiamo via qualche disadattato, subito tutti , anche big Mama ,ci dicono che siamo cattivoni. Una cretineria, lasciamelo dire, sappiamo che succede questo perchè quei parassiti se li cacci da un Paese, vanno in un altro, ma insomma guarda bene che i responsabili sono quei beoti dei politici europei che non hanno le palle per andare da sta gente che gli impone ste imbecillità, e fattisi due conti, e fancendo patti chiari ed amicizia lunga con il paese di origine, dare dei soldi quota per quota, controllando come cavolo li spendono, imponendo dei piani di soccorso certi e controllabili, ma certo se affidano a barroso o simili burokrati incontrollati ed incontrollabili damerini, poi non si lamentino se fra un paio di anni stanno punto e a capo. Facessero meno g20 , meno foto e risolini, meno pranzi, alzassero i sacri sederi e lavorassero!! Credo che questo valga per tutti sai, mica solo per i politici italiani. 
 
Cominciassero ad affidarsi meno a funzionari e prezzolati di questo o di quello e , imparassero la regola prima: controllare direttamente quello che fanno i tuoi dipendenti, come si fa? basta diminuire il numero di dipendenti, Invece anche in Europa s'inventano un ufficio al giorno, chi cavolo la controlla sta gente? Ci stanno rubando , letteralmente rubando un sacco di risorse, per produrre disastri e povertà. I responsabili sono i politici, tutti anche big Mama. Questo per dirti che fare venire tutti questi immigrati serve SOPRATTUTTO ad una messe di impiegati pubblici, assistenti sociali, psicologi, sociologici, medici, a chi ha in mano il mercato delle abitazioni, franza e spagna purchè se magna, come dici tu, e non solo in Italia, mi spiace, non solo in Italia. Non è facile la situazione , ma non si fa nulla per occuparsene seriamente, ci si mangia sopra, e comunque ci si lascia vivere, pensando solo alle elezioni , al voto, ma così non si va avanti, solo strafregandosene degli altri paesi. Questa non è Europa, questa si che è una cosa brutta, una cosa vuota in cui ognuno bada per se e per il breve periodo, e protesta col vicino e tira colpi, per nascondere il nulla che è dietro la finzione "Europa" 
Ma faceva notare qualcuno, il NULLA alla fine ti inghiotte! 
fai bene a tradurre l'articolo di Foa, è bene che i tedeschi sappiano che molti italiani la pensano come lui, e se risponderanno, se comunicheranno, non potrà che venirne un bene, si evidenziasse che in realtà siamo sulla stessa barca, e che non è vero che uno Comanda e gli altri remano e basta, non è cos' che doveva andare, non questi erano i patti, si traduci, ognuno avrà qualcosa da imparare dall'altro 
Ciao e buona passeggiata, qui il tempo fa schifo 
marista
5. Dipolamazia o Spada?
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 26-09-2010 13:47
Salve Marista. 
Brava, hai afferrato il concetto di profugo e rifugiato politico, perché era di questo che con i kosovari e tutti gli altri sfollati dall’ex Jugoslava, e diciamolo pure senza paura di sbagliare, o falsa modestia, dal Mondo intero, si parlava. 
Sono talmente incavolato nero che tradurrò l’articolo di Foa, e lo pubblicherò in tedesco sul mio Blog qui in Germania. 
Big Mamam Angelina a volte si meriterebbe veramente di sentirsi “quatromadone”, magari anche un paio di pugni (mazzate) sulla capoccia per rimetterle in funzione il cervello che a volte sembra incepparsi, le accuse, mosse da Marcello Foa però, ne lei, ne la Germania e tanto meno il Popolo tedesco, se le meritavano. 
 
In diverse occasioni, spesso l’Italia è stata calunniata e derisa un po’ da tutti, gli zingari scorazzavano per il bel Paese rubando e uccidendo e i ruffiani al Governo in Romania, e quando protestavamo e chiedevamo la loro espulsione, mezzo mondo ci accusava di razzismo. 
 
Su questo ci troviamo in perfetta sintonia d’idee, la ragione di queste critiche che ci piovono addosso, però viene da lontano e da molto in alto, arrivano da sinistra e ci stanno venendo addosso grazie ad una Banda di piccoli italianucci, opportunisti e sinistroidi che per i loro loschi scopi politici, alimentavano certe dicerie da lavandaia, e, con il loro fanatismo da sinistrati mentali, lo stanno facendo tuttora, e come al solito in tutti i frangenti, senza però proporre delle soluzioni. 
 
Queste cose non le ho dimenticate, anzi a ragion del vero se guardi bene nei miei passati interventi sul Blog di Foa, quando ancoralo frequentavo, vedrai che queste prese di posizione anche, e soprattutto sugli zingari, le ho sempre sostenute e difeso la mia opinione pure contro i rumeni che giocando sul nostro pudore civili, sullo stesso Blog, ci accusavano di tutte le porcherie di questo Mondo, solamente perché gli italiani chiedevano a ragione più rigore nei confronti degli zingari e una maggior tutela da parte delle Forze del’ordine pubblico, della sicurezza del bel Paese e della sua gente. 
 
Come vedi continuo a chiamarli zingari, per qwiuello che sono, zingari, e non Rom come li chiamate in Italia, o Roma, come li chiamano in Germania, il Popolo Rumeno non è formato da zingari, una Banda di ex criminali del fu criminale Ceausescu e di sua Moglie, Clan compreso, che si è ora insediata nei punti chiave del Governo e nelle Banche rumene a dato il Passaporto e la cittadinanza rumena agli zingari, perché potessero girovagare a delinquere per l’Europa occidentale, e quel incosciente di Prodi assieme i suoi sinistroidi, a spalancato loro le Porte e le Finestre del bel Paese, 
 
Tanto meno ho dimenticato le tirate di un piccolo sinistroide come Martin Schülz, ruffiano politico per eccellenza, contro tutto ciò che faceva o diceva Berlusconi, allargando sapientemente certe berlusconate a tutto il Popolo Italino, e tanto meno mi sono scordato delle stupidaggini pubblicate dalla Stampa tedesca degli spin della tv degli svizzerotti che ripete sempre le stesse cose negative parlando in continuazioni di italiani mafiosi e fannulloni, buoni solo a scippare e derubare turisti, facendo cosi passare 58 milioni di italiani per mafiosi e delinquenti. 
 
Queste cose non le ho scordate, ed è proprio cosi che si lava il cervello alla Gente premunendola contro questo e contro quello, contro il bel Paese e contro gli italiani, difatti pubblicando e sbandierando in continuazione a spron battuto, solo cose negative su di una Nazione ed un Popolo, si fa sì che poi alla fine tutti indistintamente, senza magari nemmeno volerlo, si premuniscono e abbiano una reazione di diniego, verso tutto ciò che viene dalle amate sponde bel paesane. 
 
Su tutto questo Marista non ci piove, come dicevo, siamo in perfetta sintonia d’idee, l’articolo di Foa rientra a moh di Boomerang proprio in questa situazione, e contesto di cose. 
 
A mio avviso guardandoci bene, l’articolo di Marcello Foa, non intacca per nessun motivo l’integrità di Frau Angela Merkel come Cancelliera, né tanto meno l’assoluta imparzialità dei Tribunali e dei Funzionari di Stato tedeschi che dovevano e devono tuttora decidere sul destino di decine di miglia di persone e se vogliamo proprio essere pignoli anche sul futuro economico del Kosovo, il quale senza Gente giovane che rimetta in piedi la Baracca non andrà da nessuna parte. 
 
L’artico di Marcello Foa mette in cattiva luce il giornalismo italiano, magari sai per farlo, mica c’è ne vuole poi tanto neh, ma allo stesso tempo ed è appunto per questo che mi sono arrabbiato, crea screzio tra i Popoli. 
 
La Stampa e il Popolo tedesco, ben sapendo come stanno veramente le cose e di quanti milioni di Euro al Mese e questo per decenni ormai e venuto a costare loro questa Storia avrebbero perfettamente avrebbero ragione a risentirsene e condannare in modo perentorio queste accuse, rispedendole senza mezzi termini al mittente, che per loro, indovina un po’ non sarebbe nell’altro che: il bel Paese e il Popolo italiano.  
 
Alla fine la Stampa tedesca alla fine riprenderà quest’articolo e lo additerà alla Germania intera, come opinione di un giornalista italiano, immancabilmente si scatenerà un fuoco incrociato contro il bel Paese, a questo non ci sto, ed è proprio per questo che indicandone la fonte e l’autore, facendone pure un breve ritratto professionale, , lo pubblicherò sul mio Blog qui in Germania, www.worldlive.de/franco, e ti assicuro che non sarò per niente diplomatico, su questo ci puoi tranquillamente giurare 
Ciao 
PS. 
In fin dei conti noi due formiamo veramente un duo interessante, in altre parole: l’intelligenza diplomatica tua, ed il vecchio intransigente Lupo di Mare, magari un po’ vecchiotto, ma arzillo e sempre pronta a partire a Spada tratta. 
 
Piove, ma vado lo stesso dai frati a pensare, farò questo sacrificio anche se la giornata e tenebrosa, sai quella pioggia fine e minuta, insistente come una zanzara che ti porta a strozzare con il filo spinato, il primo lavantino da strapazzo, che ti capita a tiro?  
Quella! 
Stanotte devo ammazzare qualcuno, poi inviero il tutto alla mia lettrice e correttrice e i primi di Ottobre lo sbatto sul mio Blog. 
Saro ancora più cattivo, tradurrò poi il tutto in Italiano e lo pubblicherò su FB..
6. l'Italia è stufa
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 26-09-2010 10:03
Ciao Franco,la questione dei Rom, toccarla è come toccare un nervo scoperto. Il tuo post mi ha lasciata interdetta, se leggo Foa, gli do ragione , se leggo te, idem. In questi casi qualcosa non quadra, anche perchè in genere so prender posizione, sbagliando magari, ma ci riesco. Tu stesso dici che sostanzialmente Foa riporta fatti veritieri e di questo c'è poco da aver dubbi se si conosce il curriculum professionale di Marcello Foa. Pure , anche se non mi sento di tirare in ballo lo spin, non posso non dirti che è ingeneroso pretendere che la germania si faccia carico ancora di rifugiati politici per i quali lo stato di rifugiato politico non esiste più, dovrebbe tenersi quelle persone solo in quanto altrimenti le condannerebbe ad un futuro di povertà, solo che sembra sia gente che ha le migliori intenzioni di esser mantenuta , di pretendere senza dare. E questo è impossibile, si traduce in una ingiustizia verso i cittadini operosi che pagano tasse e contribuiscono al bene del Paese.hai chiarito benissimo questo punto che si tende a sorvolare. 
 
Mi sembra che in grandi linee sia così evidenziato anche il problema che pongono i Rom, con in più che i Rom delinquono molto spesso: è di questi giorni l'ultimo bollettino medico per un anziano di Latina pestato per rapina da 4 rom: resta in coma dai primi di settembre. 
Ora se ci pensi bene, Angelina, come tu la chiami , ha le sue ragioni, ma anche Sarkozi ha le sue, ed anche noi quando vogliamo espellere gli irregolari, quelli che rubano, che distruggono i campi, rubandone servizi, o che si attaccano abusivamente ai fili della luce, o che si attaccano abusivamente alle linee telefoniche, scassando le centraline. 
Credo che litigare fra Stati in difficoltà non sia affatto utile,perchè gettare la croce addosso alla Italia o alla Francia se si hanno gli stessi problemi? Siamo forse davanti al problema del modo di ragionare germanico: si ritiene di esser un gradino sopra gli altri? ma questo serve solo per rafforzare quei quattro superpagati burokrati che ora stanno immaginando anche una tassa diretta ai poploi europei per meglio sguazzar loro nel danaro altrui. Ha ragione la germania che vuole fare rispettare i patti, ha ragione sarkozy che vuole espellere chi delinque ed abbiamo ragione noi che ci vogliamo togliere questa fonte di delitti e di spesa, sempre rispettando gli accordi presi. 
Sono da condananre a gran voce quegli organismi europei e sopraeuropei che pretendono di usare norme e patti come un elastico, che poi chi sa perchè questo elastico non favorisce mai i popoli , mucche da mungere. 
 
Noi Italiani poi, siamo sempre sotto il mirino di chi ,sia la francia, ma sia anche la germania, o addirittura la Spagna, si permette di giudicare dall'alto non si sa di che. Penso che tutte queste considerazioni ed altre del genere, mi impediscono una visione oggettiva del problema, su una cosa siamo d'accordo : Barroso e comitiva, prima se ne vanno e meglio è, anche se da quelle parti non mi aspetto niente di buono:è drammatico, ci siamo accollati altri burocrati da mantenere, come se non bastassero i nostri che fanno già abbastanza danni, e questi poi sono del tutto ingestibili, lontani e.. pericolosamente vicini alle multinazionali ed ai loro interessi . Tempi bui.

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