Parpaiola LfG 30 Niente Grande Fratello solo homo homini lupus nel Roller Ball della Vita

Scritto da Marista Urru   
marted́ 28 settembre 2010


Rollerball

Ciao Marista,

Ultimamente ne sentiamo di tutti i colori: tutti scrutano  su internet e sfogliano pagine e pagine piene zeppe di Verità e predizioni sull’incerto futuro dell’Umanità.

Siti specializzati condotti dai sapientoni di turno e dalle associazioni più esotiche, nell’estenuante corsa verso la Verità si consumano per strada, o zoppicanti, con la caparbietà di un naufrago che annaspa nel bel mezzo dell’oceano, cercano di raggiungere per primi  una fantasmagorica Fata Morgana che sembra sempre essere a portata di mano, e sempre sfugge.

I bizantini dotti del sapere, ben informati e agguerriti, giurano di conoscere la Verità e con far da grande lo dicono ai quattro venti, paghi del loro sapere e sicuri delle proprie vedute.

Tutto fa brodo e il pentolone bolle furioso. Tutti cercano, scavano, deducono e ci mettono la loro sapienza e sudore.




E cercano ancora, salando e mescolando la broda  ancora di più, credendo così, di rendere gli intrugli  prodotti dalle loro meningi,  come un appetitoso minestrone di verdure fresche palatabile ai tanti,  mentre finiscono con il renderlo immangiabile ai molti, inaccettabile ai più, e delizioso solo ai loro adulatori.

La corsa alla ricerca della Verità o meglio del manipolatore di quella che tutti noi crediamo sia la Verità  quasi è indescrivibile.

 La nostra giusta e genuina sete di sapere è paragonabile solo alla corsa dei “Conquistadores” spagnoli verso l’El Dorado Südamericano,  alla fine nessuno lo trova e tutti periscono,  ma nessuno sa dove, come e quando questi tutti, si sono persi per strada o sono periti nel nulla.

Ognuno di noi è sicuro del proprio sapere ed è convinto di possedere in esclusiva la risposta giusta a tutte le domane che ci assillano, domande che   come lupi famelici ci braccano e ci costringono a cercare ancor di più nell’effimero nulla delle nostre menti.

Ognuno di noi crede veramente di aver in pugno la chiave che spalanca le Porte alla Felicita del Mondo, quella che, come un colpo di Vento di Primavera, cancellerebbe tutte le ingiustizie, debellando le cattiverie Umane  semplicemente sperdendole nell’infinità dell’Universo.

Ognuno di noi si sente incompreso ed ingiustamente perseguitato da mille altri perseguitati e incompresi come noi, e mentre la pentola come  in un’infernale bolgia dantesca bolle, tutti noi corriamo all’impazzata sull’onda della Vita verso un inesistente El Dorado, ben sapendo che chi di noi smette o non può più nuotare, affoga miseramente.

Le regole del gioco del Roller Ball sono molto semplici: correre sui pattini a rotelle con la Palla  in mano, o sgomberare la Pista, per il resto, l’unica regola esistente è che non esistono altre regole e tutto è lecito,  e se necessario, terminare gli altri, buttandoli fuori Pista.

Il gioco del Roller Ball e così, non esistono regole di gioco.

Specialmente se fatto di nascosto, lontano dagli occhi indiscreti e dalle piccole vigliaccherie degli altri, i quali applicano le stesse non regole di gioco, le medesime vigliaccherie e meschinità, verso chi sa solo correre senza poter o voler barare, il terminare o uccidere socialmente , è il modo migliore per sbarazzarsi del prossimo.

Barare è lecito, anzi, se si vuole veramente essere di successo e raggiungere il nulla della Fata Morgana per primi, è doveroso e necessario, abbindolare e ingannare il prossimo, o non si va da nessuna parte.

Chi non  sa barare, rimane nel mucchio dei tanti e affoga nell’anonimato del nulla.

Chi invece crede di aver raggiunto il suo Nirvana, la Fata Morgana fatta di nulla, una volta che ha raggiunto il suo traguardo, si accorge che non ha raggiunto un bel niente e che in fondo non è andato da nessuna parte.

Chi crede d’essere arrivato invece si accorge anche che molti altri sono arrivati al nulla prima di lui, ed ecco che riprende a sognare un'altro inesistente Nirvana e vede un'altra Fata Morgana a portata di mano da non dividere con gli altri, e, come il somaro che insegue la carota appesa davanti al suo muso, s’incammina claudicante, verso un altro nulla.

La lunga corsa verso la ricerca del Grande Fratello che tutto controlla e dirige è fatta di tante cose, alla fine però, se ci fermassimo un momento, ci accorgeremmo che in fin dei conti il Grande Fratello non esiste proprio se non in noi.

Il Banchiere che inganna i Pendolari e le Comari di Voghera suoi clienti per aumentare il valore delle azioni Bancarie,  è lo stesso che verrebbe sostituito sui due piedi dal suo azionariato, che in fondo sono gli stessi pendolari e Comari di Voghera da lui ingannati,  se le azioni non fruttassero una Lira.

Questo è il circolo vizioso, la base di tutti i raggiri, sia finanziari sia politici, sia sociali: il cane che si morde la coda!

Il Grande Fratello non esiste, non esistono poteri occulti, non esistono onnipotenti combriccole di bilderberg, o illuminati, o massoni che controllano il Mondo, gli appartenenti a queste congreghe sono anche loro sulla pista dei Roller Ball, dove non esistono regole e devono correre o soccombere come tutti gli altri.

Esistono i magliari, i pignatari, i pattacari e i vu gumbrà, ma soprattutto esistono i Pendolari e la Comari di Voghera del Mondo intero, e solo questi ultimi sono i veri detentori delle regole e le possono cambiare se e quando vogliono.

Sono loro il Grande Fratello e i lupi di se stessi.

 

Ciao.

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