Gli Italiani sono ancora da fare? E l'Italia esiste ancora? |
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Scritto da Marista Urru | |||||||||
venerdì 01 luglio 2011 | |||||||||
Sciacalli ed avvoltoi da tanto mangiano e banchettano felici, è rimasto qualcosa dell'Italia?
Nel web frequente è la riflessione che se l'Italia ancora c'è, mancano comunque gli Italiani. Ormai il concetto ce lo siamo infilato nella capa, così noi italiani medi lo abbiamo accettato, come una caramellina servita già pronta e scartata, con la sua piccola, invisibile dose di veleno. Perchè , e recito un mea culpa, resta sottinteso in questo assunto che se siamo messi male come paese, la colpa in buona parte spetta a noi signore e signora Rossi . Colpevolizzati noi che non ci sentiamo abbastanza coobligati a mille sacrifici in quanto Italiani, colpevolizzata la signora Pina imbufalita perchè a fronte di tasse e gabelle, tariffe , e file estenuanti, si trova poi a dover comperare con quel poco che lo stato cialtrone, infingardo e bulimico le lascia in tasca, merci sempre più scadenti a costi sempre maggiori. Dicono che ha vissuto sopra le sue possibilità, ma poveretta per quanto si impegni, proprio non ricorda grandi sciali.. sarà l'età? Non esistono gli Italiani forse, esistono però sul territorio del bel Paese, sempre più deturpato da improvvidi interventi o abbandoni, una serie disgraziata di sindaci, assessori e politici d'ogni colore che fanno a gara a chi più rovina piazze, centri storici, panorami, senza altro individuabile e ragionevole motivo se non il solito magna tu che magno anche io e “sbrigamose prima che la festa finisce” Miserie che solo a descriverle ti senti sminuito, ma questo è. Ma come mai gli Italiani non esistono? Anche di questo se ne è scritto molto: e la storia, le dominazioni, ed il carattere dell'italica gente, e questo e quello, la solita roba, che da sola, mi son resa conto col tempo , non basta a giustificare lo scempio che hanno fatto di un popolo e che ora ci fa ritrovare di fronte alla gabola della globalizzazione particolarmente deboli ed indifesi, siamo destinati ad esser mangiati, altri si sono ritagliati il ruolo di divoratori, quindi ci hanno indebolito e continueranno ancora per un po', divertendosi magari alla faccia nostra, chiedendosi come il gatto con il topo, come proveremo ad uscirne.. tanto loro son lì, si divertono ed aspettano. speriamo il pasto gli vada di traverso e li soffochi. I nostri mali hanno radici antiche. Organizzare uno Stato dopo una guerra civile, non deve essere stato uno scherzo, tanto più che il recente passato suggeriva di non esagerare nel compattare i cittadini fra loro con il sentimento di Nazione. E difatti non solo non si esagerò, ma bandiera, nazione e patria furono bandite e per esser più sicuri, l' Educazione civica venne esclusa dalle scuole. In questo modo lo Stato perdeva un mezzo formidabile per integrare, coordinare, compattare , armonizzare, unire i cittadini intorno a un comune sentire. L'educazione , la cultura, lo studio ragionato della storia, furono caratterizzati da mille riserve, obliquità, tensioni. Radio di Stato, tv di Stato, cultura di Stato.. stato, stato , stato.. Eravamo controllati anche allora e, ben divisi in due blocchi uno contro l'altro armato, uno contro l'altro finanziato, passammo decenni a contentarci del poco che ci passava il convento, in attesa di tempi migliori, eccellendo nell'arte di arrangiarci, sospirare, e chinare il capo. Resi opportunamente miopi, sordi, stanchi e rassegnati, mentre potenze aliene , attratte dalla nostra posizione strategica per quei tempi nel mediterraneo , ci usavano come terreno di guerra, una triste storia, con le sue vittime inconsapevoli, con i suoi morti, con le sue furbe elites che si arricchivano, e di mezzo noi Italiani, ignari, immaturi come i ragazzi di strada che tanto amò Pasolini così come amava noi Italiani, con dolore e compassione. Ora qualcuno ci ha tolto anche Pasolini, il suo intuito spento prima che potessimo capire.
Spunti di riflessione:
L'EDUCAZIONE DEI CITTADINI
…. L'idea che i membri di una società si fanno del passato di questa, costituisce un fattore importante di integrazione sociale. L'educazione civica è, per forza di cose, sempre più o meno improntata al nazionalismo, la sua funzione è proprio quella di sviluppare l'attaccamento alla comunità, che nel mondo moderno è rappresentata dalla nazione. .. però essa rischia di fomentare gli antagonismi verso le altre nazioni..E' pe evitare ciò che da qualche anno ( siamo nel 1965 circa), ci si è sforzati di limitare il nazionalismo nella educazione ( in Italia fummo più bravi dei bravi nel limare, aggiustare , opacizzare la storia ndr)
...L'adattamento tecnico degli individui alle funzioni che essi dovranno svolgere in seno alla collettività. Ove tale adattamento sia realizzato in modo soddisfacente, l'integrazione sociale risulta più salda che se la società rimanga appesantita da una massa di disadattati falliti. Quindi la PREPARAZIONE, normalmente … le elites vengono ben preparate mediante ad una educazione corrispondente alle loro funzioni ( e la sottoscritta ricorda bene come questo indirizzo fosse ancora presente, almeno a Roma, fin circa gli anni 64/ 65 se la memoria non mi inganna) e si immaginava nei programmi che elites sarebbero stati, indipendentemente da censo ed origine coloro che spesso aiutati dallo stato che passava i libri e dagli insegnanti e dai compagni, si acculturavano e si preparavano a svolgere funzioni se non di governo, comunque volte ad interesse e bene comune, ben presto però avviene che ogni cosa cambia....), scrive ancora il Duverger … : per le masse invece la preparazione viene effettuata privandole della istruzione loro necessaria a fare misurare la oppressione e ad indurle a ribellarvisi e mediante una educazione religiosa che predicava loro la rassegnazione... Chi ha la mia età ricorda bene immagino. La scuola improvvisamente non fu più lei, dal Ministero arrivavano ordini precisi su quello che non dovevamo sapere, io ricordo insegnanti perplessi, spiazzati, epurati, lacrime, follie da regime, solo che stavolta era un fascismo in chiave antifascista, cose italiane. Possibile sia successo solo nella mia scuola? Forse io con i miei compagni eravamo troppo attenti, chi sa, certo in futuro quegli insegnamenti sussurrati, suggeriti, tornarono utili, se non altro a non farci ingabbiare da certi cattivi, pessimi maestri ai quali di noi nulla importava, i soliti pifferai mandati dal potere che tanti ragazzi portarono alla rovina, certo più di quanti si sia potuto sapere e che premiarono solo pochi smaliziatissimi o al contrario totalmente ciechi.. utili comunque . Italia : alla fine questo Paese è stato dal dopoguerra fino a qualche tempo fa, solo un immenso campo da guerra e noi ignari ostaggi nel mezzo.La storia rischia di ripetersi ed in peggio. Naturale che anche questo ha giocato e molto, perchè il popolo Italiano tenuto oculatamente diviso, frazionato, ignorante, incazzato, abbandonato, mai rispettato, non si formasse mai del tutto, e grazie a questo crimine che ha avuto molti padri fuori del Paese e nel Paese, ora noi siamo i più sfruttati, i più deboli, e purtroppo di nuovo e in modo malsano, appetibili strapuntini nei nuovi giochi di potere di globalizzatori, Euroentusiasti e ciarpame vario contro cui siamo totalmente disarmati, forse.
Siamo Italiani? Certo, ma solo perchè siamo nati qui su questa terra che non è mai stata davvero nostra a quanto pare, infatti paghiamo anche l'aria che respiriamo, l'ombra , gli errori che non sono nostri, i lussi ed i vizi che non sono nostri, qualcuno mi sa spiegare infine che vuol dire oggi ormai essere Italiani?
Io non lo so più, e molti infatti se ne vanno, sostituiti da poveri tanto poveri che, anche non avendo affatto contribuito a costruirlo questo Paese, ci vengono spinti costretti anche se controvoglia, perchè nel loro hanno subito tante di quelle porcate da metterli in mano alla mafia dei traghettatori, poi a quella dei padroncini, poi, se fortunati a sostituire gli operai Italiani accontentandosi di vivere sotto i cartoni o in 10 in una stanza.. se ce la fanno sarà lo Stato pagato dai sacrifici dalle tasse degli Italiani a dare a loro quel piccolo aiuto in più che si nega agli Italiani che fanno il loro stesso lavoro, perchè? Ma perchè si spera che i nuovi poveri importati gli diano quello che gli italiani non vogliono più dargli: il voto ad occhi chiusi, perchè gli Stati da cui costoro vengono traggono vantaggio dall'essere alleggeriti di masse affamate e a volte delinquenti, e dalle rimesse degli immigrati ci mangiano sopra, le elites.. ci mangiano comunque dall'una e dall'altra parte.. detto papale papale, e noi paghiamo la oscena festa usando anche i soldi , le risorse che spetterebbero ai nostri figli.
Gli avvoltoi pazienti aspettano che la preda si indebolisca per poterla finire, ancora viva, la natura li ha fatti assassini
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