LORETTA NAPOLEONI : DA WALL STREET A ROMA, FACCIAMO RETE |
|
Scritto da Marista Urru | ||||||||
sabato 15 ottobre 2011 | ||||||||
Le proteste non possono essere di
interesse nazionale. E' il sistema economico globale che affonda.
Per combattere la sperequazione dei redditi bisogna unirsi, fare Rete, usare media alternativi. Non fidiamoci dei giornali tradizionali, non ci hanno mai detto niente del default
L'altro ieri ero a Wall Street. Ho passato 3 giorni insieme a
questi ragazzi che stanno manifestando
da giorni, ho dialogato con loro, ho cercato un po' di capire
qual è la dinamica della loro occupazione. Devo dire che ci sono
molte differenze tra loro e gli spagnoli e molto probabilmente anche
coi nostri indignati italiani. Gli americani non hanno quel senso del
momento internazionale che stiamo vivendo oggi come
oggi, sono molto concentrati su l'America, su Wall Street. Non hanno
un'idea ben precisa su quali sono i motivi fondamentali per cui negli
ultimi 20 anni abbiamo visto le disuguaglianze crescere, parlano di
questo 99% della popolazione al quale loro appartengono e quindi la
parte della popolazione che non ha beneficiato affatto del processo
di globalizzazione. Perché? Perché quell'1% di ricchi sono
diventati superricchi e quindi sono stati i veri vincitori della
globalizzazione e attribuiscono questa sperequazione dei
redditi principalmente a Wall Street.
Un'altra cosa importante che vorrei aggiungere è che
qui in America non si parla minimamente di quello che sta
succedendo in Europa e di quello che succede in Grecia,
quindi non c'è quel collegamento che invece abbiamo noi in Europa,
tant'è che quando ho raccontato che in Grecia mancano le medicine,
che ci sono scontri quasi quotidiani nelle strade di Atene, questi
ragazzi mi hanno guardata meravigliati. L'idea che in Grecia ci sia
una sollevazione popolazione, anche violenta per motivi economici, li
ha sconvolti. Quindi il ruolo dei media è ancora
fondamentale , nel senso che chi collega poi questi ragazzi in Wall
Street con il resto del mondo non è Twitter, non è
il sistema dei social network ma sono i network americani. Questa è
una grave limitazione di questo movimento, penso che dovrebbero
cercare di agganciarsi di più al movimento europeo o ancora meglio,
il movimento europeo dovrebbe cercare di agganciarsi a loro.
Dobbiamo unirci tutti quanti, ma soprattutto dobbiamo stabilire le tematiche di tutti quanti, non possiamo concentrarci in Italia sul precariato dimenticandoci quello che succede ai greci, non possiamo a Wall Street concentrarci sulla finanza americana dimenticando quello che la finanza americana ha fatto in Messico, nel sud- est asiatico e sta facendo in Europa. Quindi il messaggio è: uniamoci, facciamo rete e soprattutto usiamo i media alternativi, non fidiamoci dei media tradizionali .
Riporta quest'articolo sul tuo sito!
Powered by AkoSuite 2007 |