Il topo e la rana : mai fidarsi e..chi la fa, l'aspetti

Scritto da Marista Urru   
sabato 13 ottobre 2007


Il topo per poter attraversare più facilmente un fiume, chiese aiuto alla rana. La rana con un filo legò ad una delle sue zampe di dietro uno dei piedi anteriori del topo. Quando a nuoto furono arrivati a mezzo del fiume, la rana, tradendo la parola data, si tuffò sott'acqua e si trascinò dietro il sorcio.
Morto,  il sorcio venne a galla e ondeggiava sui flutti. Il nibbio che volava adocchiò la preda: strappò il topo e insieme portò via la rana che era con esso legata.
la perfida rana, che aveva tradito il topo, oltretutto senza un apparente perchè, "per sua natura" direbbe lo scorpione della favola  "La rana e lo scorpione", viene dalla sorte punita.

direi che è una favola consolatoria, meno amara forse di quella della rana e dello scorpione, in cui la cattiveria dello scorpione, stupida e fine a se stessa, non trova punizione, qui almeno  la rana viene punita.  Il tema è sempre quello della esistenza di individui da cui ci si deve guardare : malfidati sono e restano

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