Berlino e Grecia , una storia di gatti e di topi

Scritto da Marista Urru   
mercoledė 16 maggio 2012
gatto e topo

Un gioco antico, il gatto è cacciatore e gioca con le piccole prede, se son topi c'è più gusto, durano più a lungo: se il topo cerca scappare il gatto lo riprende, mentre quello si dibatte e si dispera, questo finchè il topo muore o scappa.

Un giochino sadico, vero? Vi assistiamo da tempo in Europa, il germanico gattone gioca con il topolino Grecia dopo che le sue germaniche banche la hanno indotta ed aiutata a falsificare i conti pure di entrare nel paradisiaco mondo dell'euro. Presto il paradiso si è rivelato un inferno e non solo per la Grecia, ma per diversi topolini sconsiderati presi in trappola. Oggi finalmente con una certa soddisfazione per molti di noi che sadici non sono, leggiamo che i greci si sono rotti le balle.

Non ce la raccontano così ovviamente, le parole del potere bancario quelle che passano sui media ufficiali sono: caos in Grecia, confusione, paura, corsa agli sportelli per timore di uscita dall'euro.. sempre i soliti sconsiderati questi Greci!!





Laddove leggendo meglio  hai la netta sensazione che in realtà il caos sia fra gli Eurocrati fin ora infastiditi dal piccolo topo, al limite dell'insulto e della insolenza, e ora invece non vogliono che la Grecia esca dall'euro, la stessa Merkel , dolcemente sorridente al fianco di Holland, ora afferma che farà di tutto perchè la Grecia non esca dall'euro. Possiamo crederle, lo farà per 270 buone ragioni: se la Grecia uscisse dall'euro sarebbero a rischio 270 miliardi delle amate Banche tedesche.

E qui davvero ognuno di noi può riflettere sulla consistenza di una Europa siffatta riallacciandosi a quanto su detto rispetto al giochino falsificatorio che alle banche tedesche ha già fruttato bei soldi, visto che appena sistemato il fiducioso e forse corrotto topolino Grecia, sono corse a scommetterle contro, una cosina che anche ad un profano, al di la' del fatto se sia morale o meno sto comportamento, appare come contraria a qualunque codice di deontologia professionale. Questi sono i tempi, il popolo bue approva, i politici peggio che andar di notte e tutto rotola a valle : economia, popoli, onore, onestà, ambiente, coscienza, ragionevolezza e via tristemente ballando sull'orlo del burrone.

Quindi insistono perchè la Grecia resti, ma tanto per non smentirsi, stavolta la parte del cattivo , passa alla Presidente dell'Eurogruppo la quale afferma che se la Grecia non si “impegna”, altro termine abusato in Europa, "il programma di aiuti non avrebbe alcun effetto”..."è una responsabilità del mondo politico greco". Si tratta del "benessere" dei cittadini e "tutto dipende dai politici greci che devono onorare i loro impegni", e "quello che importa è la realizzazione del programma senza slittamenti".

Capito? Lasciano morire i greci di fame, li costringono a comperare con parte degli aiuti armi dismesse da Germania e Francia,  e poi si preoccupano del benessere dei greci? Pensandoci bene, i conti non tornano e, data l'aria poco salubre che si respira in questa Europa che non c'è... non si tratterà piuttosto del solito spauracchio: una fuori dall'euro troverete solo terra bruciata intorno a voi, niente  benessere per i cittadini greci.. perchè invece adesso stanno d'un bene.. e dopo ancora meglio!!


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