Europa della vivisezione di animali e di popoli, i chierici del dio mercato

Scritto da Marista Urru   
venerdě 25 maggio 2012

relazione uomo animaleAmore ed empatia verso chi coabita con noi nel mondo. Lorenz con le sue oche


Nella cosiddetta “Unione europea” 12 milioni di animali l'anno vengono utilizzati per la sperimentazione, una cifra che la dice lunga sugli interessi che ruotano intorno a questa pratica.

Nel 2010 dopo tanto discutere e ponzare il Parlamento Europeo ha tirato fuori la nuova direttiva in materia, il solito capolavoro di ipocrisia in salsa europea. Si comincia con dichiarazioni di principio sulla volontà di non fare soffrire gli animali e si giunge laddove si voleva giungere: a permettere fra l'altro l'uso per la ricerca di animali “vaganti”, termine giustappunto vago ma che  adombra una inquietante possibilità:




 


se Fido o micio si fanno un giretto  vagando intorno a casa.. non sapete che fine potrebbe fare, quindi attenti che sia ben visibile tatuaggio o collare con medaglietta, e poveri gatti nostri, e poveri randagi, ma siamo in Europa anche se ormai in moltissimi preferiremmo essere in Papuasia piuttosto:  qui tutto è mercato, siamo in regime  bancocentrico sempre più soffocante, creato e supportato  dai burocrati semi invasati di Bruxelles.

Farmindustria è tanto potente che son tutti proni ai suoi desiderata, nessuno ha voglia e forza per indagare seriamente se davvero certa ricerca  crudele, che di sicuro rende e rende molto, sia tutta necessaria. E' lecito nutrire dubbi, visto che ne nutrono fior di scienziati. Peccato non sia argomento che interessi nel felice mondo della speculazione da rapina. Intanto la soglia del dolore per gli animali è stata alzata, in particolare per cani, gatti e primati, visto che  ora anche le grandi scimmie possono essere usate,  certo abbiamo parte di dna in comune, ma non conta nel mondo feroce che non conosce pietà verso uomini né animali verso il quale ci stanno scientemente  portando.

Di cedimento in cedimento alla nuova sacralità del mercato, stiamo rotolando e strisciando verso una  zona oscura e terribile e lo facciamo opprimendo popoli, agendo chirugicamente su di essi, chirurgia sociale la ciamano e agiscono  proprio come i vivisetori fanno sui piccoli animali:  torturando,  tagliando, scarnificando, vivisezionando.  Sacrifici umani ed animali offerti  allo stolido totem  del mercato mondiale imposto dai mercanti e dai loro chierici - tecnocrati.

Affari, questa è l'Europa che ci opprime, un gigante dai piedi di argilla che ha l'ossessione un poco ottusa ed imbecille del danaro  che si autogenera, della ricchezza indipendente dal lavoro dell'uomo e che dia potere , un potere enorme  ai pochi che si apprestano a sfruttarlo al massimo quel maledetto potere. Una  Europa di chieirici in grigio  che  presentano  ogni strappo al sentire umano voluto in nome del guadagno di pochi sulla oppressione dei molti, sforzandosi di dare ad  intendere di stare agendo per il bene delle vittime predestinate.

La Storia ce lo ha tramandato: l'ipocrisia è dote dei carnefici peggiori, quella che emerge soprattutto quando è ben ferma la volontà di andare avanti per la china pericolosa del disumano, del feroce.

La pietà è morta insieme alla compassione ed all' Amore: assistiamo impotenti a episodi di crudeltà  verso uomini ed animali in un mondo che sembra aver perso la bussola. Si può parlare ormai senza tema di smentita di buio della ragione dietro il quale stanno ovviamente interessi enormi di pochi, niente di nuovo.

Tornando alla sperimentazione sugli animali , se è vero, come è vero, quello che denuncia una ricercatrice in merito alla ricerca sulla sclerosi multipla, e cioè che nonostante le risorse impiegate la ricerca non sta portando a niente dato che si continua a farla alacremente sui topi che non si ammalano di sclerosi, quindi su di loro, per studiare la malattia  la si induce, li si guarisce e poi nei fatti  se trasferisci quei risultati sugli uomini, non solo non si hanno effetti di un qualche interesse,  ma spesso si fanno danni, anche gravi;  appare evidente che molto non funziona da quelle parti. Presto pubblicherò un suo scritto che circola in rete, e che va diffuso al meglio, visto si tratta di una biologa che è contraria alla vivisezione, e ne spiega i motivi che partono dalla umana pietà ed approdano alla speranza di risultati seri riguardo alla sclerosi , tanto più che, particolare importante , la ricercatrice in questione è affetta da questa malattia da 16 anni.

Finisco questo doloroso sfogo con una nota di colore sul nostro Garattini: afferma che da noi nessuno viviseziona, ma da noi si fa solo “sperimentazione animale”. Questo il nuovo linguaggio, la nuova comunicazione, felpata,da chierico del tempo che fu, ricordo di tempi bui e dolorosi, ma questa è la lingua dell'Europa bancocentrica.

 

Una testimonianza preziosa  riguardo inutilità della sperimentazione sugli animali per la ricerca di cura sulla sclerosi multipla, ne  scrive una ricercatrice malata di sclerosi  QUI



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