Grillo:parole platealmente travisate studenti docenti diritto a dissenso |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
giovedì 15 novembre 2012 | ||||||||
Premetto : se i poliziotti si
unissero ai giovani non violenti che fine farebbero le falangi
armate di Ponte Sisto e gli infiltrati tra gli studenti? Se i poliziotti difendessero il diritti dei dimostranti a dimostrare pacificamente? Questi erano i dimostranti insieme ai docenti
Sarebbe dovere dei poliziotti proteggere questi dimostranti ed il loro diritto a dimostrare. Ha ragione beppe Grillo! Invece sul Giornale di oggi appare un surreale preambolo ad un articolo di Libero Pennucci Beppe Grillo ai poliziotti: "Unitevi alla rivolta"Beppe Grillo ha scelto. Sta con la rivolta. Con chi spacca tutto e blocca le città. Con chi preferisce la violenza alle parole. E consiglia ai poliziotti di posare casco e scudo per unirsi a chi protesta.
Peccato che Grillo non ha affatto detto che i poliziotti debbono rivoltarsi qui il suo discorso , per chi sa leggere e capire senza metter in bocca dell'altro cose non dette. Malafede, superficialità, disinformazione o tutto questo insieme? Non lo so, ma sta di fatto che che ieri, come ad ogni dimostrazione, e come ampiamente documentato ed ammesso da molta stampa, si sono avuti infiltrati violenti e travisati ( sono riusciti ad arrestarne di questi ultimi uno solo, i poliziotti erano troppo intenti a spaccare la testa ai ragazzini? ) Grillo in questo clima di violenza generalizzata invita i poliziotti ad un atto pacificatore verso ragazzini e studenti perchè noi non si debba vedere più spettacoli orribili come questi che coinvolgono, a vergogna dei mandanti , studenti e poliziotti, e questi ultimi bene hanno fatto a filmare “gli studenti” guerriglieri, tanto per chiarire. La guerriglia serve solo ad impedire futuri dissensi,ha ragione Beppe Grillo, ripeto: se i poliziotti “smessi scudi e caschi si unissero agli studenti... che fine farebbero le falangi travisate?
Ho vissuto a Roma e ho subito il caos e la paura degli anni dal 68 ed oltre, come spettatrice che “guardava e vedeva” Ed ho visto tanta confusione e commistione in lotte - tafferugli polizia-studenti. Un senso di rigetto infinito, vedere, capire, che , allora come oggi, i soggetti impegnati appaiono TRE: manifestanti pacifici, poliziotti nervosissimi ed alcuni, giovani, spaventatissimi, e nerboruti , palestratissimi, travisati individui. Questo a me basta per provare rifiuto verso l'articolo di Libero Pennucci sul Giornale di oggi. I giornalisti sanno benissimo quello che l'uomo della strada ha diritto di ignorare, e se fossero disinformati sarebbe il caso che si informassero sì da poter muovere le critiche che ritengono di dover muovere, in maniera davvero costruttiva.
Autonomi pronti alla guerriglia contro la polizia. Questi non mostrano la faccia, questi non sono manifestanti . Ma allora la manifestazione? Eccola, studenti e docenti, dal blitz quotidiano
Corteo a Roma di studenti, genitori e professori:
C'è una certa differenza mi pare, e per colpa di quelle falangi armate, che facciamo? Impediamo il dissenso, impediamo di fatto le manifestrazioni? E' questo che il Potere vuole?
dal blitz quotidiano: Corteo di studenti, genitori e docenti a Roma: la manifestazione è terminata davanti al Ministero della Pubblica Istruzione, dove i manifestanti hanno incitato alle dimissioni il governo. Sulle scale del Miur e’ disposto un cordone di agenti delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. ”Siamo 30 mila”, gridavano dai megafoni gli organizzatori del corteo. I manifestanti hanno urlato ripetutamente slogan come ‘Scuola pubblica’, ‘La scuola non si tocca la difenderemo con la lotta’. Tra i cartelli esposti ‘Contro il ddl Aprea di rivolte una marea’, ‘L’istruzione non e’ una merce, la scuola non e’ un’azienda’. Alcuni dei manifestanti hanno acceso dei fumogeni. Studenti e docenti erano scesi in piazza per chiedere a gran voce una scuola ”uguale per tutti”, ”piu’ statale e piu’ libera”.
I docenti in particolare erano scesi in strada per dire no al ddl
935 (ex Aprea) e all’innalzamento dell’orario degli insegnanti
a 24 ore.
Proteste non rivoluzionarie della società reale , ma come altre volte, sono state soffocate da guerriglia, violenza, sangue .. il POTERE RINGRAZIA
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