IL TARLO le elezioni, il master invisibile se la politica è farsa il Paese è senza speranze |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||||||
martedì 19 febbraio 2013 | ||||||||||||
La competizione è nella natura umana, ma esaltarla e farne obbligo e guida di un popolo contro gli altri popoli è imbecille e rovinoso, come imbecille è non fare gruppo coeso per andare dietro alle mire narcisistiche di questo o quello
La surreale querelle fra Zingales e Giannino nata a causa di un master vantato, ma risultato inesistente, ha per il povero tarlo, ormai quasi disperato, un sapore amaro. E' comprensibile che una personalità narcisistica come quella del noto Oscar Giannino, si sia lasciata prendere un tantino la mano gigioneggiando durante una intervista ad un noto quotidiano. Ammettiamolo, è perfettamente in linea con la media dei nostri politicanti ed universo annesso. Ma il tarlo resta interdetto quando poi un rispettabile prof. come Zingales si comporta come un bimbetto indispettito, e "fa la spia" al compagno di cordata politica a gran voce, apparentemente per amore di verità ( lodevole), ma nei fatti dimenticando e calpestando alcune altre verità.Cerco di spiegarmi. Ovvio che non è accettabile che si meni vanto di titoli non posseduti, ma non è la prima volta che questo accade e non sarà l'ultima. Questo non vuol dire che si debbano lasciar passare certe “marachelle”, vuol dire solo che fare le vergini offese oltre ogni misura e con clamore, è fuor di luogo e arriva a diventare, probabilmente a torto, sospetto. In un caso come questo in cui si parte dalla comune appartenenza ad un gruppo politico nel quale hanno profuso lavoro, danaro, tempo e passione migliaia di persone , il tarlo si sarebbe aspettato da tutti , da Giannino come da Zingales, un atteggiamento appena maturo, laddove il sè viene messo da parte in vista del "noi gruppo" Senza nulla nascondere, certe cose si chiariscono, evitando il clamore, con l'interessato, e solo dopo, di comune accordo, per rispetto dei compagni di cordata, si prendono iniziative nello spirito di servizio al gruppo che ha lavorato con te e nel quale hai creduto o hai fatto mostra di credere, e verso gli stessi elettori che si vorrebbero raggiungere. Coesione di gruppo, rispetto, interesse per il bene comune, valori che pesano... non sarebbe stato facile uscirne a testa alta , ma cosa seria ed onorevole, questo si. Cosa è mancato? L'umiltà e lo spirito di servizio, annegati al solito, nel mare torbido dell'interesse personale, tutto volto alla sacralizzazione ed al culto delle singole personalità. Il sè quando assurge ad interesse assoluto, esclude gli altri, cancella il noi, ammazza il progresso. Si sta affermando in questo Paese un nuovo male: una esagerata, negativa, deriva competitiva . Gente che ragiona in questo modo è inutile alla società in quanto asociale in se stesso.. Simili individui possono avere carrettate di master, di lauree, di riconoscimenti, ma SONO INUTILI, o meglio vogliono esser utili solo a se stessi. Di personaggi del genere ce ne è una inflazione indegna.Se ne sfornano a bizzeffe e nella esasperazione delle lotte si coprono spesso di ridicolo. La media degli Italiani, infanciulliti e deresponsabilizzati e temo rincitrulliti senza speranza.. nemmeno capiranno quello che cerco di dire. Trionfa ormai il culto ridicolo del personaggio che si sceglie di impersonare nel teatro della politica, del lavoro, persino della famiglia; peccato che la politica è sparita insieme all'interesse per il bene comune, al buon senso, all'interesse per il proprio paese.La competizione che pure è necessarie ed utile e che è nella natura stessa dell'uomo, se esaltata, è un danno. Lo vediamo anche in Europa: L'Europa Unita non esiste, non è nemmeno nata.i Paesi sono nemici gli uni agli altri, in competizione fra loro, persi in una serie scema di sgambetti e di crudeltà verso i meno forti. Il culto del sè sta distruggendo un vecchio sogno ormai lacero, il culto del sè ha fatto comporre trattati surreali e truffaldini, ha fatto imporre regole sbilanciate.. e ci distruggerà tutti, sarà drammatico nei suoi effetti. Il nuovo avanza e noi stiamo perdendo ricchezze e tempo.
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