Capitano cose strane, il cuore non funziona più bene !

Scritto da Marista Urru   
lunedì 10 giugno 2013
un cuore che non vuole funzionare
Capitano cose strane nella vita. Capita per esempio che ti ammali, ma di un male che tu credevi che a te mai!

Niente di speciale intendiamoci, meglio chiarire subito:  è solo che non mi funziona il cuore e data la mia età ( classe 1944), credo davvero che non ci sia nulla da meravigliarsi.

 Però sto male e non sono più io, c'è una impiastra qua che necessita di attenzioni continue, impasticcata di medicinali ed annoiata a morte.









Insomma questo male strano che a me mai.. mi ha rivoluzionato la vita, una scocciatura immensa! Una tegolata che farà sempre male. Un giorno ti rendi conto che l'affanno, l'asma, sono diventati uno scomodo compagno che cresce, cresce, che fare? Fingi che tutto vada bene, così passa... Ma accidenti a lui, non passa, e tu sei maledettamente stanca. Va bene, penso sottilmente disperata: mi curo, sono troppo grassa, mangio meno.. tanto con l'affanno non ho fame , e così rientro nei pantaloni di panno nero che erano costati un sacco e non ci entro più. Passa qualche tempo.. mangio poco, nei pantaloni continuo a non entrare,in compenso l'affanno aumenta e vi si aggiunge una serie di nuovi disturbi. Sono ridotta a non poter fare niente di niente, casa, balcone, giardino ne soffrono vistosamente, mi dico che appena starò bene rimedierò, domani, domani, domani.. che ci vuole, so come fare a rimediare in poco tempo, sono una robusta io. Invece di domani in domani finisco all'ospedale visto che non ce la faccio manco a camminare. Trafila, buchi, visite, poco dormire... ne esco che finalmente, anche se lentamente, cammino, e ho anche fame dopo la dieta ospedaliera: ti mettono strana roba nel piatto, difficile da ingollare. Che bello, me ne vado, guarirò presto dottore? Vedremo, riprenda piano piano con prudenza, poi si vedrà. Ho capito, ma non voglio pensarci ora, ho fretta di tornare a casa.

Ed eccomi qui: non si corre, niente pesi, niente cibo goloso, niente.. niente.. niente. Il cuore sta sempre lì, se sgarri reagisce, se non sgarri, reagisce, chi sa che vuole st'infame! La gatta di casa mi scruta preoccupata: i gatti sono sensibilissimi, mi sale in braccio, poggia la testa delicatamente sul mio cuore... ascolta, si gira, mi guarda e mi dà una nasatina sul mento, mi commuovo, come sempre, mi sembra rattristata, va a capire.  Niente niente penso, stanotte staccata da tutti gli apparecchi, ho una crisi, nessuno se ne accorge e muoio, e Tempesta sta di certo percependo che qualcosa non va.. la osservo, ma lei già non mi fila più, corre svelta a cercare di accoppare una farfalletta appena entrata dalla finestra.

Mi dico che morire nel sonno non è poi male, comunque metto in ordine il mio comodino, la vestaglia, e mi preparo per una notte che prevedo insonne, mi pettino benino, mi cambio il pigiama, che magari muoio con un pigiama gualcito e i capelli da strega! La notte vola in un momento, ho dormito ininterrottamente, non sono morta, non ho l'affanno, ma debbo camminare piano, la caffettiera vuota mi pesa, la scatola dei biscotti mi sembra un macigno.. avrei voglia di urlare!  Il caffè di casa però è buono, chi sa domani starò meglio!

 

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  Commenti (4)
1. Scritto da Sebastiano website, il 02-07-2013 20:04
La gatta può aiutarti: parlale, se già non lo hai fatto. A me, l'anno passato, è stata di aiuto la cagnetta: le ho parlato, le ho chiesto aiuto. Anch'io non capivo cosa avessi, o meglio, le prospettive non erano per niente buone. Sofferenza fisica e psicologica: la salute fisica è migliorata, altre cose sono in via di miglioramento, ma come forse saprai o ricorderai, il mio fallimento è del 2004, chiuso a fine 2011, con strascichi che mi obbligano a "non apparire", almeno per ora (solo multe per auto già sequestrate e vendute all'asta...). Ma volersi bene, amare il proprio corpo, parlare con se stessi: forse cominciando da lì potrebbe essere una strada, un percorso di guarigione. Stammi bene.
2. Un abbraccio
Scritto da Nessie website, il 01-07-2013 00:25
Ciao Marista, che bella lettera hai scritto! e come mi dispiace del tuo problema di salute. Ma credo che alla fine riuscirai a superare anche questa fase avversa.  
Un affettuoso abbraccio
3. Scritto da Marista, il 14-06-2013 01:00
Carissimo Silvio, bentornato e un grazie di cuore per l'incoraggiamento.. a volte se ne ha necessità
4. Scritto da SILVIO, il 12-06-2013 08:44
Non arrenderti mai ! 
Si può guarire.  
Basta volerlo con tutte le forze del "proprio" Io. 
Ti sono solidale.

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