Carfagna per depenalizzazione universale della omosessualità

Scritto da Marista Urru   
lunedì 19 maggio 2008

 


Carfagna sul Corriere  a proposito dei  Gay Pride  «Hanno obiettivi che non condivido. Io sono pronta ad occuparmi di contrasto alle forme di discriminazione e di violenza. Sono pronta a dare patrocini a seminari e convegni che si occupano di questi problemi”

 «Sono pronta ad agire su casi concreti e reali. Qualcuno che mi venga a dire che un omosessuale non è stato assunto per via della sua tendenza. O che sempre per tendenze sessuali venga negato un affitto o qualsiasi altro diritto. Allora sì che intervengo».

 «Sì, i miei amici omosessuali non mi dipingono una realtà così tetra per gli omosessuali del nostro Paese. Per questo, invece, sono pronta a sollecitare il nostro ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite perché si faccia portavoce della richiesta della depenalizzazione universale dell'omosessualità».

Quanto alla  commissione per i diritti dei gay, delle lesbiche e dei transgender che pure alberga proprio dentro il suo ministero dice :
«Non ho ancora preso bene visione di cosa sia e a cosa possa servire», dice. E poi spiega: «La verità è che una volta verificato a cosa serve credo che la userò per occuparmi anche di altro. Ci sono molti problemi di Pari opportunità. Un esempio? Nei luoghi di lavoro ancora oggi le donne guadagnano il 30% in meno dei loro colleghi pari grado. E questo è o non è un problema serio?».

E poi nota ; non esistono solo i Gay : “Disabili. Anziani. Bambini: ce ne è di problemi di pari opportunità nel nostro Paese»,

 E spiega: le associazioni nazionali dei gay dicono che in due anni ci sono stati 12 casi di vittime di violenza omosessuale? Ma hanno presente i dati della violenza e della molestia sessuale sulle donne? Almeno 6-7 milioni ogni anno».

Insomma, buon senso ? Vedremo. Intanto quest’anno sono stato organizzati ben 5 Gay Pride, per lo più pittoreschi baccanali demodè, provocazioni un po’ superate, apparentemente inutili , spesso inutilmente blasfeme.

 Chi sa se la ministra riuscirà nella quadratura del cerchio : non dimenticare i problemi degli omosessuali, che pure ci sono ancora, anche se a “ macchia di leopardo” e  personalmente  sospetto proprio in zone  culturalmente connotate in modo che i “baccanali “ irrigidiscono le posizioni, ed occuparsi anche e finalmente di altre corpose discriminazioni vive e vegete nel Bel Paese?

Arcigay ovviamente attacca  per bocca di Mancuso: " come comunità omosessule avremmo bisogno di un ministro per le Pari Opportunità che sia al corrente del ruolo che ricopre.. invece si ha l'impressione che non sappia dove si trova"

Ora io mi chiedo , se sarebbe un buon Ministro quello che  demagogicamente partecipasse ai cortei  concettualmente superati di gay mascherati e inutilmente volgari,  cortei che sono convinta servono solo a mantenere ghettizati i gay, ma sono utilissimi per propaganda politico_sindacale, o se non è meglio un Ministro che per ora, si mostra dialogante sulla sostanza e sul particolare?

La depenalizzazione universale della omosessualità e la promessa di prendere in considerazione "casi concreti" di discriminazione, sembrano buoni , ottimi propositi, che  andranno verificati ovviamente, nei fatti

 

 

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