ROMA - Ponte Fabricio (isola tiberina) e leggenda di Papa Sisto

Scritto da Marista Urru   
domenica 14 settembre 2008






















Ponte Fabricio

Ponte Fabricio, il più antico di Roma, davvero un miracolo che sia ancora intatto visto che data dal 62 a.C, viene detto Ponte dei quattro capi, e poiché lo strambo nome non è ben sicuro a cosa o a chi sia dovuto, la fantasia fervida dei romani vi costruì una leggenda un po' bislacca.

Vediamo anzitutto cosa sappiamo di sicuro su questo antichissimo e bellissimo ponte romano: di sicuro, visto che lo attestano le iscrizioni poste nelle  4 arcate, fu costruito  da un curatore di strade nel 62 AC di nome, Lucio Fabricio. I quattro capi sarebbere quelle teste  raffigurate nelle misteriose  erme,  rappresentanti Giano quadrifronte e probabilmente  servivano per delle balaustre forse in bronzo.

Dicono gli studiosi che queste erme quadrifronti di Giano sono le uniche  del genere di cui si abbia notizia a Roma, la tradizione vuole appunto che fossero 4, ma oltre alle due rimaste  sul ponte se ne è trovata una terza soltanto ed  è inserita nel monumento-fontana al poeta romano Gioacchino Belli in piazza Sonnino


Dunque di fronte a tante incertezze fu naturale  per i romani esercitare la fantasia e lo fecero alla grande, sconvolgendo del tutto i fatti storici.

Il ponte sarebbe stato costruito per volere di Papa Sisto V, che avendo regnato per 5 anni, durante il suo pontificato avrebbe fatto costruire 5 fontane, 5 strade, 5 ponti e infine, quando raggiunse la ragguardevole cifra di 5 milioni nei suoi forzieri.. morì. Quindi il pOnte fabricio sarebbe uno dei 5 ponti fatto costruire da Sisto Quinto, che probabilmente lo fece solo restaurare. Comunque la leggenda continua, durante appunto un restauro sarebbe sorta una inimicizia profonda fra gli architetti che lavoravano al ponte, il Papa seguiva la cronaca dei loro litigi, ma stette sempre in silenzio, aveva premura consegnassero il lavoro, quando finalmente questo avvenne, Sisto V, dapprima si congratulò poi  rinfacciò  loro il comportamento indegno per dei buoni cristiani e lo scandalo dato alla città , quindi ordinò che venissero messi a morte e decapitati proprio sul ponte, naturalmente la condanna venne subito eseguita, ma poiché il loro lavoro era stato di suo gradimento, ordino’ che si erigesse ai quattro un monumento che li tenesse uniti per sempre.

Così il popolo romano con questa leggenda fantasiosa ed un poco assurda, rimediò al fatto che delle erme in realtà non sapevano un bel nulla

 


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