Mente Unica e forme - pensiero |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
luned́ 29 settembre 2008 | ||||||||
Una intuizione è alla base del pensiero orientale, il concetto della Mente Unica universale da cui promana tutta la esistenza. Noi occidentali in genere abbiamo un poco snobbato questo pensiero per cui tutto, come ha esposto chiaramente YUNG, avrebbe origine nel nostro inconscio nella Mente universale o Unica ed a cui ognuno di noi partecipa. Di questo argomento lo psicologo tratta in modo chiaro anche nel commento psicologico ad uno scritto da leggere assolutamente, almeno a mio parere: “ Il libro tibetano della Grande Liberazione” di W. Y. Evans Wentz. La possibilità di disquisire se i fenomeni paranormali abbiano una qualche possibilità di esser riconosciuti come reali, passa dalla conoscenza di questi e simili scritti, per approdare alle moderne dottrine della fisica quantistica mediante la conoscenza delle quali si può arrivare ad affermare con i moderni fisici, che quello che noi comunemente chiamiamo mente può “coincidere con un potenziale quantistico situato a un livello energetico più sottile del cervello biologico, e per questo da esso stesso filtrato e limitato.” (Vedi Radio Mente di Luca Bertolotti).
Naturale a questo punto, abbandonando la scienza fisica, ricollegarsi alle antichissime teorie Yoga sulla Mente Unica non creata, unicum in cui il tempo presente, passato e futuro non hanno alcun senso. Teorie che fanno dire a Yung nei suoi studi che tutto ha origine nell’incoscio ( la Mente), e poiché ovviamente la mente di ognuno di noi è parte della mente Universale, ognuno di noi partecipa nell’originare quel tutto. Quindi se il tempo è da considerare un continuum nella Mente, arriviamo facilmente a comprendere come possa essere che eventi fisici e psichici possano coincidere in un tempo senza tempo. Cerco di spiegarlo con un episodio occorsomi in gioventù : avevamo un conoscente-amico, un ragazzo che intuivamo essere sensibile e psichicamente in tensione per problemi personali, cercammo di aiutarlo come potevamo, poi benché sembrasse sinceramente assai legato alla nostra famiglia, si allontanò , non lo vedemmo più. Presi dal viver quotidiano e dalle fatiche dei rispettivi lavori e da due figli piccolissimi e vivacissimi, pensammo a lui distrattamente e sporadicamente. Una domenica tra le tante serena e tranquilla, dal momento della prima colazione fino a notte, fui “infastidita” dalla visione, in altro modo non so spiegare, di un uomo con una candida camicia a maniche ampie, che cadeva a capofitto da un attico. Una immagine impressa nella mente che mi si riproponeva come una scena alla moviola, ancora e poi ancora, una cosa snervante. Cercai di “vedere” meglio ( all’epoca cominciavo qualche esercizio elementare di yoga) ed ebbi l’impressione, e non chiedetemi come funziona che non lo so, che il “messaggio” venisse da alcune palazzine abbastanza vicino a casa nostra. Chiesi a mio marito se a lui risultasse che dei tanti amici e conoscenti che frequentavano casa nostra qualcuno abitasse colà, visto che un uomo secondo me , ormai ne ero convinta, stava per uccidersi. Non ci sembrava di conoscere nessuno, cercammo di metter insieme le informaioni, non venimmo a capo di nulla, pensai di essere esaurita, cercai di dimenticare e ci riuscii. Raggelai quando due mesi dopo dal parrucchiere sentii delle signore commentare il suicidio immotivato ed incomprensibile di un giovane , che appurai essere il nostro conoscente e che proprio quella famosa domenica si era gettato dal terrazzo del suo attico posto nel comprensorio da cui mi pareva venisse un angosciato messaggio di morte. Postulando una Mente Unica, possiamo comprendere come si possano verificare coincidenze tra un evento psichico ( nel mio caso una apparente visione o predizione, visto che non so l’ora in cui effettivamente si è ucciso ) ed un evento fisico reale ( il suicidio). Si sarebbe avuta, se ho ben capito, una sincronia ( coincidenza significativa tra un evento psichico ed uno fisico) e questa spiegherebbe l’apparente fenomeno parapsicologico; il guaio è che questa sincronia è sempre casuale, non prevedibile, non ripetibile. La parapsicologia risulta , annosa questione, quindi non sperimentabile. Ma c’è un altro aspetto che la esistenza della Mente Unica la cui esistenza sembra confermata dagli studi di fisica quantica pone, e su cui varrebbe la pena di indagare tenendo presente che i Tibetani tutti trovano la cosa naturale da sempre : se cioè la nostra mente partecipa della essenza della Mente Unica “ substrato generatore di materia e azione” ( Pauli), trova appunto spazio la teoria tibetana seconda la quale non esistono in sé soltanto le proiezioni della Mente Universale, ma anche quelle delle nostre menti. Disse Yung : “l’inconscio ha e crea le sue forme, i suoi fantasmi in un tempo senza tempo”. Si aprirebbe a questo punto la possibilità di esplorare la possibile esistenza di un fenomeno interessante : le forme - pensiero
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