Orfeo ed Euridice - MITO |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
mercoledì 15 ottobre 2008 | ||||||||
Il Mito di Orfeo è forse quello che più ha fatto sognare
l’universo femminile, dopo una schiera di eroi armati e muscolosi, di
avventurieri e guerrieri senza paura, di dei
capricciosi e senza cuore, ecco un personaggio mite, che non impugna la
spada e non fa stragi : il bell’Orfeo, che non per niente è figlio di Apollo e
della dolce Calliope,
Stesso metodo usò quando la nave dovette affrontare il
pericolo mortale di rocce che alternativamente si spostavano cozzando fra di
loro, egli cantò e le rocce si
fermarono, ancorandosi al fondo; cantando calmò il drago che vegliava sul vello d’oro e
, cosa ancor più strabiliante, quando gli argonauti dovettero affrontare il
canto delle sirene, lui con il suo canto dolcissimo le fece zittire dallo
stupore.
Orfeo non si arrese, e con la forza ed il coraggio che a volte le persone miti a sorpresa sanno mostrare, scese agli inferi, impresa non da poco, e.. cantò. Il suo canto soave si sparse nel regno de buio e del silenzio, ed era un canto tanto dolce e disperato che Plutone e Proserpina sua sposa, si commossero e gli accordarono di riportare la sposa tanto amata sulla Terra facendogli però una raccomandazione, non avrebbe mai dovuto voltarsi indietro a guardarla finchè non fossero arrivata a casa.. Purtroppo, già prima di uscire dall’Ade, Orfeo non resse al desiderio intenso di guardare Euridice, e quasi senza rendersene conto, si voltò e vide Euridice man mano svanire per sempre.
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