LEGGENDE - L'estate di San Martino |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
martedì 11 novembre 2008 | ||||||||
La leggenda di San Martino
Era l'11 novembre e faceva un gran freddo, piovigginava e tirava un forte vento . Martino era un cavaliere quindi viaggiava avvolto nell’ ampio mantello di guerriero. La tradizione vuole che lungo la strada incontrasse un povero vecchio coperto soltanto di pochi stracci, sospinto dal vento, barcollante e tremante per il freddo.
Martino fu preso da sentimento di pietà , pensava:
"Poveretto, morirà per il
gelo!"
Dio ve ne renda merito!", balbettò il mendicante, e sparì, Martino, rasserenato, spronò il cavallo continuando sereno il suo viaggio sotto la pioggia mentre il vento sembrava prendere forza tanto da sembrare volesse davvero portargli via anche la parte di mantello rimasta. Ma fatti pochi passi, d’improvviso ecco che smise di piovere e il vento si calmò mentre le nubi si diradarono e poi se ne andarono e l'aria si fece mite, Il sole cominciò a riscaldare la terra obbligando il cavaliere a levarsi anche il mezzo mantello, fu un vero e proprio prodigio :l'estate di San Martino, che si rinnova ogni anno per ricordarci un atto di carità. Durante la notte Martino sognò Gesù che lo ringraziava mostrandogli la metà del mantello: con gioia egli comprese che il mendicante incontrato era proprio Gesù. Decise quindi di farsi battezzare e si adoperò molto per la conversione dei Galli al cristianesimo. San Martino è il patrono di cavalieri e cavalli, dei sarti e dei mendicanti, dei poveri e dei sinistrati, dei fabbricanti di botti e degli ubriachi, degli alcolizzati guariti, dei mariti traditi, dei viticultori, dei vendemmiatori e dei sommelier, perché in occasione della sua festa si beve il vino nuovo Tradizioni: vino novello e castagne, proverbi Per San Martino, cadon le foglie e si spilla il vino Per San Martino, castagne e buon vino
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