Il gioco sadico dei flussi migratori: la legge della domanda e della offerta
I migranti, è un dato di fatto,
dobbiamo accettarli, e questo per il semplice motivo che sarebbe disumano
respingere dei disperati e difficile farlo, tanto più se c'è
chi li spinge da noi e se chi li spinge è più forte di noi.
Tanta
gente bisognosa di lavoro, per la legge della domanda e dell'offerta
abbassa il valore e quindi il costo del lavoro. Provate a
combattere queste realtà!
Eppure dovremmo combatterla, per noi e
per loro, uomini, donne e bambini costretti ad abbandonare i loro
Paesi, le case, gli affetti, le abitudini. Un bel gioco, si sono
pensati un bel gioco sadico, e noi dobbiamo sottostare, perchè non abbiamo capito in tempo, perchè ci siamo lasciati riempire la testa di quello che serviva al potere che sta rovinando la vita di troppi di noi.
Noi
costretti a vedersi deprezzare il lavoro di Italiani, così che Italiani saranno e sono già i nuovi
schiavi. Ecco cosa si vuole, saremo accomunati a popoli che si pretenderebbero poco
pretenziosi, accontentarsi quindi del poco e del pochissimo,
disabituati al welfare, portatori “solo “ di diritti umani, quindi
paurosamente sprovvisti nella nostra percezione di quelli che a noi vengono dalla consapevolezza di
aver contribuito per decenni alla ricchezza del Paese e di aver
quindi dei crediti verso chi invece quel Paese sta depredando
vistosamente da decenni e che ora si fa scudo di una strana crisi da
contabilità sbagliata per raspare anche il fondo del barile.
Cosa di meglio per il potere che una nuova
lotta fra poveri? La vuole il potere, la ha preparata con cura e solo per questo non dovremmo farla.
La realtà è purtroppo solo una: non siamo pronti
a non partecipare a questo gioco sadico: hanno ben lavorato, hanno
affamato i più deboli di noi, li hanno privati della casa, hanno
costretto i giovani ad emigrare, chi resta deve adeguarsi, ora si
dovrebbero avere lotte per la pagnotta, per il lavoretto, per la casa
popolare, se ne avanza qualcuna tra quelle date ai vip e quelle date
agli zingari, chè anche loro hanno la loro parte in questa
drammatica recita. Non siamo pronti a fare da spettatori, non siamo
pronti a vederci parte comune di un gioco sadico per derubarci delle
risorse che sarebbero nostre le italiane, e loro le Africane, questo
è il vero dramma: non siamo ancora pronti, abbiamo la testa troppo piena di idee sbagliate, di destra, per semplificare e di sinistra... hanno lavorato bene , ora sta a noi capire, il resto verrà da sè.
Vedi anche: https://www.maristaurru.com/index.php/Articoli/Un-lungomare-un-vu-cumpra-e-due-lune.html
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1. una bomba Scritto da Marista, il 07-06-2013 19:12 Nessie cara, immaginavo che tu saresti stata in disaccordo, con buone ragioni, verso quello mio che appare un buonismo, e non lo è. Tu hai colto, e non poteva essere altrimenti, il punto saliente di questa immigrazione dall'Africa: una guerra, ma non portata dai poveri se non da eventuali pedine ad hoc, agitatiri e simili. Ora per sperare di vincere una guerra devi conoscere chi ti sta facendo guerra e conoscere l'arma che sta usando. L'arma peggiore: uomini e donne affamati, disperati, distolti dalle proprie terre e pieni di odio e rancore, come abbiamo visto accadere in Francia da parte di immigrati di seconda e terza generazione.. i soloni chiccosi non se la aspettavano... per stupidità mi permetto di dire, visto che da giovane ho dato lavoro da baby sitter a giovani studentesse africane che mi raccontavano di come fossero disperati avendo scoperto come e perchè il loro studiare sarebbe stato inutile al Paese di origine. Mi hanno insegnato molto ed ora so che siamo vittime noi e loro di un potere forte che nessuno dei nostri politici ha voglia di avversare o sa avversare.. guarda i leghisti, hanno abbaiato e poi... Se non staremo più che attenti, se non capiremo fino in fondo cosa ci stanno facendo le vittime dell'odio e del rancore di questi popoli saremo noi, noi innocenti . Una bomba di odio e di povertà si sta per riversare sulla nostra terra, e credo che la linea dura servirà a poco. Mi dai 'idea di riportare un bel post su questo argomento, niente affatto buonista, di Mondart, spero lo leggerai
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2. Una bella macedonia Scritto da Marista, il 07-06-2013 18:50 Caro Piero Paris, hai messo su una bella macedonia . Una lettura dei fatti intrisa di paura e di luoghi comuni.L'immigrato visto come invasore che ti vuole conquistare, noi da immigrati non fummo invasori, ma secondo te bestiame da ripascimento. Peccato che la nostra comunità Italiana in America, per esempio, dopo poche generazioni si sia potuta guadagnare stima ed integrazione, non è andata per conquistare ma per lavorare come fanno tantissimi che vengono qui. Nessun senso critico per gli errori e le durezze di noi occidentali, non un pensiero alle difficoltà dei migranti. Pericoloso il tuo pensiero, frutto diretto della volontà di divisione ed odio tra i popoli che guida le elites che ci stanno sfruttando tutti. Dici che gli immigrati hanno limitato i piccoli lavori con cui molti di noi sopravvivevano, verissimo, ma possibile che non ti poni nessuna domanda e che dai passivamente ogni colpa a chi viene qui spinto da fame e povertà? Non ti chiedi chi, come e perchè ha reso affamati popoli ricchissimi di materie prime? Non ti chiedi come mai quelle persone alle quali non viene data alcuna possibilità sulla terra d'origine , troppo spesso qui supera difficoltà per noi inconcepibili e dimostra capacità che appartennero a noi nel dopo guerra e che ci sono state scientemente spente con mille artifici? Popoli mantenuti in guerra, popoli mantenuti divisi e ora spodestati della loro terra.. e tu non ti chiedi nulla, ma vivi nel risentimento e nella paura e sei di quelli che guardano il dito che indica la luna e non vedono la luna. Il lavoro ci viene fatto mancare a bella posta, come cappero fate a non capire, gli immigrati vengono mandati qui come forza lavoro per abbassarne il valore: siamo tutti prigionieri nel medesimo lager i nostri carcerieri sono gli stessi, e non ne usciremo combattendo tra noi, che è quello che si vorrebbe. Per difenderti devi sapere, capire da chi e da cosa devi difenderti, se non sarà davvero la fine
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3. http://sauraplesio.blogspot.com/ Scritto da Nessie
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' target='_blank'>, il 06-06-2013 23:56 Ciao Marista, come sai su questo tema sposo la "linea dura" e pertanto sono d'accordo col commento di Piero Paris. Purtroppo non possiamo permetterci atteggiamenti irenici e angelici. Sappiamo benissimo che gli stati-nazione si disintegrano anche con la demografia. I cinesi comunisti lo hanno fatto con il Nepal costringendo molti monaci buddisti a espatriare da casa loro. Stalin ogni volta che voleva opprimere qualche minoranza etnica, infiltrava nel tessuto sociale, altre etnie incompatibili per scatenare conflitti, a suo favore e a sfavore delle popolazioni che intendeva opprimere. Non è così semplice limitarsi a dire "POveretti! sono qui per lavorare". O anche "Eravamo anche noi degli emigranti" eccetera. Ti consiglio di vedere questo filmato di un ideologo (Kalergi) del meticciamento universale quale arma per fare estinguere il continente Europa e la civiltà bianca e occidentale : http://www.youtube.com/watch?v=hSEtOnTvqXM&feature=player_embedded
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4. ? Scritto da Piero Paris , il 05-06-2013 19:44 GLI INVASORI I territori non si conquistano solo con le armi, ma anche chiedendo accoglienza e la persona accolta, come la Storia e le esperienze vissute ci insegnano, non rinuncerà mai alla propria cultura. Al contrario, resterà radicata alle sue origini, alle sue usanze ed alle proprie convinzioni spirituali che insegnerà alla sua discendenza, la quale, di conseguenza, continuerà a sentirsi diversa da chi la ospita, creando così delle comunità aliene in seno ad un altro popolo che spesso sfociano in gravi conflitti, senza dimenticare certi luoghi di culto dove si istiga al terrorismo. L'attaccamento alle proprie idee ed al proprio modo di vivere mantiene ogni etnia separata dalle altre. Si formano così dei gruppi e delle aggregazioni con regole ed abitudini che non sono compatibili con quelle del popolo ospitante, anche se in certi grandi paesi, dove c'è abbondanza di spazio e grandi risorse, etnie e culture diverse vengono tollerate. Popoli affamati e disperati che fuggono da guerre e miseria dovute alla loro stessa arretratezza culturale e fanatismo religioso radicato nelle loro menti. Un miscuglio di etnie e culture che sta portando all'estinzione la cultura del popolo italiano, come pure quella di qualche altro popolo occidentale, già congestionato da nomadi e vagabondi. Come avvenuto agli indigeni di certi paesi colonizzati, i quali, rimasti in pochi non tanto per le stragi subite, ma per essere stati costretti a convivere con una cultura che non è la loro, restano tuttora emarginati nella loro stessa terra. I nostri emigranti a loro tempo, dopo un'attenta visita medica, denudati e guardati in bocca come si esamina un cavallo, furono chiamati a popolare degli immensi territori completamente spopolati. Nessuno di loro si è mai potuto permettere di vagabondare liberamente in casa d'altri. Vengono a frotte senza controllo. Spesso salvati in mare ed aiutati a sopravvivere. Alcuni vengono col mero intento di delinquere, molti altri per cercare lavoro, i quali, non trovandolo, finiscono anch'essi per delinquere. Hanno fatto chiudere tante piccole aziende manifatturiere che erano una grande risorsa per il Bel Paese, le cui maestranze sono ora costrette ad arrangiarsi in modo illecito. Hanno soppiantato in massa quei venditori ambulanti che già lottavano per la sopravvivenza, i quali sono ora costretti a vivere di espedienti o a delinquere anche loro, gratificando così quei buon samaritani, i quali sostengono che non sono solo gli immigrati a commettere illeciti. Nessuno può più camminare per strada senza il rischio di essere scippato o rapinato. Nessuna donna può uscire di casa da sola senza la paura di venire stuprata e nessuno può più stare tranquillamente in casa senza il pericolo di essere persino ucciso per rapina. I nostri centri d'accoglienza, presidi sanitari e carceri sono stracolmi di sbandati, gente disperata e delinquenti con grande dispendio delle forze dell'ordine e grave dissesto delle casse dello Stato. La situazione si è talmente aggravata che sarà molto difficile poterne uscir fuori prima di raggiungere il punto di non ritorno, grazie a quei politici e sindacalisti che hanno voluto una società multiculturale. da COCOMIND.com - La voce del dissenso
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