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Intervista al Prof E. Folliero la miseria prossima ventura dopo il colpo di Stato dei banchieri PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
venerdì 09 novembre 2012
le isole del canale
Guerasey e Jersey, ve ne hanno mai scritto o parlato in tv? ( che aspettate a spegnerla a proposito?) Non credo. Eppure sono importanti, piccole e bellissime, poste nel Canale della Manica, sono i principali paradisi fiscali del mondo e l'Europa le usa, eccome se le usa!
Ci stanno ingannando alla grande, ormai è evidente e non lo vede nell'ordine : chi  ha interesse a non vederlo, o crede di avere questo interesse, e chi poveretto è stato completamente lobotomizzato dai media che dipendono tutti o appartengono al sistema bancario che ha attuato la truffa del secolo  e la porterà a compimento finchè non avrà distrutto l'Europa. Noi pubblicheremo a puntate  da   europeanphoenix  questa interessante ed illuminante intervista  al prof Folliero, questa si andrebbe  fatta leggere nelle scuole!

Federico Dal Cortivo intervista il Prof Attilio Folliero, politologo residente a Caracas. I parte


Prima di rispondere alle domande, mi permetto una premessa. Io vivo lontano dall’Italia da dieci anni; ovviamente, ho sempre seguito e continuo a seguire le vicende italiane attraverso i grandi media: i telegiornali “aggiustati”, i programmi come “Porta a Porta”, i grandi quotidiani... tutti interessati a mostrare sempre e solo una parte “della storia”. Recentemente, per esempio c’è stata a Teheran l’Assemblea dei Paesi non allineati, che praticamente in Italia è passata sottosilenzio, con poca informazione e quella poca passata era tutto meno che imparziale ed obiettiva... “I «non allineati» a Teheran fiera d'odio per l'Occidente”, per dirla con il titolo di un noto giornale nazionale italiano; non c’è nessun odio verso l’occidente da parte dei Paesi non allineati, ma questa è l’informazione che è costretto a leggere l’italiano medio.

Nell’antica Roma, quando stava per cadere l’impero, c’erano persone che vivevano come se niente stesse passando, continuando a fare banchetti ed orgie come al tempo del massimo splendore dell’impero... vennero travolti senza rendersi conto di quello che gli stava succedendo! La situazione italiana (e dell’occidente, dell’Europa e degli Stati Uniti) di oggi è praticamente la stessa che si viveva alla caduta dell’impero romano: molti continuano a vivere senza rendersi conto di quello che gli sta per accadere. I politici nostrani (tutti) litigano fra di loro sul sesso degli angeli, però la quasi totalità di loro guarda ancora estasiata agli USA ed alla sua politica neoliberista e guerrafondaia, come se gli USA fossero ancora la superpotenza uscita vincitrice della seconda guerra mondiale; questi politici non si rendono conto che gli USA sono sul bordo del tracollo, più o meno imminente, che condurrà alla fine dell’Unione. Fino a quando, ad esempio, il governo USA potrà sostenere un deficit giornaliero di oltre 4 miliardi di dollari? La Federal reserve, il banco centrale USA, recentemente ha deciso di comprare al Tesoro titoli di stato per 40 miliadi di dollari al mese, ossia stamperà ogni mese 40 miliardi di dollari! Senza questa misura, il ministro delle finanze Usa avrebbe dovuto annunciare al mondo che gli USA non possono pagare i debiti! Ma per quanto tempo potranno andare avanti stampando dollari? Che succederà al dollaro ed agli USA il giorno, ormai non tanto lontano, in cui il Ministro delle Finanze USA sarà costretto ad annunciare che non può pagare il debito? Queste sono le domande a cui dovrebbero rispondere i politici nostrani che guardano al mito americano!

Questi stessi politici, che litigano tra di loro sul sesso degli angeli, tutti, indifferentemente, guardano alla Unione Europea e pensano che la Germania, la Francia, le loro banche, il loro modello sia il “non plus ultra” ed ignorano totalmente che il debito del Deutsche Bank, ad esempio, secondo i dati dell’ultimo bilancio trimestrale pubblicato (30/06/2012) è 1.579 miliardi di Euro e quello del BNP Paribas è 1.344 miliardi, praticamente il debito di cadauna delle principali banche di Germania e Francia equivale al PIL italiano! Queste sarebbero le locomotive della Unione Europea a cui tendono lo sguardo i politici italiani.

Alla parzialità dell’informazione dei media, va aggiunto il provincialismo ed il limite linguistico che impedisce ai politici ed in generale all’italiano medio di guardare oltre il proprio orizzonte od oltre l’orizzonte rappresentato da USA e Regno Unito, ossia CNN e BBC. Sicuramente molti italiani parlano l’inglese, guardano e leggono media in inglese; il mondo, però sta cambiando: quanti politici e quanti italiani guardano, ad esempio i telegiornali della Russia, della Cina, dell’Iran o dell’America Latina? L’italiano medio si conforma con quello che dicono i grandi media ufficiali italiani e stranieri di USA, Regno Unito e Francia; tutto il resto è ignorato e questa “ignoranza del mondo” traspare evidente nei commenti dei soliti politici che si alternano nei salotti di trasmissioni come “Porta a Porta” e simili. Il precedente ministro della Difesa italiana, quando in merito alla mancata estradizione del “terrorista” Battisti da parte del Brasile parlò di questo paese come di una repubblica delle banane senza rendersi conto del ruolo che svolge oggi il Brasile a livello mondiale. I media di tutto il mondo hanno ripetutamente passato l’opinione di questo ministro, secondo cui in pratica si poteva fare pressione sul Brasile rispendendo a casa i giocatori che militano nel campionato italiano, come se l’economia del Brasile dipendesse solamente da questi introiti! Cotanta saggezza di ministro, con la sua limitata conoscenza della realtà geopolitica mondiale riuscì a trasformare lui stesso e l’Italia in una barzelletta!

Quanti italiani si conformano con quello che riportano i media ufficiali, in merito agli avvenimenti della Siria, o a quanto successo in Libia lo scorso anno? Quanti italiani sono veramente al corrente della situazione economica europea, di quello che passa in Grecia, in Spagna, in Italia? Quanti italiani (ed europei) sono coscienti del Trattato di Lisbona? Molti avranno letto in questi giorni del Meccanismo Europeo di Stabilità, con il quale si introduce la possibilità di aiuti agli Stati in difficoltà; qual è il vero fine di questo provvedimento? Fino ad oggi, però, in base all’articolo 123 del Trattato di Lisbona era proibito qualsiasi tipo di aiuto diretto agli Stati. Il BCE presta soldi alle banche private al tasso di interesse di riferimento (oggi 0,75%) e le banche private prestano soldi agli Stati, comprando titoli di stato, per esempio alla Grecia ad un tasso di interesse del 20% ed oltre; all’Italia stanno comprando, oggi, titoli ad un tasso di circa il 6%. Un meccanismo studiato ad hoc per favorire le banche private, le grandi multinazionali del credito. Quanti italiani, quanti europei sono coscienti di questo meccanismo che consente di rubare impunemente? Molti credono che la Banca d’Italia, o la Banca Centrale Europea, appartenga allo stato italiano o alla Unione Europea ed invece sono organismi privati, SPA, esattamente come la Fininvest o la FIAT con alcune limitazioni e controlli pubblici ex Legge 262 del 28 dicembre 2005 per dare la parvenza di essere qualcosa di differente! Il BCE appartiene alle varie banche centrali s.p.a., per cui è la stessa cosa.

Oggi si è arrivati al Meccanismo Europeo di Stabilità, di cui parleremo in seguito. Questa è l’Europa dei banchieri.

In Italia, in Europa si parla della lotta all’evasione fiscale, qualche volta si è perfino parlato dei paradisi fiscali e sul tema c’è stato anche un vertice del G20, ma quanti sono coscienti che si tratta solo di fumo nell’occhio, di un inconcludente bla bla bla? Fra la Francia ed il Regno Unito, nel Canale della Manica, nel cuore dell’Europa, esistono delle isole inglesi, che in realtà non fanno parte del Regno Unito e neppure della Unione Europea (Sic! Come se un pezzo di territorio italiano, ad esempio le isole Tremiti, pur facendo parte del territorio dello stato, ai fini giuridici non lo fosse, non rientrando neppure nella Unione Europea e venisse utilizzato come paradiso fiscale).

Tali isole (Jersey, Guernsey) dipendono direttamente dalla corona britannica; queste isole sono i principali paradisi fiscali del mondo dove i riccaccioni ed i furbi di tutta Europa e di tutto il mondo nascondono il loro denaro, licitamente o illicitamente ottenuto, sottraendolo alle imposte. Sempre più spesso nei vertici europei si sente parlare di lotta all’evasione fiscale, ma i vari Monti non fanno altro che prendere in giro gli ignari italiani ed europei. I grandi media italiani, la Rai, Mediaset, e tutti gli altri, televisione e stampa, siano di destra, di centro o di sinistra, si affannano a parlare della lotta all’evasione, ma quante volte hanno fatto il nome di questi pezzi di terra nel cuore dell’Europa? Questa è la realtà informativa italiana.

Premesso, dunque della realtà informativa italiana, parziale e manipolata che è costretta a subire l’Italiano medio ed ovviamente europeo, passo a rispondere con molto piacere alle domande riguardanti la realtà politica ed economica dell’Italia, osservata dal mio punto di vista. Oltre all’analisi della realtà italiana, mi permetto di parlare di quelle che dovrebbero essere le soluzioni da adottare; credo sia importante non parlare sempre e solo dei problemi, ma sia necessario anche offrire soluzioni.

( continua)

fonte: http://europeanphoenix.it/

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  Commenti (2)
1. bentornato!
Scritto da Marista, il 13-11-2012 10:48
Ciao Silvio, bentornato, sai che è un piacere riaverti fra noi. Ero un po' preoccupata. Tutto bene invece.Attilo Folliero, lo ho scoperto per caso. Gold standard, sono in sintonia con te, per quel poco che arrivo a capirne. 
un caro saluto
2. Dopo 3 mesi di silenzio.....
Scritto da SILVIO, il 10-11-2012 10:50
Ciao, Marista! 
Ti scrivo dopo essere uscito dal “coma informatico” auto-inflittomi per un trimestre. 
Fa piacere che tu abbia dato spazio ad Attilio Folliero, anche perché Google e Blogspot hanno fatto di tutto per censurarlo e zittirlo. 
Però, non sono in completa sintonia col suo pensiero (e con quello della moglie, l'economista Cecilia Laya) soprattutto allorché manifestano una certa simpatia per il rispolvero del famigerato gold-standard. 
Ciononostante, meritano rispetto e condivido non poche loro critiche al sistema imperante. 
Ti saluto caramente.

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