Abotrano, detto anche limonina o cedroncella

PIANTE AROMATICHE  -  Artemisie

Il nome deriva da Artemide dea guerriera che proteggeva le partorienti e con l’aiuto di erbe  guariva moltissime malattie,  tra queste prediligeva la artemisia  che le  era stata indicata dal Centauro Chirone.

Le artemisie sono comunque parecchie e assai diverse tra loro. La Artemisia  detta assenzio, fa parte delle erbe di san Giovanni, cioè di quel gruppo di erbe “magiche” che nella notte di San Giovanni, al solstizio di estate, quando si dice che soprannaturale e naturale arrivano a compenetrarsi, assumono appunto tali proprietà magiche. Ricordate il “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare?

Comunque tra le altre cose, si crede che metter un rametto di assenzio in tasca protegga il viaggiatore dai pericoli.

L’ Abrotano  era venerata presso i Greci,  come erba della felicità e della raffinatezza, ha

foglie finemente frastagliate verde intenso molto aromatiche semipersistenti. Fiori insignificanti giallastri in estate. Ed è usata  in cucina su carni dal sapore forte.

Dragoncello o estragone

Dragoncello: deve il suo nome alla credenza che  fosse antidoto contro i veleni dei serpenti. Per il suo profumo delicato tra l’anice e il sedano è adatto per insaporire piatti di pesce, frittate, formaggi freschi, salse e ripieni, ottimo sulle carni e nelle insalate. In Toscana nasce spontaneo, noi lo possiamo seminare in zona calda e sabbiosa : si semina in primavera, ed in autunno si dividono i cespi
Proprietà terapeutiche: toniche, stomachico-digestive, aperitive In infuso può alleviare l’insonnia e la costipazione.

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