Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.

Marista
Siete in: Home arrow Cesoia & Rastrello arrow LE CAMELIE
Ricerca personalizzata
Amministrazione
LE CAMELIE PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
domenica 02 marzo 2008

 

Queste piante hanno bisogno di ossigenare le radici e  per questo scopo hanno spesso  delle radici superficiali fuori dal terreno. Sfortunatamente molti coltivatori inesperti vedendo queste radici, le ricoprono col terriccio. Anche un substrato troppo fine e compatto, porta al marciume. La torba fine se non corretta, toglie l’aria alle radici perché non è porosa e inoltre trattiene troppa acqua, per questo le radici asfissiano e diventano suscettibili al marciume più comune: quello causato dalla Phytophthora cinnamomi.

I sintomi del marciume da Phytophthora sono l'imbrunimento delle foglie con le nervature che rimangono in rilievo e quasi sempre una graduale e progressiva defogliazione. Durante i periodi più umidi l’intera pianta può avvizzire completamente di colpo,  come se fosse colpita da apoplessia.

Se le trapiantate in terra assicuratevi che  non vi siano  ristagni. Per quelle coltivate in vaso invece procuratevi un substrato molto sciolto  che assicuri una buona aereazione e drenaggio.

Aggiungete se mai  al substrato 10-20% di sabbia fine bilanciata con altrettanta corteccia di pino della macinazione da 0,5 a 1,5 cm. Questo dovrebbe assicurare un perfetto drenaggio. La corteccia di pino inoltre ha un’altro vantaggio: contiene una sostanza che ritarda lo sviluppo della Phytophthora.

Mantenete il pH del substrato tra 5,5 e 6.5 per ottenere lo sviluppo ottimale e delle piante sane. più il pH si avvicina a 6,0-6,5 e più le camelie sono resistenti alle malattie. Alcuni sconsigliano di’ mischiare il concime con il substrato. Sono preferibili i concimi a lenta cessione  messi in copertura. Mantenete il substrato umido, non bagnato. Le irrigazioni debbono essere regolari  così aiutano il concime a lenta cessione a cedere gradualmente le sostanze nutritive alle radici. E se le radici, ben ossigenate, ricevono la giusta quantità di fertilizzante, le piante crescono più rapidamente, sono più sane e resistenti ai marciumi radicali.

Se le  piante mostrano sintomi di marciume  usate dei fungicidi come l’Aliette o simili per curare il marciume radicale da Phytophthora.

Hanno fama di essere di difficile coltivazione, e quando le vediamo dai fiorai o  nei vivai, un poco ci intimidiscono, non sappiamo che farne quasi, se metterle in piena terra o lasciarle in vaso; e poi mille altri dubbi ci assalgono. Invece avere una o più piante di camelia , prendersene cura con  risultati soddisfacenti è più semplice di quel che  possa apparire.

Anzitutto questo è il momento di comperarle, tenendo presente che sopportano temperature fino a 12-13 gradi sottozero.

Privilegiate una esposizione a mezza ombra, sole ed ombra per intenderci con  la luce filtrata dai rami , la protezione dai venti troppo forti, fino a dover se mai ricorrere a barriere frangivento.

Poi  non dimenticate che sono un po’ esigenti in fatto di terreno, sono piante acidofile, il PH del terreno deve essere intorno al 5, terreno sciolto e ricco di sostanze organiche composto di una parte di torba, una di terra di foglie con argilla sabbiosa oppure se la trovate di buona qualità, terra di castagno o di bosco, con un quarto di sabbia.

Se optate per piantarla in piena terra, fate una buca larga e profonda almeno 60 cm. Al fondo la buca dovrà avere almeno 2 cm di cocci o ghiaia, importantissimo il drenaggio. Badate che  la buca dovrebbe avere al centro una montagnola di terriccio su cui adagiare la pianta, perché l’apparato radicale non deve stare troppo in profondo. Pacciamate bene con foglie o  torba, anche gli aghi delle conifere vanno bene, lo spessore deve essere alto almeno 15 cm.

Le annaffiature debbono essere regolari e ricche. La concimazione avverrà almeno 2 volte l’anno con cornunghia o concimanti specifici sui quali non dovete essere superficiali, debbono essere di buona qualità e dimezzate le dosi consigliate sulle confezioni.
Dopo la fioritura eliminate i rami secchi o quelli che  vi sembrano poco adatti alla forma che desiderate per la vostra pianta.

Le malattie

Tenete presente che spesso le scottature solari sono scambiate per malattie, ricordate la esposizione a mezza ombra è vitale . I sintomi sono delle macchie giallo-brune nella parte centrale della pagina superiore della foglia. Se le camelie mostrano questi sintomi mettetele in un luogo più ombreggiato.

Anche una eccessiva concimazione porta i suoi danni :   i sali diventano troppo concentrati nel terreno, ed appariranno delle bruciature marroni sui bordi delle foglie, vengono colpite per prime  le più giovani e quelle molto vecchie. Il problema si presenta più spesso e progredisce più rapidamente nelle piante allevate in contenitore rispetto a quelle in pieno campo, perché i vivaisti tendono a concimarle troppo.

Per prevenire questo inconveniente è bene utilizzare un substrato molto buono e soprattutto molto ben drenato. Se le piante mostrano sintomi di danni da salinità, dilavate i sali con abbondanti irrigazioni e quindi rinvasatele in un altro contenitore con un substrato migliore.

Ora parliamo de le diverse malattie che affliggono le camelie. Solo due di esse -l’apoplessia e i marciumi radicali- sono in genere fatali anche se c'è sempre una speranza di guarire con i trattamenti tutte le malattie.

 





Anzitutto cerchiamo di tranquillizzare quanti si trovano ad aver una pianta che improvvisamente non vuol fiorire, come questa

la pianta appare sana e molto probabilmente lo è, ma ha troppi boccioli, vedete ci sono rami che portano addirittura mazzetti di boccioli, poveraccia, non ce la fa, andava sbocciolata d' estate quando i bocci erano piccoli e quelli che nascevano gli uni accanto agli altri andavano diradati, ruotandoli mentre con l'altra mano si teneva fermo il ramo.



Apoplessia

 
L’apoplessia colpisce in prevalenza nelle zone più umide, e si verifica quando il fungo entra nella pianta attraverso tagli, ferite in genere, comprese le cicatrici delle foglie che cadono in primavera.  In ambiente abbastanza umido anche gli insetti possono trasportare l’infezione se vengono in contatto con il taglio o la ferita di una pianta.

 Si manifesta in varie maniere secondo lo stadio vegetativo o la parte di pianta infetta.

In piante molto giovani o talee appena radicate, la foglia nuova può apparire piccola, debole e afflosciata. La pianta muore velocemente. L’apoplessia dei rametti colpisce le nuove cacciate. Sulla vegetazione più recente le foglie avvizziscono mentre il resto della pianta sembra normale. Qualche volta l’avvizzimento è così esteso che i sintomi si confondono con quelli del marciume radicale. Per alcuni giorni le foglie della parte avvizzita si seccano e si decolorano lievemente. Dopo tre quattro giorni cominciano a diventare brune e cadono dal ramo. La pianta dopo di questo può vivere ancora per un po’ ma è condannata a morire se l’infezione non viene eliminata.

. Un trattamento fungicida di Captan in miscela con Cleary 3336 è molto efficace. Potrete migliorarlo aggiungendo un prodotto bagnante per aumentare la copertura. Questo trattamento è in grado di arrestare l’infezione e impedire che si diffonda.

 Ma se la stagione primaverile è molto umida e piovosa e vi sono già dei focolai di infezione, trattate. Inoltre pulire le piante e la zona di coltura aiuta molto. Il materiale infetto va distrutto col fuoco non semplicemente gettato via ed è meglio sacrificare una pianta intera troppo infetta che provare a risanarla assieme alle altre.

 tagliate comunque  i rami ammalati con attrezzi sterilizzati fino alla zona di colorazione bruno-arancio che delimita la zona infetta. Le forbici vanno sterilizzate ad ogni taglio,  altrimenti rischiate di diffondere l’infezione; sterilizzate gli attrezzi con  ipoclorito di sodio al 10% (varechina) o usando la soluzione concentrata di Captan e Cleary 3336 (due cucchiai da tavola in 5 litri d’acqua).

Gli stessi principi si applicano per la pulizia dei rami dai cancri. Se il cancro è piccolo lo potete tagliare via con un coltello (sterilizzato). Se invece è grosso e su una ramo principale, tagliate tutto quello che si trova sopra, tornando indietro al primo nodo, fino ad arrivare al legno sano.

Dopo aver eliminato la parte infetta, trattate il taglio sul legno sano con  soluzione anticrittogamica, per eliminare il rischio di reinfezioni. Nelle zone molto umide verniciate i grossi tagli (di diametro superiore a mezzo centimetro) con mastice da ferite

In fine alcune specie di Camellia sono più resistenti all’apoplessia. In genere C.sasanqua è più suscettibile di C.japonica e le varietà comuni sono più resistenti di quelle selezionate.

Il marciume radicale

 

Le Camelie hanno bisogno di ossigenare le radici e spesso per questo scopo hanno delle radici superficiali fuori dal terreno,  molti vivaisti, vedendo queste radici, le ricoprono col terriccio e danneggiano spesso la pianta. Anche  un substrato troppo fine e compatto condanna al marciume. La torba fine se non corretta , toglie l’aria alle radici perché non è porosa e inoltre trattiene troppa acqua per questo le radici asfissiano e diventano suscettibili al marciume più comune: quello causato dalla Phytophthora cinnamomi.

I sintomi del marciume da Phytophthora sono , punta secca delle foglie , poi un’imbrunimento delle  stesse  con le nervature che rimangono in rilievo e spesso una graduale e progressiva defogliazione. Durante i periodi più umidi l’intera pianta può avvizzire completamente di colpo, come se fosse colpita da apoplessia.

 Se le trapiantate in terra assicuratevi che il posto non sia soggetto a ristagni. Per quelle coltivate in contenitore invece procuratevi un substrato molto sciolto e che assicuri una buona aereazione e drenaggio.

aggiungete al substrato 10-20% di sabbia fine bilanciata con altrettanta corteccia di pino della macinazione da 0,5 a 1,5 cm. Questo dovrebbe assicurare un perfetto drenaggio. La corteccia di pino inoltre ha un’altro vantaggio: contiene una sostanza che ritarda lo sviluppo della Phytophthora.

Mantenete il pH del substrato tra 5,5 e 6.5 per ottenere lo sviluppo ottimale e delle piante sane. più il pH si avvicina a 6,0-6,5 e più le camelie sono resistenti alle malattie. Alcuni sconsigliano di’ mischiare il concime con il substrato. Sono preferibili i concimi a lenta cessione in copertura. Mantenete il substrato umido, non bagnato. Le irrigazioni regolari aiutano il concime a lenta cessione a cedere gradualmente le sostanze nutritive alle radici. E se le radici, ben ossigenate, ricevono la giusta quantità di fertilizzante, le piante crescono più rapidamente, sono più sane e resistenti ai marciumi radicali.

Se le  piante mostrano sintomi di marciume  usate dei fungicidi come l’Aliette o simili per curare il marciume radicale da Phytophthora .

Antracnosi :

E' una malattia fungina diffusissima per le Camelie. Può fare danni gravi se non subito riconosciuta. L’Antracnosi è una malattia crittogamica causata da un fungo , causa la necrosi dell’estremità dei giovani rametti  e  fa seccare  la parte  colpita. Le foglie  prima mostrano piccole macchie fino a deformare la foglia che assume  una colorazione bruna e dissecca, poi seccano i rami adulti. Il Fungo penetra nella pianta attraverso le ferite causate dalla caduta delle foglie, o dal gelo, potate la parte colpita e irrorate con prodotti rameici

Su giovani piante di due, tre anni , notate avvizzimento delle foglie e dei germogli; tagliando i rametti vedrete che i tessuti interni sono anneriti, contemporaneamente sulle foglie compaiono macchie nere.


ALLARME SE LA CAMELIA PERDE LE FOGLIE 

Se le camelie perdono le foglie, dobbiamo preoccuparci,  probabile marciume da Phytophthora  e come sopra scritto avrete il seccume della ount delle foglie ,  un imbrunimento delle foglie con le nervature che rimangono in rilievo e spesso una graduale e progressiva defogliazione. Durante i periodi più umidi L'intera pianta può avvizzire completamente di colpo, come se fosse colpita da apoplessia.


Necrosi apicale delle foglie di camelia da pithophthora usate fungicidi adatti al marciume  radicale.












Fumaggine

  fumaggine camelia

In genere il fungo che la provoca  è conseguenza di afidi o cocciniglia, che provocano la melata che non fa respirare la pianta  ed arriva il fungo, tolti i parassiti, usate il biancolio per il fungo o spruzzate con soluzione di acqua e sapone 

 

 

  

  clorosi

è dovuta a terreni troppo calcarei o umidità

 

 

 

 

Scrivi Commento
  • Si prega di inserire commenti riguardanti l'articolo.
  • Commenti ritenuti offensivi verranno eliminati.
  • E' severamente vietato qualsiasi tipo di spam. Cose del genere verranno cancellate.
  • I commenti verranno approvati dall'Amministratore prima di venire pubblicati.
  • Ricordarsi di inserire il codice numerico nell'apposito box
  • Se il codice è errato riaggiornare la pagina (refresh)
Nome:
Sito web
Titolo:
Commento:

Desidero essere contattato quando vengono pubblicati altri commenti


Riporta quest'articolo sul tuo sito!

  Commenti (9)
1. Scritto da catia, il 13-05-2012 18:05
la mia camelia sta perdendo solo le foglioline nuove, come mai????
2. caduta fiori okinonami
Scritto da michelinacarletti.gmail.com, il 31-03-2012 08:26
buongiorno, mi è stata regalata da una sola settimana la camelia io non ne ho mai avute,ero molto contenta, ma ora mi stò preoccupando perchè ogni notte mi cade un fiore . la tengo sul terazzo e dato che ho letto che vuole la mezza ombra quando c'è troppo sole tiro giù la tenda. premetto che il mio terrazzo è esposto a sud, ho letto pure che gli dà fastidio il vento ed allora questa notte l'ho tenuta in casa, ma niente da fare al mattino ho trovato un fiore per terra.La pianta è in vaso per dire la verità sono due fusti uno è oki no nami e l'altro è rossa penso sia sultano, in questa settimana l'ho annaffiata due volte con l'acqua minerale. Vi ringrazio in anticipo per quanto mi consiglierete e vi saluto.Michelina
3. Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 22-12-2010 14:00
ok, grazie 
sto pensando di realizzare un bonsai...puoi dirmi qual'è il periodo giusto per intervenire con una potatura drastica per accorciare la pianta? operazione che farò contemporaneamente al rinvaso
4. camelia perde foglie
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 12-12-2010 09:44
Ciao Rosario, per te vale quello che ho scritto per Stefania, se la pianta sta bene, vai tranquillo, le camelie periodicamente in inverno fanno una specie di muta, in primavera rimettono le foglie 
 
Ciao
5. camelia
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 09-02-2010 20:21
Ciao e grazie. In genere la camelia soffre per l trapianto, questo è vero, ma ti consiglio di controllare un particolare che non tutti conoscono: le camelie non debbono essere piantate in profondità, in genere tendono ad emettere radici in supeficie, quasi raso terra, e spesso noi con il rinvaso, credendo di fare bene, le copriamo, capitò anche a me finchè una vivaista amica non mi spiegò l'arcano. Forse già lo sapevi, ed allora controlla se non la hai esposta a correnti di aria se in casa, o a variazioni di calore continue. Comunque se niente di tutto questo riguarda la tua camelia, tranquilla, ogni tre anni circa questa specie di muta invernale dicono sia normale. 
ciao 
marista
6. Bell'articolo!
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 09-02-2010 13:39
La mia camelia sta perdendo foglie e il mio vivaista dice che probabilmente è dovuto al fatto che circa 1 mese e mezzo fa ho effettuato il rinvaso. 
Ha molti germogli e molti boccioli, le foglie apparentemente son sane ma sono preoccupata. 
Complimenti per l'articolo!
7. Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 27-09-2008 12:16
Vi ringrazio del complimento. Sto lavorando alla mailing list e sarò contenta di metterti luciano. Per le foto: non mi è facile trovarne di adatte, non sono professionista e le mie camelie , per ora , non offrono materiale 
un saluto
8. Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 26-09-2008 19:40
mettimi nella mailing list : ottimo articolo
9. Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 26-09-2008 19:37
ottimo articolo : sarebbero desiderabili piu' foto, la descrizione delle patologie purtroppo non facilita il riconoscimento .

Powered by AkoSuite 2007

Condividi con
 
< Prec.   Pros. >
Libri da non perdere

 
Downloads
     
 
 
     
 
 


Segnalato su:
 
     
il Taggatore  
     
Viadeo  
Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.