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Scritto da Marista Urru   
domenica 04 ottobre 2009
plumbago.jpgPLUMBAGO
in Sardegna



Questa bellissima pianta sempreverde non è di difficile manutenzione.

Ha necessità di un terreno acido, umido ma con un buon drenaggio.

Per moltiplicarla i vari manuali dicono di farlo per talea, aiutando il ramo, vecchio di un anno,  con l'ormone radicante.

Vi posso assicurare che è molto difficile.

Ho scoperto con mia grande felicità che la pianta si moltiplica da sola. La scorsa primavera, infatti, ho trovato delle giovani piantine, 3 fogliette attaccate a uno stelo, sembravano volgare erba, qualcuna l'ho eliminata, poi ho pensato di allevarne una o due in un vasetto e... ecco la sorpresa... man mano che cresceva notavo la somiglianza con la "mamma" quella della foto.

I semi che cadono dopo le fioriture... quelli che vi rimangono attaccati ai capelli quando zappettate, sono le future piantine!

 



Quindi non andate a comprare la plumbago dai fioristi, costa l'ira di Dio ed è facilissima da ottenere.

piantine-plumbago.jpgEbbene queste "cucciole" che vedete di lato, siamo in ottobre e hanno già i fiori, essendo molto giovani, le piantine vanno tenute in mezz'ombra, evitate di mettere fertilizzanti, questa pianta ha bisogno di poco.

Sotto la pianta adulta,un po' lontano dalle radici,  interro, di tanto in tanto, fondi di caffè misti a sabbia e terriccio, con una vecchia paglietta di lana d'acciaio arrugginita.
 
I fiori diventano di un blu intenso se viene dato loro l'azzurrante, io mi limito ad evitare il l'acqua con troppo calcare, utilizzando l'acqua ferruginosa (chiodi arrugginiti a bagno in una vaschetta che utilizzo solo per ortensie e plumbago).

Il vostro rivenditore vi può consigliare in merito.
 
La Plumbago è un arbusto che tende a crescere in modo disordinato, o meglio, la sua natura le impone di crescere, spandersi, allungarsi...se avete poco spazio, si può potare, questo la stimola a fare nuovi fiori.

Poiché le fioriture iniziano nel periodo estivo (fine primavera) si poterà accorciando drasticamente i rami,  intorno a febbraio (qui in Sardegna), naturalmente non ci devono essere più gelate, in quel caso rimandate a quando le temperature saranno più miti.
 
Questa regola vale anche per altri arbusti rampicanti.

Se siete attente alle vostre piante, (chissà per quale recondito motivo mi rivolgo sempre alle donne...!), vi accorgete delle loro necessità, delle epoche di fioritura e sfioritura...generalmente quando i fiori cadono c'è un momento di stasi allora si può intervenire con qualche sforbiciata, esattamente come facciamo con i nostri capelli.

Io ho problemi di spazio, quindi la natura non deve fare ciò che vuole, la assecondo solo là dove si può.
 
Mariella

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