VECCHIO FRAC |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||||
mercoledì 15 aprile 2009 | ||||||||||
Una canzone di Modugno, profondamente melanconica scritta nel 1955
Ci immerge in un mondo di compostezza in cui i sentimenti contenuti e sussurrati arrivano al cuore e vi penetrano, non restano in superficie come accade per quelli sguaiatamente urlati; siamo in una dimensione in cui anche l'estremo atto del suicidio, privato e non mediatico, è elegante , muto e solitario, incute rispetto come un rito, tanto che la natura stessa sembra immobilizzarsi . La luna , sorpresa ed impallidita, si ritrarrà dalle strade deserte e silenziose e tutto intorno sembra in qualche modo partecipare del dolore e della ineluttabilità del gesto. E' un poco come vedere la foto, l'acquerello di un mondo scomparso. VECCHIO FRAC E' giunta mezzanotte si spengono i rumori si spegne anche l'insegna di quell'ultimo caffè le strade son deserte, deserte e silenziose un'ultima carrozza cigolando se ne va il fiume scorre lento frusciando sotto i ponti la luna splende in cielo dorme tutta la città solo va un vecchio frac. Ha un cilindro per cappello due diamanti per gemelli un bastone di cristallo la gardenia nell'occhiello e sul candido gilet un papillon un papillon di seta blu Si avvicina lentamente con incedere elegante ha l'aspetto trasognato malinconico ed assente non si sa da dove viene né dove vadi chi mai sarà quel vecchio frac? bonne nuit, bonne nuit bonne nuit, bonne nuit buonanotte va dicendo ad ogni cosa ai fanali illuminati ad un gatto innamorato che randagio se ne va. E' giunta ormai l'aurora si spengono i fanali si sveglia a poco a poco tutta quanta la città la luna si è incantata, sorpresa e impallidita pian piano scolorandosi nel cielo sparirà. Sbadiglia una finestra sul fiume silenzioso e nella luce bianca galleggiando se ne van un cilindro, un fiore, un frac. Ha un cilindro per cappello due diamanti per gemelli un bastone di cristallo la gardenia nell'occhiello e sul candido gilet un papillon un papillon di seta blu. Galleggiando dolcemente e lasciandosi cullare se ne scende lentamente sotto i ponti verso il mare, verso il mare se ne va di chi sarà, di chi sarà quel vecchio frac adieu adieu adieu adieu vecchio mondo ai ricordi del passato ad un sogno mai sognato ad un attimo d'amor che mai più ritornerà ...Domenico Modugno
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