Cesoia & Rastrello di M & M Febbraio i crochi leggende |
|
Scritto da Marista Urru | ||||||||
venerdì 29 gennaio 2010 | ||||||||
Il croco è un fiore facile e allegro, già a febbraio qualche
timido fiore violaceo spunta negli angoli più nascosti e riparati , magari facendo capolino, coraggioso, dalla neve, insieme a qualche stenta pratolina. Poca cosa, ma sono annuncio
colorato di primavera che sembra dire: "
Coraggio, siamo alle ultime battute, presto l'inverno sarà vinto"
Sin dall'antichità è stato un simbolo di vita, bellezza, e fiore di buon auspicio, motivo per il quale pare i romani usassero tingere il velo della sposa con lo zafferano, ma anche piantarlo sulle tombe, come auspicio di una serena vita ultra terrena. Perdurò nel medioevo la tradizione del croco come beneaugurante: sotto gli abiti nuziali le spose indossavano una tunica di seta tinta con lo zafferano, il cui aroma oltretutto era ritenuto altamente afrodisiaco Il genere crocus comprende circa 80 specie ornamentali, ma nella cultura antica questa pianta, addirittura citata nel Cantico dei Cantici attribuito a Salomone, era sempre e solo il crocus sativus, quello dal quale si ricava quella preziosissima spezia che è lo zafferano. Forse fu anche per questo legame con una spezia ritenuta afrodisiaca, che moltissime leggende sono collegate a questo piccolo fiore. Nel Cantico dei Cantici su detto, è citato infatti tra le spezie più preziose contenute nel misterioso giardino della sposa "che si è già tolta la veste", spezie che accendono con il loro aroma la passione dello sposo. I tuoi germogli sono un giardino di melagrane, con i frutti più squisiti, alberi di cipro con nardo... ..nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo con ogni specie d'alberi da incenso; mirra e aloe con tutti i migliori aromi. Persino Omero nomina il croco e lo pone tra i fiori che le ninfe avrebbero scelto per ornare il talamo nuziale del capriccioso Zeus, d'altra parte, cosa di meglio per sedurre una donna che offrile di giacere su un folto tappeto di fiori color indaco? Per Zeus funzionava, almeno stando ai racconti che ci hanno tramandato. Infatti i Cinesi , che di raffinatezza se ne intendevano, nella Cina imperiale spargevano fiori di croco sul letto degli sposi, ed in Persia , a quanto pare, negli anni che volgono al tramonto gli uomini bevono infusi al croco per mitigare la malinconia dei ricordi delle performance amorose bel tempo che fu.. Gli alchimisti, per non sbagliare , fino al settecento, mescolarono polvere di croco in tutti i loro filtri d'amore. Nostradamus stesso curava malati e persino gli appestati con petali di rose rosse appena colte da tenere in bocca e pozioni in cui aggiungeva abbondanti stami di croco pestati. Ed infine arriviamo al mito greco che ci narra che, come al solito, Croco era un giovanetto bellissimo ( tutti belli e sfortunati questi giovanetti e queste fanciulle di Grecia!), che si innamora perdutamente di un pastorello leggiadro tale Smilace ( secondo Ovidio nelle metamorfosi, Smilace è una ninfa), ed il loro amore era tanto bello ed intenso che gli dei ne furono gelosi, trasformarono quindi lui in un fiore, il croco e la ninfa/pastorello in una pianta rustica ed elegante : lo smilax o salsapariglia Smilace o salsapariglia o stracciabraghe. Per saperne di più su questa pianta: qui
Riporta quest'articolo sul tuo sito!
Powered by AkoSuite 2007 |