Il Tarlo: morto G. Andreotti, due parole con rispetto e senza coccodrillare |
|
Scritto da Marista Urru | |||||||||
lunedì 06 maggio 2013 | |||||||||
E' morto Andreotti. Chi sa quante fesserie si scriveranno in un senso o nell'altro.
In realtà solo la Storia , ed a fatica, ci darà una visione più valida, sarebbe difficile ora. Certo cialtroneggiare in un senso o nell'altro cercando di portare l'acqua al proprio mulino, quale che sia, è esercizio diffuso quanto inutile. La impressione, direi a prima botta, che ne ho ora, prescindendo dalle manipolazioni di politici, giornali e centri di interesse, è che, dato di fatto, quelli di Andreotti erano tempi in cui si potevano ancora fare progetti per il futuro, le tasse seguivano una razionalità, le bollette erano comprensibili e "pagabili" per tutti.. nessuno si permettava di manomettere i contatori impunemente, o di gestire i conti correnti con fantasia.. creativa, o di pretendere che tu pagassi quello che non avevi consumato o addirittura, se commerciante, per quello che non avevi venduto... forse eravamo governati male, ma di certo non eravamo taglieggiati solo perchè cittadini italiani. Ora ci siamo inventati un sistema fiscale , diciamo originalissimo, persecutore dei deboli e talmente corrivo con i potenti che Enti Locali, grandi istituti, Banche e Potenti in genere, tranquilli non pagano, non versano contributi, e voragini immense si inghiottono la nostra ricchezza, in questo modo l'ambaradan si legge quasi del tutto sulle esili gambe dei tagliaggiati sudditi.. già siamo ormai SUDDITI. Piccole cose? Mille piccole cose e non solo, che abbiamo perso degradando a Stato che macella e divora i propri figli, a Centro di Malaffare e Corporazioni che si autoriproducono e lievitano, senza vergogna, a complesso di Dinastie sfacciate e ottuse. E' per ottenere tutto questo che lo si è crocefisso? Spesso me lo chiedo.
Riporta quest'articolo sul tuo sito!
Powered by AkoSuite 2007 |