La pecora, il cane , il lupo: i bugiardi vengono puniti |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
sabato 27 ottobre 2007 | ||||||||
Un cane disonesto pensò di sfamarsi senza fatica pretendendo da una mite pecora un pane, e arrivo' in giudizio a sostenere di
averglielo prestato. Citò come teste un suo pari , un lupo che, pur di avere una maggior mercede, dichiarò addirittura che il debito non era di un solo pane, ma di dieci. La pecora fu condannata in base alla falsa testimonianza, e zitta zitta, pagò quel che non doveva. Ma dopo pochi giorni, la pecora incontrò il lupo che giaceva in una fossa: "Questa" disse fra se' e se' "è la ricompensa data dagli dei alla frode", e tiro' dritto per la sua strada. Viene usata questa favola per dimostrare che i bugiardi prima o poi pagano il fio del loro inganno, in un modo o nell'altro sono destinati a cadere...basta sapere aspettare, le persone per bene, anche se vengono spesso sopraffatte da bugiardi e disonesti, secondo Fedro almeno, dagli dei vengono in qualche modo ricompensati. Oggi dovrei dire che le persone oneste hanno l'obbligo di fare valere con fermezza e calma le loro ragioni, ci debbono in ogni caso provare, è impensabile che si limitino ad attendere come pecore un intervento dall'alto, ma usando dei mezzi che la democrazia mette a loro disposizione, debbono serenamente e fermamente reagire, in ogni caso sarà come se ognuno di loro avrà posato un sassolino, e tanti sassolini formeranno la catasta sotto cui idealmente seppellire i bugiardi e obbligarli a fare fronte alle loro responsabilità : ormai dai tempi di Fedro abbiamo imparato che gli dei non si occupano di simili quisquilie, ma in compenso noi umani non siamo pecore.
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