Marista e le piccole cose : quando resta solo una piccola spina |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
domenica 19 ottobre 2014 | ||||||||
Le parole non dette
Chi partecipa al tuo piacere
Puoi dimenticare Gibran
La casa è silenziosa finalmente. Sono tutti via e Marista è sola, e si sente sola. Non sa davvero cosa la disturba così tanto da farla dormire poco e male da diversi giorni, e da farle sentire una punta vicino al cuore, come una spina Non riesce a stare ferma, si lega i capelli, riordina lo scrittoio, controlla la fiamma sotto la pentola della cena, esce in giardino, ripulisce dei fiori appassiti i cespugli amati. Gesti usuali che la rinfrancano, quasi riempissero un vuoto che c'è e fa male. Rassegnata decide di guardarlo in faccia il suo dispiacere, così me ne libererò, mente a se stessa mentre si siede sulla roccia amata che guarda il mareE la mente ritorna al passato, e il passato, ancora una volta, si snoda lento: momenti belli, momenti tristi, momenti dolorosi. Il cammino di una vita banale, le viene da pensare. E quasi si meraviglia di quante persone si perdono durante quel cammino, l'amica del cuore, un amore che si credeva importante, l'amico poeta e gli amici sportivi e.. e in fondo , in un angolo della mente e del cuore,loro, quelli che si sono defilati e tu non lo avresti mai creduto possibile. Come dimenticare chi puntuale arrivava quando tutto era bello e facile, per poi darti nel momento del dolore la mazzata di volti freddi, di silenzi imbarazzati di fronte al dolore che avrebbe dovuto esser comune e che sembrava esser solo tuo. Respinta dai saluti frettolosi e scontrosi, da assenza totale di chi con te era cresciuto. Tu i loro affanni li avevi condivisi sinceramente e ora ti affacciavi su di un orrendo nulla . Si cambia dopo una simile esperienza. Ma in genere si tace, non verrebbe compreso, e si tiene in silenzio quella piccola spina nei pressi del cuore. Tutto qui, sospira Marista, tutto qui, freddo ed immodificabile, come un masso di granito. Sospira e ai piedi si adagia il suo gatto, che sembra voler vivere in simbiosi con lei fino a comprendere e rispettare le sue profonde malinconie ricorrenti. La fissa attento e paziente, esprime amore e fiduciosa attesa., come gli altri animali che le hanno fatto compagnia nel cammino della vita. Ed è bello vedere il maestoso gattone che sembra rallegrarsi di tornare verso casa, precederla lungo il vialetto, fermarsi per bere sotto il vecchio olivo dalla ciotola delle cince, dopo essersi girato per controllare che lei segua, per poi rotolarsi fra i fiori del tarassaco, e la' aspettarla per esser preso in braccio.. dolce e riconoscente per esser stato salvato e curato nel momento del bisogno. Lui, un gatto quasi selvatico..non dimentica, e da' amore.
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