GIUSTIZIA : MODERNI GLADIATORI BESTIARII-Gigi Sabani |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
marted́ 26 agosto 2008 | ||||||||
Il presentatore, esposto oltre ogni ragionevole limite alla gogna mediatica , accusato di induzione alla prostituzione , vide sparire amici e conoscenti, venne emarginato e ne usci’ distrutto.
Che dire: certo che se qualcuno accusa qualcun altro di reato, si deve indagare, ma capirebbe anche un bimbo che c’è modo e modo di indagare, e tutti sappiamo che non basta che una persona venga accusata ed additata perché si possa affermare che essa è colpevole davvero. Esiste inoltre anche il rispetto della persona, che purtroppo non sempre emerge da certi comportamenti delle nostre Istituzioni, e che viene dimenticato e calpestato chi sa quante volte, ma se si ha a che fare con persone famose, noi popolo bue, veniamo a saperlo e quella stessa fama assicura un bel battage pubblicitario al composito mondo che di ciò vive, però , forse per la legge del contrappasso, fa si che noi popolo distratto e giocherellone, tenuto per decenni in condizione di inconsapevole incoscienza, abbiamo cominciato a porci qualche domandina impertinente sul funzionamento di certe Istituzioni. Comunque Gigi Sabani, vittima di crudeltà e insensibilità che ne hanno voluta distrutte la immagine pubblica senza ritegno, a soli 54 anni è morto di infarto. Consideriamo attentamente quanti sconosciuti Gigi Sabani hanno avuto vita, lavoro, famiglia distrutte dalla peste culturale che vuole la persona in sé non aver nessun valore, e magari neanche sono stati economicamente risarciti, grazie ad un cavillo sollecitamente inventato, senza neanche né mai aver ricevuto pubblica ammenda né pubbliche scuse, in un sonnolento disinteresse della nostra crudele società .
Ma una storia che si rispetti deve avere il lieto fine. E il lieto fine c’è stato, eccome, lietissimo, non per la vittima , ma per chi aveva sbagliato dando tanto rilievo pubblico a fatti non ancora accertati.
Sabani, una volta riconosciuta la sua innocenza, denunciò il suo inquisitore, accusandolo
d'avere abusato del suo ufficio. Il Consiglio Superiore della Magistratura, in
questo caso fu severo (si fa per dire)
avviò un severo procedimento per il trasferimento d'ufficio. Sembra strano a noi
comuni mortali che se risulta che un
pubblico dipendente
nell’esercizio delle sue delicate
funzioni ha commesso un abuso con effetti gravi oltretutto, basta che si allontani un
po’, e tutto va a posto , diventa meritevole di carriera e promozioni. A Gigi sabani invece la carriera fu stroncata. A noi sembra strano, ma non conta un tubo quel che pensiamo, noi non contiamo, così funziona, “vuolsi così colà ove si puote quel che si vuole..” e noi? Preghiamo, vivere in un Paese così è diventato pericoloso e difficile sotto troppi punti di vista ormai. Ci limitiamo a ricordare le tante vittime di cui abbiamo conoscenza, con la mente rivolta ai tantissimi signori nessuno ed ai loro familiari, con il dubbio spiacevole che già l'aver notato la stramberia dei fatti, sia troppo.
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