Lapidazione. Padova: per il "mediatore culturale" la lapidazione un musulmano non la può negare |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
lunedì 27 giugno 2011 | ||||||||
Souad Sbai. Nata a Settat, in Marocco, giornalista e laureata in Lettere e filosofia. Souad Sbai, cittadina italiana dal 1981
Leggete un po' che è andato ad affermare un "mediatore culturale" (sic) di una moschea di Padova "La lapidazione in quanto pena o punizione c'e' nel Corano. Un musulmano non la puo' negare.
Pero' bisogna stare attenti all'interpretazione: ci sono dei criteri per infliggerla". A dirlo all'ADNKRONOS, Maher Selmi, mediatore culturale nonche' portavoce dell'Associazione Rahma che gestisce la moschea di via Anelli. Maher non vuole commentare quanto accaduto a Padova dove un marocchino a sgozzato la moglie: "occorre la certezza sui motivi che hanno portato al gesto e poi c'e' una persona scomparsa alla quale dobbiamo rispetto". Come si permette di fare quella che in Italia è apologia di reato , come si permette di disattendere platealmente le leggi del Paese che lo ospita? Assurdo.
Chi è un mediatore culturale e con che criteri viene scelto per "mediare " cultura? Lo riprendo dal sito Rai.it
. La figura professionale del mediatore culturale trova applicazione in diversi settori della società, dalle strutture sanitarie alle carceri, dove molti immigrati soggiornano nell’impossibilità di regolarizzare la loro posizione. , per Il fine del mediatore è quello di nel quale opera. congeniali alla provenienza, all’età e alle caratteristiche dei fruitori e del , ma consiste nella creazione di un contatto attraverso alla figura del semplice Generalmente, proviene da una comunità immigrata e conosce la realtà e le caratteristiche delle strutture nelle quali svolge i suoi compiti. La sua attività, infatti, reciproca. e la e utenti stranieri, in grado di valorizzare le diversità pur favorendo volta a favorire la comunicazione tra immigrati e istituzioni pubbliche. Si tratta di un operatore in grado d’intervenire in situazioni in cui ci sia bisogno di un collegamento tra Il mediatore culturale e due culture diverse .
E' una pofessione insomma, non so chi controlla la formazione di simili soggetti, credo proprio nessuno, secondo la solita italica disattenzione e sciatteria, salvo poi piangere quando i buoi son scappati dalla stalla. Padova poi chi sa perchè è città non nuova a certe disattenzioni.
Fortuna che abbiamo Souad Sbai, presidente dallo Acmid Donna, che conscia dei pericoli e delle implicazioni che possono derivare da certe leggerezze italiane, ha subito reagito:
"In Italia le donne immigrate muoiono per la liberta’ ecco cosa emerge ormai con chiarezza dai drammatici fatti di cronaca che raccontiamo ogni giorno. E mentre accadono questi fatti cosa leggo? Che un mediatore culturale maghrebino di Padova si permette di elogiare la lapidazione e di riconoscere solo la legge islamica, dicendo - ’Se Dio dice che chi commette adulterio deve essere punito con la lapidazione, io sono d’accordo con Lui’ . Questa e’ apologia di reato e a breve questo signore ne rispondera’ davanti ad un giudice. Oggi partira’ infatti una lettera di denuncia al Procuratore di Padova, per far si che questo mediatore - fai da te - ed estremista venga allontanato al piu’ presto dal ruolo; occorre fare attenzione perche’ queste figure hanno in mano atti giudiziari e rapporti con le autorita’ e sono quindi pericolosissimi. Occorre un controllo preventivo sui mediatori culturali nonche’ la previsione dell’espulsione diretta con rimpatrio immediato per chi fomenta l’odio. La morte della giovane marocchina sempre a Padova, e’ la testimonianza del fatto che il pensiero all’interno della comunita’, soprattutto al Nord, e’ profondamente tendente ad un certo estremismo jihadista e quindi piu’ preoccupante che mai"."
Occorre un controllo preventivo sui mediatori
culturali"... Mi vergogno, mi vergogno di questo mio Paese, è
evidente che un mediatore culturale, il raccordo fra due
diverse culture, è personaggio chiave che deve essere capace e
controllato, dovrebbe conoscere le nostre leggi, insomma in
mano a chi lasciano certe funzioni questi irresponsabili ignoranti che ci
sgovernano?
Ovvio che andrebbe esaminato e controllato
preventivamente, invece sapete come funziona? Apparentemente basta un
corso on line, e già noi siamo il Paese dei corsi, un bel
corso, paghi, e diventi mediatore del nulla, ma puoi benissimo
fare apologia di reato, magari perchè nemmeno sai che nel nosto
Paese vige il "diritto civile" . Vige la legge dello Stato, ma comunque coloro ai quali non piacciono le nostre leggi, possono accomodarsi fuori dal nostro Paese.
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