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Parpaiola LfG n.35 Si insulta la Vita, e gli Oceani muoiono , ma noi morremo con loro PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
giovedì 28 ottobre 2010
oceani muoiono
Salve Marista.

Illusi quelli che fanno le Leggi a tutela dell’ambiente e non sanno farle rispettare.

Illusi coloro che non rispettano le Leggi della Natura e credono di fare i furbi o addirittura di stare al disopra dei codici, e delle Leggi biologiche e naturali stesse.

Illusi coloro che sperano nelle funzionalità della Società umana basata sul guadagno ad ogni costo e se ne infischiano delle Leggi della Vita su questo Pianeta.

Moriranno tutti. Le leggi della natura sono e restano un limite invalicabile per l'uomo, illuso chi crede di poterle aggirare. Pensaci bene: stiamo distruggendo la Vita sul pianeta, i mari ormai agonizzano. Si dimentica che noi dipendiamo dall’Oceano, non certo l’Oceano da noi.

Senza di lui, noi tiriamo le cuoia, senza di noi, lui si rigenera. Come credi che andrà a finire?






Il bello è che la Gente occidentale con i prezzi che corrono, non mangia poi tanto pesce.

In Russia intanto i pescatori di frodo stanno eliminando gli storioni per vendere abusivamente il Caviale ai ricchi e agli insaziabili. Da queste bande invece ci sono le Tavole calde del sistema della Nordsee (Mare del Nord) il Pesce fast food, come le polpette e il Kebab.

Il pesce invenduto poi finisce nelle fabbriche di farina di pesce e fa sì che un Uovo fritto abbia lo stesso sapore di un’aringa. Ora da anni ormai ci sono gli allevamenti di pesce, li allevano a suon di tonnellate di antibiotici, come i gamberoni asiatici allevati nelle acque putride delle risaie, dove gli operai usano le maschere per non respirare le esalazioni di Gas dal fondo delle risaie ricoperto dagli escrementi dei Gamberoni stessi.

Il Salmone cosiddetto Alaska è allevato nei Fiordi cileni, dove gli addetti ai lavori, si ammalano di strane infezioni cutanee e tumori vari, ed è poi venduto congelato nei Supermercati del Mondo. L’acqua contaminata finisce naturalmente poi nell’Oceano Pacifico e arreca danni ai Pinguini e alla Fauna e Flora di quelle acque, difatti c’è chi già accusa un calo della popolazione dei pennuti acquatici in tutto l’emisfero meridionale.

caccia alle balene

Il pesce pregiato è zeppo di antibiotico ad uso e consumo dei buongustai, così che non solo stiamo uccidendo gli Oceani, ma ci stiamo pure avvelenando con farmaci e ormoni vari.

Ai miei tempi, quando negli Anni 60, per pagarmi gli Studi Tecnici Navali in Germania, sgozzavo arringhe e merluzzi nel Nord Atlantico e Mari Polari sentivano dire dai biologi Marini che ogni tanto venivano fuori con noi per motivi di studio, che per vivere, ad un Oceano erano necessarie 65 (46?)Tonnellate di Pesce al Chilometro cubo.

Mesi fa in un Articolo dell’Istituto di Biologia marittima Alfred Wegener, di Bremenhaven leggevo che in questo momento si riscontravano solamente 36 (46?)Tonnellate di Fauna Marina per Chilometro Cubo, e che al disotto delle 26 (36?) le specie non sarebbero state più in grado di rigenerarsi e sarebbero sparite dagli Oceani. Difatti nei documentari che vedo alla Tv mi mancano quei Merluzzi lungi un buon Metro, che pescavamo sulle coste Norvegesi e islandesi o lungo le coste della Groenlandia e del Labrador negli Anni 60.

Oggi giorno sono neanche la metà e non hanno nemmeno il tempo di svilupparsi e deporre le Uova nei Fiordi prima di finire nelle Reti dei Pescatori. Già in quegli anni però si riscontrava un’alterazione del Fegato dei Merluzzi, tanto che dovemmo smettere riprodurre olio di fegato di Merluzzo a Bordo (che tanfo, che colera)

Un altro grosso problema è dato dal fatto che le acque Polari si riscaldano sempre di più, i pesci d’acqua fredda cercano quindi il loro habitat naturale in profondità dove in pratica è quasi impossibile pescare in modo redditizio.

Certo che il tutto, nel suo insieme non è un problema da prendersi sotto gamba, oltre alle necessità naturali degli Oceani dai quali dipende in modo assoluto la nostra esistenza su questo Pianeta, si pone anche il problema sociale d’intere fasce di popolazione e rami dell’Industria e non solo alimentare.

Intere regioni dell’Europa continentale e Nazioni come l’Islanda e le Isole Färöer (te la ricordi la crudele mattanza dei Mammiferi marini come una Sagra paesana di cui parlammo tempo fa ?) vivono sulla pesca, e non sarà certo semplice trovare una soluzione. Siamo arrivati o stiamo arrivando al Capolinea, o facciamo un passo indietro tutti quanti o moriremo tutti quanti.

In questa situazione la frase di Marchionne e la presa di posizione della Marcegaglia, rientrano perfettamente nella mentalità che ha portato a questo scempio e che lo spingerà fino alle ultime conseguenze. Le loro parole mi sembrano e mi suonano nelle orecchie, come un insulto alla Vita.

Ciao

Franco

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  Commenti (1)
1. Il mio regno per un Arringa
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 28-10-2010 02:51
Salve Marista. 
È stato proprio il tuo post riguardo Avaaz.org a darmi lo spunto per la LfG 35. Portai l’esempio Marchionne per cercare di far capire quanto in questo ccontesto, era effimera la corsa al guadagno a tutti i costi, quando gli Oceani stanno morendo. 
Penso che tutti dovrebbero firmare quella petizione e costringere i Governi a adottare ancor più rilevanti misure a salvaguardia della Flora e Fauna Marina, o prima o poi, i superstiti, rimpiangendo i morti, creperanno offrendo tutti i loro averi per una singola boccata d’aria fresca e un Arringa. 
Ciao.

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