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Scritto da Marista Urru   
martedì 18 agosto 2009
rdinanda pivano un addio

Un addio a Fernanda Pivano

Un addio alla giornalista traduttrice che ci fece conoscere i grandi autori della letteratura americana. Da Edgar Lee Masters a Hemingway, dai poeti e gli scrittori della «beat generation» , Bob Dylan.

Nota soprattutto per la traduzione dell'Antologia di Spoon River , la serie di epitaffi pubblicati tra 1914 e il 1915 dal poeta americano Edgar Lee Masters  sul "Mirror" di St. Louis .

Come fu possibile durante il ventennio fascista  per l'editore Einaudi  ottenere il permesso di pubblicare la traduzione di un opera che indubbiamente esprimeva sentimenti libertari, lo racconta la stessa Pivano in una intervista




«Ero una ragazzina quando vidi per la prima volta l'Antologia di Spoon River: me l'aveva portata Cesare Pavese, una mattina che gli avevo chiesto che differenza c'è tra la lettura americana e quella inglese».   «l'aprii proprio alla metà, e trovai una poesia che finiva così "mentre la baciavo con l'anima sulle labra, l'anima d'improvviso mi fuggì". Chissà perché questi versi mi mozzarono il fiato: è così diffficile spiegare le reazioni degli adolescenti»  e Fernanda iniziò a tradurre in italiano le poesie per il proprio piacere finchè un giorno Pavese scoprì in un cassetto il manoscritto e convinse Einaudi a pubblicarlo e riuscirono ad aggirare la censura del Ministero della cultura popolare cambiando il titolo in «Antologia di S.River» e spacciandolo per una raccolta di pensieri di  San River.

Ricordiamola con i versi che descrivono il personaggio a lei più caro dei tanti della Antologia: il suonatore,  l'unico che non esprime rimpianti per la sua vita perché ha sempre fatto quel che gli è piaciuto.

Dov'è quel vecchio suonatore Jones

Che giocò con la vita per tutti i novant'anni,                                        

fronteggiando il nevischio a petto nudo,

bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti,

né al denaro, né all'amore, né al cielo?

Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa,

delle corse di tanti anni fa nel boschetto di Clary,

di ciò che Abe Lincoln

disse una volta a Springfield

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